BRIC: domanda turistica reale o potenziale?
La domanda di turismo generata dai paesi emergenti è un argomento di grande interesse per gli operatori del settore, consapevoli delle opportunità connesse all’espansione economica che accompagnerà Brasile, Russia, India e Cina anche nei prossimi anni.
Ma quanti sono i turisti che provengono da questi paesi? La risposta non è immediata, poichè esistono diverse fonti di riferimento, che adottano differenti tecniche e ambiti di indagine per raccogliere dati tra loro non sempre paragonabili. Si possono infatti analizzare i flussi di domanda in uscita dal paese di residenza, oppure, considerare la domanda straniera in entrata o, ancora, i visti turistici rilasciati per l’ingresso.
Nel nostro caso, prendiamo in considerazione i dati elaborati dalla Banca d‘Italia riguardo al turismo internazionale dell’Italia, che tengono conto del numero di viaggiatori alle frontiere, del numero di pernottamenti in strutture ricettive e non, e soprattutto della spesa dei turisti stranieri in Italia.
Nel 2012, gli stranieri in Italia hanno speso per turismo poco più di 32 milioni di euro, in aumento di quasi il 3% rispetto al 2008. Si tratta di cifre importanti, che posizionano l’Italia nei primi posti della classifica mondiale (5°). Quindi “esportiamo” molto turismo e questo fa si che la nostra bilancia turistica, ossia il saldo tra la spesa turistica degli stranieri in Italia e degli italiani all’estero, sia in attivo, raggiungendo valori significativi che ci collocano al 7° posto del ranking internazionale, dopo USA, Spagna, Macao (Cina), Thailandia, Turchia e Francia.
Oltre la metà dei 32 milioni di euro spesi dagli stranieri in Italia è generata, nell’ordine, da tedeschi, statunitensi, francesi, inglesi e svizzeri, ossia i cinque mercati di origine della domanda più importanti per il nostro paese. I BRIC coprono una percentuale di circa il 7,2%, ossia 2,3 milioni di euro. Si tratta, quindi, di una quota relativamente contenuta, ma in notevole crescita rispetto al 2008 (+76%), quando incideva per il 4,2%. Tra i BRIC, è la Russia a fornire l’apporto economico più significativo (1.191 Mln euro), generando da sola una cifra di poco superiore alla somma di Brasile (392 Mln euro), Cina (316 Mln euro) e India (399 Mln euro).
BRIC: Viaggiatori, pernottamenti e spesa. Valori assoluti 2008-2012
Nel periodo 2008-2012, il trend dei paesi emergenti è stato decisamente positivo, facendo rilevare performance favorevoli sia in termini di viaggiatori alla frontiere, che di pernottamenti, che di spesa turistica. Quasi tutti i paesi, infatti, hanno segnato tassi di crescita a due cifre. La Russia, in particolare, si è distinta grazie a valori che in 5 anni sono più che raddoppiati. Va rilevato, in particolare, che Russia e India hanno registrato le variazioni percentuali della spesa più elevate di tutti i paesi stranieri –non solo dei BRIC- mentre, nello stesso periodo, mercati di breve e medio raggio importanti per l’Italia, come Francia, Spagna e Paesi scandinavi, hanno registrato delle contrazioni.
BRIC: Viaggiatori, pernottamenti e spesa. Variazione % 2008-2012
Di particolare interesse sono i dati che emergono mettendo a confronto i pernottamenti e la spesa turistica con il numero di viaggiatori alle frontiere. Si rileva una spesa media pro-capite compresa tra i 922 euro per i brasiliani, fino ad arrivare a 1.405 euro per gli indiani, cifre giustificate sia dal viaggio di lungo raggio, che dalla durata del soggiorno, compresa tra una settimana per i russi e due settimane e mezzo per gli indiani.
BRIC: Spesa media dei turisti e durata media del soggiorno. Valori assoluti 2008-2012
Analizzando le classifiche per spesa totale e spesa media dei turisti stranieri in Italia, si evidenzia, da un lato il peso ancora relativamente marginale esercitato dai mercati emergenti rispetto a quelli consolidati, dall’altro la rapida progressione che ne ha caratterizzato l’ultimo quinquennio, determinando una scalata significativa dei BRIC rispetto alle posizioni del 2008.
BRIC: posizione nella classica italiana per spesa totale e spesa media dei turisti stranieri in Italia. 2008-2012
Per spesa turistica totale, la Russia è passata dalla dodicesima all’ottava posizione, ed è l’unico paese emergente ad essere entrato nella top 10. L’India, che pure è risalita di 12 posizioni, si classifica diciannovesima, seguita dal Brasile (+3 posizioni rispetto al 2008). Ventiquattresima, infine, la Cina, pur avendo recuperato 6 posizioni rispetto al 2008.
La classifica per spesa turistica media, invece, vede India, Cina e Russia nelle prime posizioni (rispettivamente 3°, 5° e 7°), mentre il Brasile è dodicesimo.
I “numeri” sono sicuramente importanti per dare una dimensione più concreta alla consistenza di questi mercati, ma è sempre opportuno considerarli con una una certa cautela, soprattutto alla luce dei vincoli e dei limiti che caratterizzano ogni tipologia indagine e, quindi, di fonte. Nel caso dei paesi BRIC, i dati Banca d’Italia mettono bene in evidenza il progressivo rafforzamento di questi mercati, soprattutto in termini di capacità di spesa turistica e di interesse per il nostro paese. Ciò nonostante, ad oggi solo il turismo russo esercita un peso significativo sull’Italia, mentre Cina, India e Brasile possono essere considerati alcuni tra i mercati a maggiore potenziale di crescita.
Fonte: Banca d’Italia, Il turismo internazionale dell’Italia, anni 2012 e 2008. Per una corretta interpretazione delle variabili considerate, suggeriamo di consultare il Glossario e la Metodologia dell’indagine disponibili nel sito della Banca d’Italia.
Vedi anche: Dati turistici: i numeri della Banca d’Italia