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Consulente turistico

laurac1

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VORREI INTRAPRENDERE L'ATTIVITA' DI CONSULENTE TURISTICO, NELLO SPECIFICO PROMUOVENDO IL PIEMONTE REGIONE IN CUI VIVO

QUALE PERCORSO DEVO FARE? GRAZIE
 
ma ti riferisci al lavoro di promotore turistico locale? e al servizio di chi nello specifico?
perche' se parli di consulente turistico e allo stesso tempo di promozione turistica, le cose per quanto possono essere affini (ma fino ad un certo punto) si possono interpretare in maniera diversa e avere percorsi di studio o lavoro differenti.
spiega meglio a quale tipo di professione ti riferisci.
un dettaglio della figura del promotore turistico la trovi tra le professioni di <!-- w --><a class="postlink" href="http://www.lavorareturismo.it">www.lavorareturismo.it</a><!-- w -->, ma in quel caso e' piu' riferita alla classifica figura del promoter che opera al servizio di t.o.
sembrerebbe nel tuo caso che tu intenda al servizio del territorio. ma una professione tesa allo sviluppo o limitatamente alla promozione?
 
L'idea che ho io (che magari non e' corretta) e' quella di un consulente a servizio dell'utente, nel senso dell'organizzazione completa del "viaggio" o "tour" personalizzata, non utilizzando i tipici tour proposti dalle agenzie, ma ad hoc, previa compilazione da parte del cliente di un questionario per capire la tipologia di vacanza desiderata (arte,benessere, enogastronomica ecc.).<br />
L'idea e' di avere un rapporto diretto con hotel, ristoranti, noleggio auto ecc. per poter gestire al meglio i tempi di viaggio.<br />
Tanto per intenderci il pacchetto lo vorrei creare io c/i supporti del caso ovviamente, per una clientela un po' d'elite e non di massa.<br />
Non so se sono riuscita a renderti l'idea di cosa ho in mente<br />
Grazie
 
adesso e' un po' piu' chiara l'idea.
esiste pero' un problema nello svolgere una simile attivita'.
nulla ti vieta di predisporre e fornire servizi turistici personalizzati ma che consistano nella tua prestazione professionale (cioe' come libero professionista sei al servizio di una utenza che da alberghi, ristoranti, etc possono richiedere il tuo supporto per effettuare un qualcosa).
non e' possibile invece predisporre e fornire quelli che tu chiami pacchetti (cioe' servizi turistici integrati) se non in collaborazione con i canali ordinari (agenzie), salvo alcuni escamotage che comunque complicano questo genere di attivita' e non esonerano da quelle che sono le responsabilita' tipiche di un organizzatore di viaggi, pacchetti, tour.
non so se sono stato chiaro.
in pratica in italia non e' possibile fare quello che intendi tu se non mettendosi al servizio di una agenzia ricettivista.
direttamente come singoli si puo' essere prestatori di 1 servizio, di una prestazione professionale, ma no organizzatori di pacchetti.
quindi e' nell'ambito di questa sfera che puoi operare. la stessa semplice organizzazione di escursioni ti pone di fronte (il piu' delle volte) al dover utilizzare piu' di 1 servizio e ad assumere responsabilita' che come libero professionista non possono essere contemplate, oltre a sconfinare in aree di competenza (e di interessi) che sono delle imprese di viaggi.
forse ti puo' esser utile leggere questo profilo professionale del Tourist assistant and personal shopper. http://www.formazioneturismo.com/corsi/una-nuova-professione-tourist-assistant-and-personal-shopper
 
deve essere utilizzato il pacchetto dell'agenzia per una questione di copertura assicurativa in caso di problemi? oppure ci sono delle regole ben precise da rispettare che un libero professionista rischia di non rispettare?<br />
L'idea che avevo era di proporre questa tipologia di servizio ad agenzie all'estero (il tour su misura scelto da cliente). E' una cosa fattibile? E' sempre necessario aver un collegamento con un'agenzia in Italia?<br />
Il sito segnalato è interessante ma non è mia intenzione accompagnare direttamente i turisti, ma farli accompagnare.<br />
Quindi il mio compito dovrebbe essere quello di far si che tutto funzioni e il turista sia soddisfatto (alberghi, spostamenti, guida ecc.),quindi unicamente gestire, pubblicizzare ecc.
 
vi è un disciplina ben precisa in italia in merito ai pacchetti turistici, non è semplicemente una questione di copertura assicurativa o dell'essere un libero professionista.
nel momento in cui i viaggi, le vacanze ed i circuiti tutto compreso, risultano dalla prefissata combinazione di almeno due elementi (tra trasporto, alloggio, servizi turistici non accessori al trasporto o all’alloggio - tra i quali itinerari, visite, escursioni o altri servizi inclusi nel pacchetto come la presenza di accompagnatori e guide turistiche) e venduti od offerti in vendita ad un prezzo forfetario, e di durata superiore alle ventiquattro ore comprendente almeno una notte, si è sottoposti alla disciplina che regola "i pacchetti tutto compreso". Art. 84 Codice del Consumo, Dlgs 206/2005 - (ex-Dlgs n° 111/1995 ).
I pacchetti possono essere realizzati e venduti soltanto dalle imprese di viaggi con regolare autorizzazione regionale all'esercizio oppure associazioni senza scopo di lucro secondo i termini di legge.
La fatturazione separata degli elementi di uno stesso pacchetto turistico non sottrae l’organizzatore o il venditore agli obblighi di legge.
Si considerano pacchetti anche i viaggi organizzati su richiesta specifica (on demand, costruiti ad hoc in base alle esigenze del cliente, quindi non preconfezionati), mentre non lo sono, oltre ai servizi isolati, le visite e le escursioni che si concludono in una giornata.

Detto ciò esistono 2 maniere per poter svolgere il tipo di lavoro che intendi:
<ul>
<ul>1. essere una agenzia ricettivista o lavorare per una di queste. il cosiddetto corrispondente locale (o incoming operator), punto di riferimento sul territorio per operatori esteri, quindi uno specialista per l'incoming in Piemonte che provvede alla predisposizione e promozione di pacchetti, singoli servizi, etc che vengono commercializzati direttamente o indirettamente (attraverso gli operatori esteri con i quali si collabora) ma i cui supporti/servizi in loco vengono forniti dall'agenzia</ul>
</ul>
&nbsp;
<ul>2. lavorare direttamente per 1 operatore estero come corrispondente locale, essere cioè il braccio operativo referente sul territorio, che programma e che supporta l'operatore nella predisposizione dei pacchetti/servizi turistici per la regione Piemonte. Il tutto naturalmente svolto con i mezzi dell'operatore estero (per quanto possibile) o individuati da te sul posto. La figura ha comunque dei contenuti assimilabili a quello dell'assistente turistico, o meglio non ne è esclusa questo tipo di attività legata all'accoglienza dei turisti in loco (accoglienza in senso lato, cioè preoccuparsi anche del loro pieno soddisfacimento e che tutto funzioni a dovere) congiuntamente al lavoro più articolato di corrispondente.</ul>
 
ok, si li conosco
e già qualcosa di simile a quanto ti dicevo.

sono un bel gruppo di lavoro, anche se non so il grado di autonomia che avresti nel sviluppare i tuoi progetti.
cmq si è una di quelle tipologie (come evolutivon travel o altri) che ti consentono di essere un agente di viaggi senza quell'insieme di problematiche di cui ti parlavo. e nel caso - accanto ai prodotti che la casa madre cura - se ti è concesso di sviluppare anche un tuo prodotto legato al piemonte, potrebbe essere una strada da seguire.
 
Ciao a tutti!!!<br />
<br />
A tale proposito consiglio di vedere questa pagina web <a href="http://http://italia.borsaviaggi.it/consulentelocale/consulente.aspx">http://italia.borsaviaggi.it/consulentelocale/consulente.aspx</a> dove si parla appunto di consulenti turistici locali, stiamo organizzando un corso a Roma nel gennaio 2010 e magari qualcuno potrebbe essere interessato.<br />
<br />
per ulteriori informazioni seguite le istruzioni che trovate nella pagina che ho linkato!<br />
<br />
CIAO!
 
8) un consiglio che posso dare è quello di non rivolgersi sempre ed esclusivamente al turismo cosiddetto d'elite.<br />
Ogni agenzia di viaggio punta a questo ma esistono tanti clienti target non necessariamente d'elite ( associazioni, aziende con molti dipendenti, centri sportivi, organizzazioni sportive etc) che vi assicurano un discreto guadagno, un consolidamento nel tempo ( non è dificile acquisire un cliente qaunto mantenerlo nel tempo) e soprattutto che valorizzano la vostra consulenza che deve essere alla base del vostro lavoro.<br />
L'agente di viaggi con la valigetta deve essere un'alternativa futura alla vendita indiscriminata di massa senza regole cui assistiamo oggi e va strutturata nel modo adeguato, supportandola con una massiccia dose di professionalità e magari buon sito internet pieno di consigli e di esperienze che facciano capire al cliente/potenziale viaggiatore, la necessità d una consulenza adeguata.
 
Ciao a tutti!<br />
ho seguito con interesse la vostra conversazione perchè avrei in mente un progetto simile..<br />
Ho un paio di domande : immagino non ci sia differenza a livello di licenze se uno apre una attività di incoming solo su web (cioè, se voglio vendere pacchetti devo comunque avere o essere un direttore tecnico) ma se apro, sempre su web, una agenzia di servizi turistici (offrendo escursioni giornaliere,guida, traduzioni, ecc)...cosa mi serve?<br />
<br />
Altra cosa...io sono laureata in lingue e culture per il turismo (corso di laurea specialistico della fac di lingue e letterature straniere) e ho lavorato come banconista ADV per meno di un anno, mi piacerebbe molto poter accedere all'esame di direttore tecnico, ma se non sbaglio non ho i requisiti, giusto?<br />
<br />
Infine...è possibile avere qualche info aggiuntiva riguardo il corso di consulente turistico di borsa viaggi? (durata, programmi..)<br />
<br />
Grazie
 
Confermo che nno esistono differenze per aprire e gestire una attività di incoming su web o su strada ovvero se si offre anche solo su web servizi quali escursioni giornaliere, offerta di pacchetti turistici etc. Teoricamente la pubblicità su web quale guida turistica non sarebbe effettuabile poichè la guida non può catturare clientela da sola ma solo tramite agenzie di viaggio mentre le traduzioni sono libere.<br />
Per cui è necessario capire cosa si vuole offrire e verificare la normativa di riferimento presso la regione o la provincia di competenza.<br />
Per accedere all'esame di direttore tecnico è sufficiente presnetare domanda presso la provincia che effettua l'esame mentre sembrerebbe che non ci siano i requisiti per l'accesso quale dipendente di adv (senza cioè effettuare l'esame).
 
Grazie per la risposta tempestiva!<br />
La questione "aprire on-line" mi è abbastanza chiara; credo invece di non aver capito la questione relativa all'esame da direttore tecnico.<br />
Per quanto ne so, in ogni regione ci sono regole diverse (io sono a Torino); ho sempre sentito dire che bisogna avere esperienza pluriennale in ADV e che per accedere all'esame è necessario essere titolare di agenzia o comunque essere scelto alla direzione da parte di un titolare.<br />
Poi ultimamente ho sentito dire che certi indirizzi di laurea (vorrei sapere se il mio è tra questi!) consentono di accedere a questo esame anche senza le condizioni che ho indicato.Cercavo conferma di queste voci....<br />
<br />
Io e mia cugina (lei oltre alla laurea in lingue è guida per le province di Torino,Asti e Cuneo) vorremmo tentare di entrare nell'incoming attraverso il web proponendo pacchetti, escursioni e altri servizi che ci inventeremo!...tutto questo non è fattibile senza la licenza...<br />
cosa conviene fare???<br />
la mia prima idea era fare esperienza nel settore come dipendente, ma è davvero difficile...in Piemonte l'incoming è gestito da piccole agenzie che, a quanto pare, non necessitano di personale (mi sono proposta anche per stage!! ma nessuna proposta..)<br />
Volevo dare l'esame, prendere la licenza e poi cercare di concretizzare il progetto, ma a quanto pare bisogna fare il contrario...cioè fare domanda per aprire e poi pe fare l'esame..ma se poi l'esame non lo supero??<br />
<br />
<br />
Accetto suggerimenti...anzi, li ricerco proprio!<br />
<br />
Grazie , Valeria
 
8)<br />
come le ho detto deve fare riferimento alla sua regione di riferimento o altre regioni in italia che effettuano l'esame di direttone tecnico, per accedere all'esame in genere non è necessario nè avere esperienza pluriennale in ADV nè essere titolare di agenzia di Viaggi in quanto l'esame stesso abilita o non abilita la persona.<br />
Caso diverso è invece l'aver lavorato per almeno 5 anni alle dipendenze di un'adv, poichp in questo caso si accede direttamente all'abilitazione senza sostenere l'esame.<br />
Ad ogni modo, deve chiedere informazioni alla regione che, nelle proprie normative ha determinato anche le modalità di accesso a questo esame.<br />
questo esame anche senza le condizioni che ho indicato.Cercavo conferma di queste voci....<br />
Per quanto riguarda il discorso web, l'unica soluzione è quella di un accordo con un'agenzia di viaggi nella formula di consulente turistico autonomo ovvero con filiale, ( tipo evolution travel o cartorange ad esmepio )che vi permetta di farvi le ossa nel settore senza sostenere forti costi di gestione, per avviare, quando sarete pronti una vostra agenzia.
 
Grazie nuovamente a turismo e fisco per i chiarimenti!<br />
Mentre ci sono chiedo ancora un po di cose...sto pensando a tutte le possibili soluzioni e mi stavo chiedendo se fosse fattibile e a quali condizioni, la colla borazione con un'agenzia privata.<br />
Spiego: da maggio a fine dicembre 2009 ho lavorato presso una piccola Adv a Torino, loro si occupano da 10 anni di intermediazione e a volte (una,max due volte l'anno realizzano pacchetti tipo soggiorno termale accompagnando il gruppo).<br />
Volendo io occuparmi della organizzazione di pacchetti (o solo soggiorno) per gruppi o singoli che vengono in Piemonte potrei chiedere alla mia ex titolare di collaborare in maniera autonoma con la sua licenza?Io utilizzerei solo il loro sito web dove svilupperei proposte di turismo incoming da gestire in maniera autonoma ma utilizzando il loro nome (ovviamente pagando i diritti)..come potrebbe funzionare?io dovrei avere una p.iva e poi pagare l'utilizzo dello spazio web e della licenza, immagino...ma ci sono regole o loro mi possono chiedere qualsiasi cifra?<br />
Credo che inizialmente il guadagno sarebbe pressochè inesistente, ma almeno farei esperienza....e per loro immagino non ci sarebbero spese (o il fatto di aggiungere un'attività incide?), loro comunque non avrebbero lavoro aggiuntivo perchè mi occuperei, con altri collaboratori, di organizzare e vendere.<br />
<br />
Forse ho le idee un po confuse....mi sapreste aiutare a riordinarle?<br />
grazie<br />
Valeria
 
8) Ovviamente si è un accordo tecnico con la vecchia agenzia e si potrebbe gestire come rapporto collaborativo anche sotto forma di lavoro autonomo ( con propria partita iva).<br />
Io direi che la forma migliore è quella provvigionale cioè l'agenzia paga una provvigione a te per tutte le pratiche effettuate, questo perchè comunque saranno poi loro a fatturare al cliente finale.<br />
Puoi fargli sicuramente la proposta e vedere cosa ne pensano o se ti offrono alternative diverse.
 
ok...quindi l'esatto contrario, ma così facendo, tramite provvigione, sarebbero loro ad avere il maggior guadagno da un lavoro che però farò interamente io..giusto?(andrebbe bene anche così per iniziare...vorrei solo sapere BENE quali condizioni ha senso accettare, ok fare "gavetta" ma senza farsi proprio sfruttare!)<br />
sapete magari indicare quale percentuale di provvig dovrei ottenere?<br />
Per iniziare questa attività io dovrò a priori pagare loro i diritti per utilizzo della licenza e dello spazio su web?<br />
La mia ex titolare mi ha conosciuta come banconista alle prime armi...sa che a parte i miei studi non ho esperienza nel settore..quindi, nel caso in cui dovessi fare questa proposta di collaborazione vorrei essere molto preparata per essere un minimo credibile ..<br />
Vorrei presentarmi con un progetto serio e con una proposta abbastanza definita anche come termini contrattuali (almeno avere presente qualche alternativa)<br />
Se propongo offerte di turismo incoming posso decidere io quali servizi offrire o ci sono regole??ad esempio..è obbligatorio fornire servizio di accompagnatore o guida ai gruppi? posso contattare t.o stranieri, associazioni culturali o privati per la vendita dei mei prodotti?<br />
C'è un manuale o qualsiasi strumento che possa aiutarmi a creare in maniera seria questo progetto o devo lavorare di fantasia?<br />
<br />
grazie<br />
Valeria
 
Buongiorno a tutti! Mi intrometto nella vostra discussione per poter avere maggiori informazioni sulla mia situazione.<br />
Lavoro in agenzia viaggi da febbraio 2006 (1 anno di tirocinio treu + 6 mesi di contratto a progetto + da settembre 2007 fino ad oggi ho in corso un contratto di apprendistato prima presso un'agenzia e da qualche mese in un'altra). Precedentemente a questo mio "inserimento" avevo effettuato uno stage di tre mesi full time nell'estate 2005 sempre in adv. Nei periodo sopra indicati ho lavorato in tutto in 3 agenzie viaggi diverse compresa quella attuale. La mia idea sarebbe di aprire qualcosa di mio il prima possibile considerando i tempi tecnici. Ho letto nella risposta di turismoefisco.it la seguente frase relativa all'abilitazione di direttore tecnico: "Caso diverso è invece l'aver lavorato per almeno 5 anni alle dipendenze di un'adv, poichè in questo caso si accede direttamente all'abilitazione senza sostenere l'esame".<br />
Vorrei capire: i 5 anni di esperienza certificabili di lavoro in agenzia, mi consentono di evitare l'esame? Mi sono già informata dalla mia regione di competenza ma i bandi escono veramente di rado e le procedure sono un po' lunghe. La mia idea sarebbe di avviare un'attività di agenzia viaggi sia come intemerdiazione che come organizzazione gruppi e con il tempo inserirmi nella promozione del nostro territorio come agenzia di incoming. Il nodo principale da sciogliere è l'abilitazione regionale. Ho già una laurea triennale in economia del turismo e sto ultimando la laurea magistrale che con un impiego full time, proseguo con lentezza. Se ho l'ooportunità di sfruttare l'esperienza quinquennale di lavoro per accedere in via diretta all'abilitazione, mi semplificherebbe i piani di studi universitari. il mio contratto di apprendistato scadrà fra un anno e mezzo, pertanto arriverei ai 5 anni di lavoro effettivo se mi viene riconosciuto il tirocinio treu e la parte di contratto a progetto svolti.<br />
Grazie in anticipo per l'aiuto.
 
risposta a sally: i 5 anni di lavoro dipendente presso un'adv permettono di ottenere l'abilitazione senza sostenere l'esame. Dovrebbe portare tutti i sui incartamenti alla regione per verificare se sono sufficienti ad ottenere l'abilitazione d'ufficio ovvere quanto tempo ancora le occorre per ottenerla.
 
riposta a Valeale<br />
<br />
Io credo che la cosa migliore da fare sia elaborare concretamente le proprie idee e proporle all'agenzia che elaborerà la proposta migliore ( è anche nel suo interesse) che sarà poi valutata ed eventualmente accettata da entrambi almeno per iniziare.<br />
Successivamente si livelleranno poi le relative competenze anche a seguito dell'esperienza acquisita e dagli effettivi risultati sul campo ottenuti.<br />
Questo comporta ovviamente l'utuilizzo di una apposita sezione dello spazio web dell'agenzia nell'ambito dell'accordo ovvero senza pagamento.<br />
Ovviamente con la direzione tecnica dell'agenzia non ci sono limiti su su quali servizi offrire , si possono contrattualizzare accompagnatori o guide turistiche, contattare t.o stranieri, etc ovviamente almeno nei primi tempi con l'ausilio dell'agenzia e non in piena autonomia (difficile da ottenere all'inizio).<br />
Il miglior manuale è senza dubbio il propio impegno e la passione per il lavoro, ovviamente ci sono testi che è possibile leggere in materia, anche nell'apposita sezione di questo sito.<br />
saluti
 
Eccomi di nuovo...continuo a pensare a questa questione del mettersi in prioprio (o quasi) nell'incoming e ho nuove domande per turismo e fisco.<br />
Se io dovessi iniziare una collaborazione con una agenzia ( per la questione della vendita di pacchetti attraverso la loro licenza), cosa succede il giorno in cui io dovessi decidere di staccarmi da loro?<br />
Cioè, mettiamo che io sul loro sito propongo pacchetti che funzionano...se io mi stacco e mi metto in proprio loro possono continuare comunque a vendere perchè il sito è loro, i pacchetti sono creati e loro devono solo seguire la vendita. Come fare per tutelarsi?<br />
<br />
Mi chiedevo allora se fosse lecito agire in questo senso: la mia collega con patentino guida turistica e p.iva apre un proprio sito, lì noi proponiamo itinerari (guidati da lei), quando (e se!) un gruppo la contatta noi chiediamo se sono interessati al solo itinerario o itinerario + pernottamento, in qs caso lo vendiamo tramite agenzia con la quale abbiamo collaborazione occasionale,meno vincolante. E' fattibile?<br />
<br />
grazie
 
8)<br />
Purtroppo il sito è il loro e loro sono i diritti di sfruttamento e l'avviamento derivante ma da questo punto di vista si puo' fare un accordo commerciale; acquistare un dominio tutto suo con un link dall'agenzia di viaggio che darebbe la direzione tecnica ( in pratica un sottodominio o dominio di terzo livello) che potrebbe essere registrato a suo nome e quindi di sua proprietà oppure un accordo commerciale ( scrittura privata ) che, nel caso in cui vi doveste separare prevede a chi va cosa ovvero un conguaglio monetario.<br />
La guida non puo' per legge proporsi in maniera autonoma ai clienti diretti; sui siti web ci sono di queste situazioni ma sono illegali dal punto di vista amministrativo e quindi sanzionabili a livello amministrativo.<br />
Il sito di una guida turistica puo' solo valorizzare un determinato luogo e/o museo, monumento etc rimandando a un'agenzia di viaggi l'eventuale organizzazione di gite ed escursioni con la sua partecipazione professionale.<br />
Ovviamente la sua soluzione è intelligente in quanto smista alla agenzia di viaggi solo la proposta di vendita ( e non il cliente e il traffico informativo) facendola diventare una pratica viaggi ufficiale dalla quale lei percepirebbe un compenso che fatturerebbe alla stessa agenzia come quota provvigionale.<br />
Tecnicamente è fattibile a patto che nel sito sia genericamente accennato al viaggio e che nell'ipotesi che il cliente sia interessanto al viaggio sia evidente che lo stesso viene effettuato da agenzia di viaggi regolarmente autorizzata.
 
Salve, mi interessavano qualche informazioni in più sulla figura del tutor assistant e del personal shopper.<br />
Facendolo da lavoratore autonomo, come bisognerebbe muoversi? dal punto di vista fiscale? come e a chi si fatturerebbe?<br />
Grazie mille in anticipo.
 
<em>@turismoefisco.it wrote:</em><blockquote>8)<br />
come le ho detto deve fare riferimento alla sua regione di riferimento o altre regioni in italia che effettuano l'esame di direttone tecnico, per accedere all'esame in genere non è necessario nè avere esperienza pluriennale in ADV nè essere titolare di agenzia di Viaggi in quanto l'esame stesso abilita o non abilita la persona.<br />
Caso diverso è invece l'aver lavorato per almeno 5 anni alle dipendenze di un'adv, poichp in questo caso si accede direttamente all'abilitazione senza sostenere l'esame.<br />
Ad ogni modo, deve chiedere informazioni alla regione che, nelle proprie normative ha determinato anche le modalità di accesso a questo esame.<br />
questo esame anche senza le condizioni che ho indicato.Cercavo conferma di queste voci....<br />
Per quanto riguarda il discorso web, l'unica soluzione è quella di un accordo con un'agenzia di viaggi nella formula di consulente turistico autonomo ovvero con filiale, ( tipo evolution travel o cartorange ad esmepio )che vi permetta di farvi le ossa nel settore senza sostenere forti costi di gestione, per avviare, quando sarete pronti una vostra agenzia.</blockquote><br />
<br />
<br />
Salve, riesumo questo vecchio post perché spero mi possiate acclarare il seguente punto:<br />
<br />
è possibile per me che sono siciliano, e che non ho 5 anni di esperienza in adv come richiesto dalla normativa regionale, accedere all'esame di direttore tecnico in altra regione ed una volta conseguito il titolo, esercitare nel territorio siciliano?<br />
<br />
Ringrazio anticipatamente per la vostra cortesia nel rispondermi.
 
mi intrometto nella discussione, perchè anch'io ho una situazione simile a quella di Valeale: vorrei organizzare pacchetti incoming, e so che non si può: ma, le gite di un giorno, quelle posso proporle? pensavo di iniziare a farlo di persona, magari ad hotels e Agenzie di viaggio, e poi aprirmi un mio sito. Posso farlo? Inoltre: Io sono accompagnatore turistico, ed ho letto che non posso pubblicizzare sul sito l'accompagnamento. Però nel mio sito devo scrivere che sono accompagnatore... posso farlo, se non menziono esplicitamente che io mi propongo di accompagnare i tour? Infine la questione più spinosa: dovrei a breve iniziare a collaborare con una agenzia di viaggi, per la preparazione di pacchetti incoming: loro mi hanno proposto di fare i programmi insieme, ma a me la faccenda puzza un po', preferirei piuttosto presentare dei pacchetti miei... qual'è , per ciascuno dei due casi il tipo di accordo migliore da fare? e come faccio ad essere sicuro, poi, che loro non vendano i pacchetti senza dirmelo, in modo di non corrispondermi la provvigione? vi ringrazio infinitamente per le risposte che vorrete darmi !! Francesco
 
Scusate, ma l'argomento mi interessa particolarmente, visto che ho una sorella che vive e lavora negli USA, e da due anni organizza un paio di gite l'anno, ( prima solo per amici, ora ha richieste di altra gente)per un rour enogastronomico, dove lei contatta dall'albergo ai ristoranti ed i spostamenti. in America è tutto segnato e legale, però mi son sempre chiesto se organizzare e accompagnare questi piccoli gruppi a far conoscere la nostra terra sia corretto, da quest'anno ci appoggiamo ad un'agenzia del posto che lavora nell'incoming, segnando le persone come loro clienti. Fino ad ora ò reputato tutto normale perchè erano tutti suoi amici Americani, ma se porta anche dei turisti fuori dalla cerchia degli amici? Purtroppo credo che per via di leggi e leggine, la vita le si complicherà, ed è un vero peccato vista la grande richiesta ed apprezzamento per la nostra terra da parte dei turisti americani. Qualcuno sa darmi l'effettivo stato delle cose, per la posizione di mia sorella? Grazie
 
Buongiorno sono nuova del forum e chiederei un aiuto o maggiori delucidazioni.Ho svolto per 18 anni la professione dell'agente di viaggio in diverse realta' : agenzia viaggi-tour operator e compagnia aerea, vorrei aprirmi la partita iva incentivata dal regime dei minimi e continuare il mio lavoro ma non come dipendente, ovvero procacciare clienti a nome di un paio di agenzie viaggi con le quali potrei collaborare e loro non potendosi permettere una dipendente sarebbero molto contente ( oltre al fatto che non sarei c/o i loro uffici ma andrei io dal cliente) finalizzare la vendita e poi emettere io fattura alla agenzia con l'importo delle mie spettanze ( preventivamente concordando della provvigione spettante quale lasciarle e quale fatturare) ora visto la natura complessa del settore turistico posso farlo? Io non venderei per conto mio bensi a nome dell'agenzia viaggi xx poi io chiedo attraverso fattura un compenso per segnalazione cliente.<br />
Inoltre posso anche sempre usando una agenzia iata vendere biglietti aerei per conto di terzi facendo invece in questo caso una fattura al cliente della fee richiesta? Vi chiedo di dissipare i miei dubbi in quanto vorrei iniziare con le carte in regola e senza danneggiare nessuna categoria tantomeno la mia persona, vorrei semplicemete fare il conusulente di viaggio ma autonomo che liberamente mi scelgo agenzie viaggi e non affidarmi ad un unico marchio ...attendo fiduciosa grazie
 
<em>@FMongiello wrote:</em><blockquote>adesso e' un po' piu' chiara l'idea.<br />
esiste pero' un problema nello svolgere una simile attivita'.<br />
nulla ti vieta di predisporre e fornire servizi turistici personalizzati ma che consistano nella tua prestazione professionale (cioe' come libero professionista sei al servizio di una utenza che da alberghi, ristoranti, etc possono richiedere il tuo supporto per effettuare un qualcosa).<br />
non e' possibile invece predisporre e fornire quelli che tu chiami pacchetti (cioe' servizi turistici integrati) se non in collaborazione con i canali ordinari (agenzie), salvo alcuni escamotage che comunque complicano questo genere di attivita' e non esonerano da quelle che sono le responsabilita' tipiche di un organizzatore di viaggi, pacchetti, tour.<br />
non so se sono stato chiaro.<br />
in pratica in italia non e' possibile fare quello che intendi tu se non mettendosi al servizio di una agenzia ricettivista.<br />
direttamente come singoli si puo' essere prestatori di 1 servizio, di una prestazione professionale, ma no organizzatori di pacchetti.<br />
quindi e' nell'ambito di questa sfera che puoi operare. la stessa semplice organizzazione di escursioni ti pone di fronte (il piu' delle volte) al dover utilizzare piu' di 1 servizio e ad assumere responsabilita' che come libero professionista non possono essere contemplate, oltre a sconfinare in aree di competenza (e di interessi) che sono delle imprese di viaggi.<br />
forse ti puo' esser utile leggere questo profilo professionale del Tourist assistant and personal shopper. http://www.formazioneturismo.com/corsi/una-nuova-professione-tourist-assistant-and-personal-shopper</blockquote><br />
<br />
<br />
Buongiorno Sig.Mongiello,<br />
<br />
ho letto in un suo post in cui dice che una guida turistica non può organizzare pacchetti turistici e non può nemmeno pubblicizzarsi sul web e procurarsi clienti da sola se non tramite un’agenzia viaggi. Ho cercato nella normativa regionale del Veneto ma non sono riuscito a trovare dove siano scritti questi divieti. Mi potrebbe cortesemente aiutare o indicare dov’è riportato quanto richiesto?<br />
<br />
Ringraziando la saluto Cordialmente<br />
Marco
 

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