Culinary e Food Tourism: nuove leve per il territorio e le persone che lo abitano
La gastronomia e i prodotti tipici rappresentano due leve fondamentali del comparto turistico
I dati evidenziano come oggi il turista medio, nella scelta di una meta turistica si faccia influenzare dalle caratteristiche gastronomiche dell’area prescelta.
Questa tendenza è avallata da una parte della letteratura che ritiene come l’enogastronomia abbia assunto in questi ultimo anni un ruolo centrale nelle aspettative e nelle motivazioni dei viaggiatori, tanto da immaginare un processo di “patrimonializzazione” degli alimenti e delle specialità culinarie locali (Espeitx, 2004; Kivela e Crotts, 2006).
Il cibo deve essere quindi considerato come una vera e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che la letteratura internazionale definisce “foodies” (Fox, 2007). Dove per foodies si deve intendere quella parte di “viaggiatori” sensibili al patrimonio culinario locale.
La particolarità di queste nuove figure turistiche si rinvengono nel modo in cui essi vivono la gastronomia, considerandola come un’esperienza complessa e culturale, non solo come una risorsa utile alla soddisfazione di un bisogno primario di alimentazione e nutrizione.
Il cibo ha da sempre svolto ruoli diversi dalla soddisfazione dei bisogni primari (Maslow, 1954),ai bisogni sociali e culturali (Long, 2004), all’esperienza paesaggistica (Long, 2004), etc.
Così facendo il cibo oltre ad essere una piacevole attività sensoriale, si può trasformare in un fattore di attrazione e uno strumento di marketing turistico per le destinazioni (Folgado et al., 2011, Aybar, 2004).
Il prodotto agroalimentare, può divenire un punto di raccordo tra l’autenticità di un territorio e il turista.
Il nuovo target di turisti è sempre più desideroso di proposte genuine, partecipative e strettamente collegate alle specificità del territorio che visita (Barrera, 2006; Nocifora et al., 2011).
Per renderlo un fattore di crescita per le economie endogene di un territorio è fondamentale predisporre un piano di valorizzazione ah hoc [alcuni esempi di attività in L’enoturismo e l’enogastronomia come leva dello sviluppo del territorio. Buone pratiche, progetti e formazione]
Tra le diverse tecniche applicabili quella che risulta sicuramente più efficaci sono quelle del marketing tribale, che si pone l’obiettivo di creare comunità intorno a un prodotto o a un servizio.
La strategia da seguire è quella di creare e mantenere il legame fra i clienti, creando un valore di legame nel marchio o nel prodotto; fare leva sulla ricerca di autenticità dei consumatori, puntare, quindi, sull’attenzione ai gesti quotidiani e ai dettagli.