Fondi europei per il turismo, una grande opportunità per favorire crescita e occupazione
Il turismo, unitamente alla cultura, è considerato dalla Commissione Europea come una delle attività economiche maggiormente capaci di creare crescita ed occupazione nell’Ue.
Lo si evince dalla nuova programmazione europea o, meglio, dai fondi stanziati. Che rappresentano una grande opportunità per gli operatori turistici, i consorzi e gli enti privati e pubblici del nostro Paese.
Tipologie di fondi europei
I fondi europei si suddividono in fondi a gestione diretta e fondi indiretti.
Ai bandi a partecipazione diretta possono partecipare gli operatori presentando una propria progettazione che abbia valenza europea.
Tali programmi spesso sono considerati molto interessanti da parte dei soggetti territoriali a qualunque livello, in quanto offrono una copertura dei costi decisamente superiore ai fondi indiretti, a loro volta accessibili tramite la programmazione regionale.
Presentano, tuttavia, maggiori vincoli.
Uno di questi, ad esempio, è la valenza e l’interesse internazionale ed europeo del progetto.
Per questi motivi sono più difficili da ottenere, tant’è vero che vi sono pochi progetti che effettivamente vengono poi finanziati.
Nella programmazione precedente, non a caso, solo il 10% dei programmi è stato accettato.
In compenso gli operatori, i consorzi e i soggetti turistici possono realmente cogliere ottime opportunità attraverso i fondi indiretti, detti anche fondi strutturali (o fondi della politica di coesione).
Pubblico e privato insieme per lo sviluppo turistico dei territori
Le Regioni, sulla base delle linee strategiche e degli obiettivi che devono raggiungere (Programmazione strategica Italia 2020), devono definire un Piano Operativo Regionale (POR) sulla base del quale vengono poi istituiti a livello regionale dei bandi, ai quali gli interessati partecipano presentando dei progetti specifici.
Tali fondi sono concepiti secondo un approccio bottom up (ossia dal basso verso l’alto) su base geografica.
Ciò permette agli operatori di esprimersi più liberamente, presentando progetti specifici realmente in grado di valorizzare le peculiarità e le risorse turistiche del proprio territorio.
Ad oggi sono diverse le associazioni e i consorzi turistici che ne hanno beneficiato, realizzando progetti attinenti sia alle infrastrutture sia alla creazione di nuovi servizi, rivalorizzando aree poco sviluppate a livello turistico e dando maggior dinamismo e visibilità a dei territori non ancora riconosciuti dal mercato.
Le Regioni italiane stanno redigendo la propria programmazione in linea con quella europea.
Ed è proprio questa la fase cruciale in cui gli operatori devono intervenire e confrontarsi con le Amministrazioni sulle necessità dei singoli territori, sulle priorità e sulle urgenze del comparto turistico.
Come sempre, il dialogo e la collaborazione pubblico-privata è essenziale per una reale e duratura crescita economica e turistica.
Non a caso, si tratta di un fattore molto apprezzato dall’Unione Europea, in quanto garantisce l’ottimizzazione delle programmazioni dei fondi strutturali, favorendo progettualità in grado di garantire uno sviluppo turistico solido, con forti ricadute sui territori locali.
Possiamo sinteticamente vedere, qui di seguito, quali sono le linee strategiche generali della programmazione europea 2014-2020.
Linee strategiche generali della programmazione europea 2014-2020
Lo sviluppo dei territori è da intendersi in tre accezioni individuate come fondamentali per la crescita economica:
1) Intelligente, perché basata sull’economia e sull’innovazione;
2) Sostenibile;
3) Inclusivo, perché con alto tasso di occupazione e inclusione sociale.
Altro tassello fondamentale è la cooperazione interistituzionale, unita alla capacità di progettazione e di programmazione per l’istituzione di un parco progetti che valuti gli interventi in base alla loro capacità di sviluppo.
Innovazione e ricerca sono componenti fondamentali degli undici obiettivi in cui si declina il piano di investimento del fondo di coesione europea.
Nuovi modelli gestionali dei siti culturali che prevedano nuove soluzioni tecnologiche
In Europa c’è un fabbisogno di ricerca e soluzioni innovative da applicare.
Uno dei gap da colmare, inoltre, è il fabbisogno di nuovi modelli gestionali dei siti culturali che prevedano nuove soluzioni tecnologiche.
L’invito maggiore è, quindi, a creare significato e valore rispetto a quanto si produce.
La produzione culturale e le capacità creative sono una delle chiavi della nostra competitività.
L’innovazione si crea mettendo insieme a lavorare competenze provenienti da diversi ambiti.
Turismo, crescita e occupazione adottando un approccio globale
In conclusione l’Europa è la destinazione turistica più attraente del mondo, ragion per cui il turismo contribuisce in modo sostanziale alla crescita e alla creazione di posti di lavoro in Europa.
La competitività del settore è strettamente legata alla sua sostenibilità, poiché la qualità delle destinazioni turistiche dipende fondamentalmente dal loro ambiente naturale e dalla loro comunità locale.
Per questo è necessario adottare un approccio globale che riguarda allo stesso tempo la prosperità economica del settore, ma anche la coesione sociale, la tutela dell’ambiente e la promozione della cultura delle destinazioni turistiche europee.