La sicurezza sul lavoro migliora efficienza e brand reputation
La sicurezza sul lavoro tutela gli ospiti e i lavoratori, dà un ritorno economico e migliora la brand reputation. Trovarsi non in regola con le normative sulla sicurezza sul lavoro può avere conseguenze molto pesanti per il responsabile della struttura recettiva. Cosa succede se un cliente si fa male inciampando per le scale perché non c’era segnalazione né corrimano o l’antiscivolo? Oppure il tuo dipendente si ammala e si scopre che non è stato tutelato e visitato dal medico del lavoro? O ancora se un ospite si sente male e non si trova la cassetta di primo soccorso? O i medicinali sono scaduti? In albergo le situazioni sono le più diverse ma certamente quello che non deve mancare è l’adeguamento alle normative sulla sicurezza sul lavoro, per tutelare gli ospiti, i lavoratori, la buona immagine della struttura e l’efficienza della sua organizzazione. Essere fuori legge comporta diverse conseguenze sia monetarie, multe di qualche migliaio di euro, che è la pena minore, sia penali, con l’arresto e le detenzione in carcere, sia documentali, con la formulazione di documenti e certificati.
L’ignoranza non è ammessa, e la responsabilità del datore di lavoro è totale.
La sicurezza sul posto del lavoro non è da prendere sottogamba. Non soltanto perché “bisogna adeguarsi alla legge”, ma anche perché tutelare la salute e la sicurezza di chi lavora in albergo e degli ospiti che vi soggiornano diventa un segno di civiltà e di correttezza. Troppo spesso la cultura imprenditoriale italiana, con dovute eccezioni, non riserva alla sicurezza sul lavoro la dovuta attenzione e non comprende quanto una gestione corretta della sicurezza sul lavoro porti anche un aumento dell’immagine del brand aziendale.
Le statistiche europee e nazionali lo dimostrano. Ancora oggi accadono troppi incidenti sul lavoro, troppe ore sono ‘perse’ per malattia professionale e troppo spesso i datori di lavoro ‘approfittano’ dell’attuale crisi per ‘giustificarsi’ dai costi che essa comporta.
Infatti una delle classiche giustificazioni riguarda gli eccessivi costi, oppure si sente dire: “ma dove è scritto che bisogna fare tutto questo?”, ancora può capitare di addossare la colpa all’”eccessiva burocrazia italiana che non aiuta a semplificare le cose”, per non parlare di chi, pur sapendo il pericolo che fa vivere ai suoi dipendenti, preferisce rischiare e affidarsi alla ‘fortuna’ e all’incoscienza.
L’agenzia europea sulla sicurezza OSHA e l’Inail pubblicano periodicamente dati e casi concreti della preoccupante situazione degli incidenti e malattie sul lavoro.
Si sa che in albergo vige la regola d’oro del booking: “quante camere sono state vendute oggi?”. È una delle quotidiane domande che il direttore o il reservation manager rivolgono ai propri dipendenti/colleghi, con una più o meno alta preoccupazione. Una corretta gestione del pricing delle camere, il controllo delle invendute o, nei tempi più recenti, l’analisi delle recensioni su Tripadvisor o dei commenti sulla propria pagina Facebook riempiono i tempi e i pensieri dei responsabili di hotel e bed and breakfast. L’hotel revenue è la principale materia di approfondimento e attenzione dei direttori.
Ma troppo spesso questa concentrazione a senso unico al puro booking toglie spazio ad altre realtà altrettanto importanti che, dati alla mano, possono dare un notevole supporto sia all’aspetto economico-finanziario che di accoglienza delle strutture recettive.
Non tutti sanno che il premio assicurativo per cautelarsi da danni, infortuni ed incidenti negli ambienti della struttura sono maggiorati a seconda della conformità alla legge sulla sicurezza.
Dal direttore all’impiegato della reception piuttosto che delle camere o della cucina, sono troppo spesso imbrigliati in una corsa ad aggiornare le tariffe, ad aprire contratti commerciali con altri partner o aumentare la propria visibilità su internet piuttosto che su altri canali di vendita. Tutto giusto e vero, senza prenotazioni qualsiasi struttura ricettiva non vive, e non ha ragione di esserci.
Gli investimenti sulla prevenzione convengono anche se ci riferiamo agli aspetti economici di un’impresa.
lo confermano diversi studi, l’ultimo è quello dell’Issa, Internal Social Association pubblicato nella newsletter Sicurezza e Prevenzione del Ministero del Lavoro e che è possibile scaricare, in formato PDF, al seguente link: Newsletter n. 3/2012 . Il rapporto Issa parla di 1 Euro investito per la sicurezza per ogni dipendente, da cui le imprese hanno un ritorno economico potenziale di 2,2 Euro. Mettere i lavoratori nelle condizioni migliori di lavoro, farli sentire sicuri, protetti, garantiti, offrirgli gli strumenti più efficaci, ripaga in termini di produttività e di rendimento.
La legge italiana, recependo quella europea, ha recentemente aggiornato e precisato i compiti di formazione ed informazione che ricadono sulle spalle dei datori di lavoro e sui lavoratori stessi.
Ricordiamo soltanto i due più importanti e recenti indicazioni legislative in materia di sicurezza: la legge cosiddetta ‘sistemica’ D.lgs 81/08 che ha migliorato ed ampliato l’impianto della precedente e ben più famosa legge 626, e l’accordo Stato-Regioni del gennaio 2012 che ha fatto chiarezza sui tempi e le modalità delle formazione obbligatoria e specifica dei lavoratori, dei dirigenti, dei preposti e dei datori di lavoro.
Gli alberghi come tutte le strutture ricettive devono soddisfare precisi requisiti che garantiscano:
• Sicurezza sul lavoro per i dipendenti dell’albergo
• Sicurezza per la tutela della salute degli ospiti dell’albergo
Gli adempimenti inerenti la sicurezza negli alberghi, in quanto luoghi dove vengono accolti un vasto numero di persone (non solo i turisti ma anche il personale interno alla struttura ) , sono molteplici e a carico del titolare della struttura ricettiva che deve garantire ai propri dipendenti e agli ospiti una struttura a norma di legge per quanto riguarda:
1. prevenzione incendi
2. sicurezza e igiene alimentare
3. gestione dei rischi
4. formazione ed informazione dei dipendenti e del datore di lavoro
Da quest’anno, proprio con l’accordo Stato-Regioni, sono state date indicazioni precise sulla formazione ed informazione che ogni datore di lavoro e lavoratore devono compiere, sia in termini di formazione base, quindi uguale per qualsiasi tipo di lavoro, sia specifica, relativa ai specifici rischi presenti nel proprio luogo di lavoro, sia in riferimento all’aggiornamento che deve essere fatto a cadenza regolare.
La sensibilità generale e le forze messe in campo dai rispettivi organi competenti, come Inail, ispettorati del lavoro, Ispel, e per certi aspetti anche forze dell’ordine, per aumentare i controlli, rendono questo aspetto dell’adeguamento delle strutture ricettive urgente e non posticipabile.
Nei prossimi post approfondiremo queste tematiche, quali rischi si trovano in tali strutture, quali passi compiere, anche progressivi, per adeguarsi alla normativa e soprattutto come comprendere che investire in sicurezza significa investire in efficienza, in razionalizzazione dell’organizzazione aziendale e qualificazione del capitale umano, elemento essenziale in ogni ambito di servizi.