Giorgio Taverniti: SEO Condiviso e Spiegato Casi di Successo del Turismo 2.0
Benvenuti nella Rubrica Casi di Successo del Turismo 2.0, interviste e case histories dedicate agli stakeholder del settore Travel in Italia.
Abbiamo ripreso le nostre chiacchierate, ogni primo mercoledì del mese, affiancate alla Rubrica “Turismo 2.0 Navigando si impara”, che ti accompagna in tutti gli altri.
Oggi ospitiamo Giorgio Taverniti (ndr, detto “Tave”), il più conosciuto esperto SEO in Italia.
Se ti va, lancia un’occhiata alle ultime interviste:
• Vittorio Deotto, Territory Business Development Manager Tripadvisor Italia
• Alberto Vita, Direttore Marketing e Comunicazione di LetsBonus Italia
• Giulia Eremita – Trivago Italia
• Franco Grasso – Revenue Manager
Abbiamo intervistato Giorgio Taverniti, che si occupa da anni di formazione e consulenza aziendale, per il posizionamento e la visibilità On-line, in una parola di Web Marketing ed è il più noto specialista in Italia di SEO strategies.
Tra un convegno e l’altro, compreso il suo prossimo WebReevolution, siamo riusciti a contattare un indaffaratissimo Giorgio Taverniti per una lunga e piacevole conversazione, che si è sviluppata in questo intrigante botta&risposta.
FormazioneTurismo: Caro Giorgio, grazie per il tempo che dedicherai a me e soprattutto ai lettori di FormazioneTurismo.com
Giorgio Taverniti, alias il Tave… quando nasce questo simpatico abbreviativo? Raccontaci qualcosa della tua storia.
Giorgio: Devo dire la verità…”il Tave” lo usano solo gli amici stretti, cioè quelli che sono passati da Giorgio Taverniti a Giorgiotave, il resto usa solo “Tave” o “Giorgiotave”. Quindi già con questa presentazione è come sentirsi a casa.
Questo abbreviativo nasce proprio con il sito web. Frequentavo un corso di Web Designer a Locri finanziato dalla Comunità Europea e per cercare di fare un po’ di pratica registrai giorgiotave.it… per cercare di non creare un dominio che rispecchiasse il mio nome e cognome.
Sembra una storia semplice: se ci mettiamo che avevo appena finito il militare, che non volevo andare all’Università (ci tentai successivamente ma abbandonai visto che i corsi erano troppo indietro rispetto ai tempi del web), che venivo da un piccolo paese della Locride, che non avevo alcuna istruzione informatica… è una storia interessante anche omettendo le tante altre cose.
L’avventura iniziò quando mi misi a studiare come aumentare le visite, all’epoca si partecipava alle TOP 100 (:-D) e cercando in continuazione i vari modi… scoprii i motori di ricerca.
Sempre banale oggi, ma all’epoca non lo era perché nessuno aveva definito dei percorsi d’apprendimento ed i luoghi dove potevi formarti erano ambienti chiusi.
Apprese le prime tecniche, iniziai a pensare come poter aiutare più persone possibile, visto che comunque non c’era niente di straordinario (ai tempi). Così creai una guida al posizionamento sui motori di ricerca che diede molta visibilità al Forum gt, luogo creato appositamente per cercare di far condividere in modo sereno le tecniche SEO. Anche questo oggi è scontato, ma nel 2003/2004, le persone si sbranavano sui forum perché erano convinte di conoscere i “trukki”.
Da qui inizia la mia storia che mi ha poi portato a creare la GT Idea S.r.l. Ci occupiamo oggi di consulenza e formazione, con uno Staff ormai integrato e consolidato.
FormazioneTurismo: Ci piacerebbe creare con te una specie di piccolo kit di sopravvivenza che potremmo chiamare “SEO for dummies”. Un manuale d’uso per il SEO, per i nostri lettori albergatori. Ci dai una mano? Iniziamo con un chiarimento: si dice il SEO o la SEO? E cosa significa questo acronimo?
Giorgio: La SEO è l’argomento, cioè l’ottimizzazione per i motori di ricerca, il SEO è chi fa questo mestiere. Un kit di sopravvivenza SEO poteva esistere fino a circa 7-8 anni fa, le cose da sapere oggi sono troppe e troppo complesse per chi non si occupa di questa materia. Ultimamente, purtroppo, con tutto quello che Google ha tirato fuori, questo argomento è diventato sempre più alla portata di pochi e sta escludendo dalla comprensione dei meccanismi base anche chi è una figura affine a quella SEO.
Per questo motivo chi non si occupa di SEO ci capisce sempre meno e le figure che si occupano di Copywriting, Programmazione, Design e tante altre stanno per uscire fuori da quella lista di figure che possono comprendere alcuni meccanismi.
Oggi è già difficile fare un manuale d’uso per webmaster e, mi spiace dirlo, figuriamoci per un albergatore che ha già tutte le sue cose a cui pensare.
Nell’ambito Social è più facile fornire un manuale d’uso che può essere consultato e confrontato con il lavoro del proprio sito, ma la SEO non è così.
Senza considerare che con tutte le novità che vengono introdotte già dopo una settimana dalla pubblicazione di questa intervista potrebbe esserci qualcosa che cambia le regole.
E’ incredibile, ma spiegare le basi e basta è fuorviante oggi.
Si parla di entità, freschezza delle ricerche, personalizzazioni in base a tanti fattori, social search, rich snippet, velocità del sito, categorizzazione degli utenti e delle ricerche, authorship, google plus, universal search.
E’ finita da un po’ l’epoca dei title ottimizzati e della popolarità attraverso i backlink, per questo motivo è impossibile avere un kit di sopravvivenza…è come consigliare il giubbotto di salvataggio se arriva uno tsunami.
Bisogna anche avere una determinata esperienza e competenza per comprendere tutte le dinamiche.
Questo non significa che sia impossibile, ma ci vuole molto tempo e voglia. La SEO non s’impara più in pochi mesi, ma ci vuole almeno più di un anno per avere un quadro di un certo tipo.
Quindi, se c’è tutto questo tempo, allora è possibile farlo. Un percorso adatto potrebbe essere:
– individuare una serie di libri da leggere
– individuare una serie di corsi da seguire
– individuare una persona per farsi seguire sul proprio sito
– iniziare a capire le dinamiche SEO che ruotano intorno al proprio sito
– avere altri domini su cui fare test SEO ed esperienza
– aggiornarsi costantemente tutti i giorni seguendo blog e forum di settore
FormazioneTurismo: Quindi l’albergatore deve appoggiarsi ad un serissimo esperto! Ma può essere comunque utile comprendere alcune dinamiche che regolamentano la SEO, per fare le scelte giuste nel suo lavoro.
Google, per esempio, è il motore di ricerca più utilizzato, in Italia poi con percentuali altissime! Cosa sono gli algoritmi che regolamentano il posizionamento delle risorse su questo Search Engine, in risposta ad una query di un utente? Come mai ci sono continui aggiornamenti di questi algoritmi (es Google Panda lo scorso anno)? Quanto influisce la User Experience nella ricerca e nelle modifiche che compie Google?
Giorgio: Un algoritmo è un insieme di calcoli che servono per risolvere un quesito. Google ne ha creati davvero tanti in tutti questi anni e nessuno sa quanti sono. Nel credo più comune penso che le persone siano convinte che esistano pochi algoritmi… in realtà ci troviamo davanti ad una macchina molto complessa.
E spesso quando si fa riferimento ad un algoritmo questo non è altro che l’insieme di altri algoritmi.
Google aggiorna costantemente i suoi algoritmi perché:
1. bisogna essere al passo con i tempi del web e far fronte alle novità
2. molti sono algoritmi che apprendono da soli, quindi in aggiornamento costante
3. gli utenti richiedono funzioni sempre più utili a loro
4. i dati del web sono in costante evoluzione e bisogna fare di tutto per leggerli in modo migliore
5. la ricerca del miglioramento di un algoritmo deve essere costante
Dall’esterno sembra semplice, in realtà in pochi anche all’interno di Google conoscono tutti gli algoritmi.
Le modifiche sono più di una al giorno e non si conoscono tutte.
La User Experience conta davvero molto perché Google è attentissimo a come gli utenti utilizzano il suo motore di ricerca per apporre poi novità e miglioramenti.
Il bello di tutto questo… è che siamo ancora all’inizio di quello che si potrà fare in futuro.
FormazioneTurismo: Siamo solo all’inizio, sì, ma oggi alcuni Travel marketer italiani consigliano di puntare tutto sulle strategie PPC (Pay Per Click), visto che alcune Olta, TripAdvisor e lo stesso Google stanno orientando le loro strategie commerciali in questa direzione. Si arriva addirittura a sostenere che il posizionamento naturale del tuo sito web non sia più rilevante. Vorremmo avere il tuo parere in merito a queste posizioni.
Giorgio: Mi spiace molto, ma è tipico dell’essere umano. Chi non conosce un qualcosa, chi non riesce a comprenderlo fino in fondo o chi pensa di conoscerlo (e solo in modo superficiale) tende a escludere questo qualcosa dal proprio mondo.
Diffidate, perché ho notato queste tre tipologie di consulenti che tendono ad assumere questo comportamento:
1. persone inesperte che conoscono poco il funzionamento del web
2. persone che non sono riuscite ad aggiornarsi
3. persone che si occupano di altro (di solito Social o PPC) e non hanno molto a cuore l’interesse dei propri clienti ma solo quello di far fare al cliente le attività che conoscono
Vi assicuro che la terza tipologia è quella che in questo momento sta facendo più danni sui siti dei clienti.
Come dicevo sopra, purtroppo la SEO sta diventando sempre più complessa e le persone tendono a tirarsi fuori dai giochi appena hanno la possibilità di mostrare due dati che vengono analizzati come pare a loro.
FormazioneTurismo: Quindi l’albergatore deve diffidare dai venditori di Elisir d’eterna giovinezza. Ma deve capire come poterli individuare e distinguere.
Aiutiamoli a tracciare qualche Linea Guida in tal senso. Il posizionamento naturale si fonda quindi su quali elementi? Raccontaci qualcosa su buoni contenuti, meta-tag, Title & Description.
Giorgio: Questo molti, ma molti anni fa.
Il posizionamento naturale si fonda, tra i tanti elementi che sfuggono in un’intervista , almeno su:
• buoni contenuti testuali
• ottimizzazione del codice di una singola pagina
• ottimizzazione della struttura del sito
• link che arrivano al sito
• velocità del sito
• categorizzazione del sito per Google
• freschezza dei contenuti
• avere le caratteristiche per poter uscire in quella determinata SERP
• contenuti multimediali
• elementi locali
• comprensione dei dati strutturati ed entità
• influenza degli autori
• influenza dei motori di ricerca verticali
• aspetti mobile
• Google Plus e social network
Sono convinto di dimenticarmi qualcosa..
FormazioneTurismo: Con tutto il materiale che hai tirato fuori, na avremmo da discutere per qualche oretta. Ma parliamo ancora di Google. In Italia, quanto sono influenti gli altri motori di ricerca? Bing, Yahoo! ?
Ma in Italia si usa anche molto Virgilio, che utilizza i risultati di Google, vero? E anche YouTube? Che è di Google. Si è sostanzialmente garantito il monopolio nella Search?
Giorgio: In Italia il resto dei motori di ricerca è inesistente o quasi. Come sorgenti di traffico per i siti sono aumentati molto i social network, Facebook e Twitter. Diciamo che chi si occupa di SEO ignora, in Italia, gli altri motori, controlla solo che sia tutto a posto e non ci siano problemi.
FormazioneTurismo: Tornando a Google, come si sta evolvendo nell’era So-Lo-Mo (Social–Local–Mobile)? Iniziamo dalla Local Search. Puoi spiegarci che cos’è e quali vantaggi può ottenere un hotel da una scheda Google Places? Quali suggerimenti puoi darci per ottimizzare quest’area?
Giorgio: Forte So-Lo-Mo! Sembra quasi un imperativo, solo adesso! Anche se la prima volta che l’ho sentito mi sembrava una delle nostre Autostrade (tipo Fi – Pi – Li).
Battute a parte la scheda Google Places permette ad una struttura ricettiva di essere visibile sia nelle ricerche normali di Google sia nel motore di ricerca verticale dedicato alla Local Search. In pratica non è altro che una raccolta di informazioni della struttura.
I suggerimenti principali che tutti danno sono:
– riempire la scheda con il massimo di dati possibili
– cercare di avere recensioni da tutti i siti che Google tiene in considerazione per le recensioni nel nostro settore. Basta andare su Google e cercare una struttura ricettiva affine: Google ce ne indiherà il numero di recensioni. Poi facciamo una lista dei siti da cui Google prende le recensioni e cerchiamo di essere visibili.
– i feedback degli utenti
– in futuro prevedo una forte integrazione con Google Plus
FormazioneTurismo: So-Lo-Mo: si, si , per lo meno un’esortazione! Arriviamo al Mobile. Come funziona la dinamica di posizionamento quando l’utente fa una query da dispositivi mobile? Un hotel con versione “mobile” del proprio sito web, potrebbe essere favorito o avere più chances rispetto a una struttura con la sola versione “desktop”? Cosa consigli all’hotelier per orientare al meglio le strategie di Local Search Marketing, riguardo al suo Sito Mobile?
Giorgio: Si, un hotel con una versione mobile ha più chances di un hotel senza, specialmente nelle ricerche da Mobile. La maggior parte delle ricerche Mobile su Google hanno uno scopo geografico, cioè gli utenti cercano qualcosa e poi si recano nel posto che hanno trovato.
La strategia più semplice da applicare è la seguente:
– dotati di un cellulare
– vai in un’altra città
– cerca un hotel con Google per dormire
A quel punto si hanno chiare alcune informazioni sul come e perchè un utente dovrebbe cercare un hotel via mobile? Ma cosa più importante…che informazioni cerca?
Ecco, la strategia più importante è avere un sito Mobile senza troppi fronzoli, con solo l’essenziale. Perché oggi la maggior parte dei siti Mobile hanno un problema: non sono pensati per gli utenti Mobile, ma sono solo una versione del sito più piccola.
Non serve mostrare la storia dell’Hotel, tutti i servizi con descrizioni incredibili, una galleria fotografica piena d’immagini.
In quel momento, l’utente vuole dormire quella notte.
Quindi è importante che sia chiaro subito dove si trova, numero di telefono e prezzi.
FormazioneTurismo: Quindi come sempre il segreto è … mettersi nei panni dell’utente! Come giudichi l’approccio “Responsive” nella progettazione di un sito web, soprattutto lato posizionamento?
Giorgio: Ottimo e non c’è alcuna controindicazione per il posizionamento. Noi lo stiamo utilizzando per i nostri progetti.
FormazioneTurismo: So-Lo-Mo – Concludiamo con il Social. Da qualche tempo, Google ha introdotto il sistema di ricerca “Search, Plus Your World”: come funziona, qual è il suo obiettivo e i vantaggi per l’utente? E’ già attivo su Google Italia?
Giorgio: In Italia lo aspettiamo da un momento all’altro. In pratica è un incrocio tra i contenuti condivisi dai nostri amici sui social network ed i contenuti presenti nei social network più rilevanti per i vari argomenti. Solo che con social network per ora si intende Google Plus.
Le pagine business di Google Plus in questo senso funzionano molto bene ed il settore turistico è molto importante perché è il sogno di tutti: farci conoscere agli amici degli amici.
In molti sono scettici oggi, ma sul social di Google è arrivata “gente comune” e non solo gli operatori del settore. Appena Search Plus Your World arriverà in Italia sarà una bella sfida e chi è già dentro questo Social avrà una marcia in più.
La nostra pagina del Forum GT ad esempio, ha 10.000 persone che l’hanno aggiunta nelle cerchie.
L’interazione è spesso buona e siamo partiti da poco. La visibilità che si ottiene è davvero molta e con Search Plus Your World influenzerà molte persone.
Le dinamiche da conoscere sono davvero tante.
FormazioneTurismo: So-Lo-Mo – Ancora Social. Da mesi ormai, la funzione +1 (che consente di segnalare una risorsa) e la piattaforma sociale Google+ sono state “rodate” ed hanno ottenuto una diffusione considerevole. Ma in che relazione sono tra loro? Quanto e come influiscono sul posizionamento del sito web ? I post di Facebook si posizionano su Google? E i tweet di Twitter?
Giorgio: +1 e Google Plus sono integrati perfettamente e molte sono state le dichiarazioni di Google sull’influenza SEO. Per quanto mi riguarda fino a quando non avremo attivo Plus, Search Plus Your World non vedremo grandi effetti.
Comunque, le operazioni più influenti sul Social Network di Google saranno le interazioni.
Il mio consiglio è di puntare su:
– fare in modo che ci inseriscano in tante cerchie
– avere condivisioni, +1 e commenti nei post
– creare contenuti con foto, video o link (i contenuti solamente testuali hanno meno importanza, di solito)
I contenuti che inseriamo su Facebook e Twitter, se pubblici, vengono indicizzati ma comunque Google ha ridotto molto i suoi sforzi nell’indicizzare i contenuti che vengono postati in questi social (magari in futuro cambierà idea).
Per quanto mi riguarda però, gli aspetti SEO in questi social sono da prendere in considerazione il giusto, perché nei social è importante concentrarsi sulle interazioni e su tutte le altre dinamiche sociali e di marketing che fanno realmente la differenza quando si ha un contatto diretto (specialmente per le strutture ricettive).
FormazioneTurismo: Arriviamo direttamente al Travel: tutto nasce con Google Flight Search. E poi “atterriamo” su Google Hotel Finder. Come influenzano il posizionamento? Possono entrare in gioco dinamiche come il Black jacking oppure possono far scivolare verso il basso i risultati naturali nelle SERP?
Giorgio: Questo è un settore tutto in evoluzione e tra le altre cose sul primo c’è stato un esposto all’Antitrust.
I risultati naturali saranno sicuramente spostati più in basso, aumenteranno le risposte dirette di Google nei suoi risultati in modo che l’utente possa trovare più facilmente e velocemente quel che cerca.
FormazioneTurismo: Quando l’Hotelier ha realizzato un sito web accurato, con buoni contenuti ed un’eccellente architettura dell’informazione, con attenzione ai titoli e sottotitoli e si posiziona con eccellenti risultati per parole chiave rilevanti per il suo Business e il suo Target, è a posto? Oppure deve mantenere le “posizioni conquistate”? Se si, come? E’ qui che entra in gioco il SEM, Search Engine Marketing?
Giorgio: Il mantenimento è importante e avviene attraverso il continuo flusso di contenuti che ci deve essere sul sito oltre che ai link costanti. Il sito deve dimostrarsi costantemente attivo e portare avanti le relazioni con gli utenti.
Il posizionamento di un risultato è il frutto anche della costanza di un lavoro.
FormazioneTurismo: Come possono aiutarci nella promozione del website i Social Network?
Giorgio: I social network sono uno strumento eccezionale per capire il nostro target. Riuscire a conversare con i nostri clienti nei vari social e capirne le differenze di comunicazione che ci sono tra tutti i più famosi strumenti è un passo importante nella nostra promozione.
Ma bisogna fare attenzione. I Social sono consigliatissimi da tanti consulenti per il semplice motivo che è facile venderli, un po’ più difficile è farli funzionare davvero bene.
Se non ci sono risorse interne a gestire e comunicare in modo efficace risulta davvero difficile rendere incisivi questi strumenti proprio perché devono trasmettere i valori di quello che siamo realmente…e come può fare una persona esterna? E’ veramente difficile.
Di sicuro un buon mix tra un consulente o azienda che ci affianca o noi stessi che ci mettiamo in prima persona è un ottimo inizio.
Non posso rispondere con precisione purtroppo a questa domanda, perché ogni progetto ha un uso diverso di ogni singolo social e quindi la risposta è: “Dipende!”
Quello che posso consigliare è di porsi degli obiettivi, non per forza bisogna utilizzare tutti i Social Network che il web ci offre… è arrivato il momento di selezionare.
FormazioneTurismo: Grazie per il tempo che ci hai dedicato. Ti chiediamo un ultimo piccolo impegno: il tuo saluto con gli abituali consigli, tanto cari agli Operatori che ci stanno leggendo.
Giorgio: Grazie a voi per l’intervista. Vorrei dare un consiglio prezioso: basta nel seguire quello che fanno tutti perché bisogna farlo! Sporchiamoci le mani, noi Italiani siamo bravi in questo, nell’ideare soluzioni a problemi e risolverli.
Non se ne può più di vedere un sacco di progetti che nascono tutti uguali perché bisogna farlo!
C’è una frase che uso ogni tanto:
Ci sono cose che non si possono rubare: l’esperienza ed il know how. Gestisci i tuoi progetti in funzione di questo, avrai successo sempre! Anche perché in questo modo vedrai delle cose che solo tu potrai recepire. Non è poco: è il tuo futuro.
FormazioneTurismo: Grazie ancora per la pazienza nel rispondere a così tanti quesiti. Ci siamo fatti un po’ prendere la mano! Vuoi segnalarci come restare in contatto con i tuoi aggiornamenti? Ci sono seminari nei quali parteciperai prossimamente?
L’intervista ti è piaciuta? Ti ha stuzzicato nuove domande e desideri sottoporcele?
Se vuoi scrivere le tue considerazioni, commenta il post, visto che Giorgio Taverniti ci ha insegnato che è utile e rilevante.
Per rilasciare un’intervista o suggerirci Case Histories interessanti, scrivici oppure vieni sul Forum Web Marketing Turistico Alberghiero.
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