Digital Strategy

Il Laboratorio Digitale per il Turismo per aumentare la competitività dell’industria turistica

È la strategia messa in atto dall’Italia per definire e favorire l’attuazione della strategia digitale dell’industria turistica italiana. I primi giorni del mese di aprile il ministro del Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), Dario Franceschini, si è collegato in video conferenza con il Travel Next di Trento per firmare in streaming il decreto che istituisce il “Laboratorio per il Turismo Digitale” (TDLAB) che avrà il compito di definire e favorire l’attuazione della strategia digitale per il turismo in Italia.

Il laboratorio digitale, sarà operativo presso il medesimo ministero e compirà – senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, come ha precisato una nota dello stesso Mibact – attività di monitoraggio e di indirizzo.

Digitalizzazione del turismo in Italia…una partita strategica

Lo stesso Ministro Franceschini, ha affermato che: “Sulla digitalizzazione del turismo l’Italia si gioca una partita strategica in termini di possibilità di crescita e sviluppo economico”.

Le classifiche internazionali ci danno dati non troppo confortanti e dimostrano quanto sia ancora grande il gap di competitività da colmare per la nostra nazione nel campo dell’innovazione digitale per il turismo. Siamo purtroppo ancora molto molto indietro: solo al 26° posto in quanto a competitività generale del settore turistico, addirittura al 101° posto per l’uso delle ICT nel comparto turistico: l’Italia ha le possibilità e deve necessariamente fare di più e di meglio [Smart Cities: le città italiane che innovano di più nel digitale per il turismo].

Il Laboratorio digitale avrà il compito anche di monitorare le best practice del settore e fornire indicazioni per integrare i troppi livelli digitali della pubblica amministrazione”.

Il Laboratorio in particolare svolgerà attività di ricognizione:

a) dei sistemi di ricerca e analisi dei dati digitali, dei progetti e delle iniziative di digitalizzazione della filiera turistica al fine di identificare e valorizzare best practice e key influencer dell’ecosistema turismo e di promuoverne l’utilizzo da parte del settore;

b) degli standard digitali internazionali che favoriscano l’interoperabilità e l’integrazione dell’offerta informativa e ricettiva e la creazione di un ambiente cooperativo fra operatori pubblici e privati;

c) dei modelli di business sostenibili che sfruttino l’opportunità offerta dall’accesso diretto alle informazioni e ai servizi turistici e favoriscano la creazione di applicazioni e servizi.

Come sviluppare l’economica digitale nel turismo e la valorizzazione del patrimonio culturale

Il Laboratorio, inoltre, predisporrà annualmente un documento di sviluppo della digitalizzazione del turismo in Italia, definendo le strategie digitali di ricerca, informazione, comunicazione, promozione e commercializzazione dei servizi turistici e culturali e dei prodotti tipici e artigianali in Italia e all’estero, le attività e i progetti per il sostegno alla digitalizzazione delle PMI e delle amministrazioni pubbliche nonché i soggetti, le modalità i tempi e le risorse necessarie allo sviluppo dell’economica digitale nel turismo e per la valorizzazione del patrimonio culturale.

Tale documento andrà successivamente trasmesso al Comitato permanente di promozione del turismo in Italia istituito ai sensi dell’articolo 58 del decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79, e successive modificazioni, anche ai fini della redazione e dell’aggiornamento del piano strategico di sviluppo del turismo in Italia. In particolare, il documento definisce:

a) le strategie digitali di ricerca, informazione, comunicazione, promozione e commercializzazione dei servizi turistici e culturali e dei prodotti tipici e artigianali in Italia e all’estero;

b) le attività ed i progetti per il sostegno alla digitalizzazione delle PMI e delle amministrazioni pubbliche al fine di favorire la crescita della competitività degli operatori pubblici e privati del settore turistico, culturale e delle produzioni di prodotti tipici e artigianali;

c) i progetti e le attività volte a identificare gli standard di interoperabilità e di integrazione dei dati e dei processi digitali che permettano di condividere dati e informazioni relativi alle differenti componenti del prodotto turistico – quali trasporti, ospitalità, ristorazione, produzione tipica locale, attrazioni culturali e territoriali, eventi e intrattenimento – anche al fine di realizzare banche dati aperte all’utilizzo dei soggetti e delle imprese che operano nel settore;

d) i soggetti, le modalità i tempi e le risorse, a partire dalla promozione delle best practice nazionali, necessarie allo sviluppo dell’economica digitale nel turismo e per la valorizzazione del patrimonio culturale.

Il funzionamento del Laboratorio, come detto, non comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica e la relativa partecipazione è a titolo gratuito.

Il Laboratorio avrà il compito, infine, di monitorare progetti e iniziative di digitalizzazione della filiera turistica per identificare e valorizzare le best practice e promuoverne l’utilizzo, dovrà rilevare gli standard digitali internazionali che favoriscono l’integrazione dell’offerta informativa e ricettiva e identificherà modelli di business sostenibili che sfruttino l’opportunità offerta dall’accesso diretto alle informazioni e ai servizi turistici e favoriscano la creazione di applicazioni e servizi.

p.s. Questo articolo era già pronto all’indomani dell’annuncio della nascita del Laboratorio Digitale e ne avevamo previsto la pubblicazione in questi giorni [domani per l’esattezza]. Lo abbiamo anticipato ad oggi perché qualche giorno fa sono stati nominati e comunicati i membri che ne fanno parte e a cui va naturalmente il nostro augurio di buon lavoro.
L’auspicio è che questa iniziativa non sia l’ennesima legata al Governo del momento, che possa indirizzare lo sviluppo digitale del turismo per il beneficio di tutti, stavolta duraturo. Confidiamo nel Laboratorio Digitale per il Turismo e per la valorizzazione del patrimonio culturale…#nondeluderciTDLAB

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