Fondi europei per il turismo: finanziamenti indiretti, quali sono e come funzionano
I finanziamenti europei possono rappresentare una grande opportunità per il settore turistico, generalmente a corto di incentivi e risorse economiche.
Il nostro precedente contributo – Fondi europei per il turismo, una grande opportunità per favorire crescita e occupazione – ci ha dato lo stimolo a fornire un ulteriore approfondimento sulle tipologie di finanziamenti, questa volta su quelli indiretti e più in là, verso la metà del mese, su quelli diretti.
Europa 2020
La recente strategia elaborata dall’Unione europea per creare le condizioni di nuovo modello di sviluppo economico, più attento alla sostenibilità e solidarietà, si chiama Europa 2020.
Gli obiettivi da raggiungere entro la fine di questo decennio riguardano temi importanti e collegati al turismo, come l’occupazione, l’istruzione, la ricerca e l’innovazione, l’integrazione sociale e la riduzione della povertà, il clima e l’energia.
Per raggiungere gli obiettivi strategici di Europa 2020, l’UE mette a disposizione degli Stati Membri due tipologie di strumenti finanziari, quelli a gestione indiretta, detti anche Fondi strutturali, e quelli a gestione diretta, che comprendono i finanziamenti diretti UE (detti anche programmi tematici o programmi comunitari) e gli strumenti finanziari per l’assistenza esterna.
In questo primo articolo approfondiremo il tema dei finanziamenti indiretti.
I finanziamenti indiretti
Appartengono a questo gruppo i Fondi strutturali e di investimento europei e il Fondo di coesione. Attraverso questi strumenti finanziari si attua la politica di coesione, altrimenti nota come politica regionale dell’UE.
L’obiettivo principale di questi interventi è ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali tra le varie regioni europee.
Proprio per questo, le aree più povere ne ricevono la quota parte maggiore, sebbene tutte le Regioni europee, tramite diversi meccanismi, possono usufruire di finanziamenti.
La politica regionale dell’Unione europea è finanziata attraverso tre Fondi principali:
– il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
– il Fondo sociale europeo (FSE);
– il Fondo di coesione (FS) (l’Italia non rientra tra i beneficiari di questo fondo).
Questi tre fondi, unitamente al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), rappresentano la gran parte dei finanziamenti comunitari.
Il budget dei finanziamenti indiretti viene speso attraverso un sistema di responsabilità condivisa tra la Commissione europea e le autorità degli Stati Membri:
– la Commissione UE negozia e approva i programmi di sviluppo proposti dai singoli Stati Membri e stanzia le risorse finanziarie;
– gli Stati Membri e le Regioni gestiscono i programmi, li attuano attraverso la selezione, il controllo e la valutazione dei progetti;
– la Commissione viene coinvolta nella fase di monitoraggio, si impegna nel pagare le spese approvate ed effettua verifiche attraverso un sistema di controllo.
Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 (FESR)
Il FESR si propone di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale nell’Unione europea, intervenendo sugli squilibri tra le regioni, e sostiene lo sviluppo regionale e locale attraverso la definizione di priorità dettagliate che pongono l’accento su:
– ricerca, sviluppo e innovazione;
– miglioramento dell’accesso e della qualità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
– cambiamento climatico e transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio;
– sostegno alle PMI;
– servizi di interesse economico generale;
– infrastrutture delle telecomunicazioni, dei trasporti e dell’energia;
– rafforzamento della capacità istituzionale e amministrazione pubblica efficiente;
– infrastrutture sanitarie, sociali e scolastiche e sviluppo urbano sostenibile.
Il Fondo Sociale Europeo (FSE)
Il FSE contribuisce alla coesione economica, sociale e territoriale e rappresenta il principale strumento finanziario comunitario per investire nelle risorse umane.
Consente di accrescere le opportunità di occupazione dei cittadini europei, promuovere lo sviluppo dell’istruzione e migliorare la situazione dei soggetti più vulnerabili a rischio di povertà.
I principali obiettivi tematici di questo Fondo sono:
– promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;
– promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà;
– investire in istruzione, competenze e apprendimento permanente;
– migliorare la capacità istituzionale e un’efficiente amministrazione pubblica.
Il Fondo Sociale Europeo contribuisce anche al conseguimento di altri obiettivi, come ad esempio:
– il sostegno alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, resistente ai cambiamenti climatici ed efficiente nell’uso delle risorse;
– il miglioramento dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
– il rafforzamento della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione;
– il miglioramento della competitività delle piccole e medie imprese (PMI).
Il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la pesca (FEAMP)
Il FEAMP sostiene la transizione dei pescatori verso un’attività di pesca più sostenibile e contemporaneamente la diversificazione delle economie locali delle comunità costiere.
Inoltre, finanzia progetti destinati a creare nuovi posti di lavoro e a migliorare la qualità della vita nelle regioni costiere europee.
Il Fondo Europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo Rurale (FEASR)
Il FEASR si concentra sulla competitività dell’agricoltura, della gestione sostenibile delle risorse naturali, delle azioni di lotta al cambiamento climatico e dello sviluppo equilibrato delle zone rurali.
Il Fondo contribuisce a migliorare la competitività del settore agricolo e forestale, l’ambiente e il paesaggio, la qualità della vita nelle zone rurali e la diversificazione dell’economia rurale.
La Cooperazione territoriale europea
La cooperazione territoriale europea è un obiettivo della politica di coesione e fornisce una struttura per gli scambi di esperienze tra soggetti nazionali, regionali e locali dei diversi Stati membri e azioni congiunte finalizzate a trovare soluzioni comuni a problemi condivisi.
Per la Cooperazione territoriale europea c’è un regolamento distinto che ne stabilisce le diverse componenti:
– cooperazione transfrontaliera: finanzia progetti fra regioni limitrofe;
– cooperazione transnazionale: finanzia progetti su territori transnazionali più estesi, come i paesi dell’UE e le regioni baltiche o alpine, che coinvolge partner nazionali, regionali e locali;
– cooperazione interregionale: promuove la condivisione delle migliori pratiche in materia di innovazione, efficienza energetica, sviluppo urbano e altri settori tra le regioni dei 28 Stati Membri.
Per approfondire il tema, si suggerisce la consultazione dei seguenti link:
• DG Politica Regionale della Commissione europea – Inforegio, politica di coesione 2014-2020
• DG Politica Regionale – Inforegio – Punti di Contatto a livello nazionale, per presentare una proposta di progetto nell’ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei ci si può rivolgere all’Autorità di gestione del Programma Operativo, organismo incaricato di valutare i progetti ricevuti e di decidere se accordare il finanziamento.
• Elenco delle Autorità di Gestione (AdG) dei Fondi Strutturali nei 28 Paesi Membri dell’UE
• Europe Direct, rete di informazioni ai cittadini sulle politiche e finanziamenti UE
• Eurodesk, rete che fornisce informazioni sulle opportunità offerte dall’Unione europea e dal Consiglio d’Europa ai giovani nei seguenti settori: cultura, formazione, lavoro, mobilità giovanile e volontariato.
• Enterprise Europe Network, rete che aiuta le piccole e medie imprese a cogliere opportunità e vantaggi del mercato europeo e a sviluppare il loro potenziale di innovazione.
• OpenCoesione, il portale italiano sull’attuazione degli investimenti programmati nel ciclo 2007-2013 da Regioni e Amministrazioni centrali dello Stato con le risorse per la coesione.
• Una politica di coesione riformata per l’Europa: La principale politica di investimento per l’occupazione e la crescita, infografica.
Fonte: Come finanziare lo sport, la ciclabilità, la mobilità e il turismo sostenibile con i fondi europei, Europe Direct Roma Formez PA aprile 2014, www.europa.formez.it, @EuropeDirectRM