Il turismo come occasione di rilancio per le aree rurali
Le zone rurali hanno, in molti casi, una profonda ferita da sanare. Tante, troppe persone hanno abbandonato la campagna per trasferirsi nei centri urbani lasciando ampie aree improduttive. Ma il turismo può rappresentare la svolta: puntare sul turismo rurale significa infatti riuscire a trarre il meglio dalle proprie risorse e ridare smalto all’economia locale.
Il turismo rurale può davvero creare nuovi posti di lavoro in zone che altrimenti faticherebbero a trovare una propria collocazione nel mondo economico.
La domanda è in costante crescita: sempre più turisti hanno rivolgono la propria attenzione a luoghi suggestivi, zone ancora incontaminate, posti speciali in cui l’identità della cultura locale fa ancora sentire con decisione la propria presenza. Perché, dunque, non approfondire questa interessante opportunità di rimettersi in carreggiata?
Il turismo rurale? Questione di spazi e di momenti
La forza del turismo rurale risiede in diversi aspetti. Da una parte a essere importanti sono soprattutto i luoghi, quei posti di grande interesse turistico in cui la natura la fa da padrona, dove la flora e la fauna locale sono ancora fortemente presenti. Scegliere il turismo rurale significa quindi poter vivere esperienze entusiasmanti in spazi talvolta davvero immensi e sgombri da chili e chili di cemento e, comunque, sempre carichi di fascino.
Altro aspetto da tenere in considerazione è la stagionalità del turismo rurale. Chi decide di intraprendere una vacanza verde ha infatti spesso voglia di immergersi il più possibile nei ritmi della natura: quale modo migliore per farlo se non assistendo personalmente ai momenti più salienti del calendario di un agricoltore?
Il turismo rurale diventa quindi l’occasione, per il posto che è meta turistica, di vedere valorizzati non solo i propri luoghi ma anche le proprie tradizioni contadine o gli eventi tipici del posto, come fiere o festività.
Turismo rurale sì, ma con criterio
Il turismo rurale può davvero essere l’occasione di rivalutare un luogo, ma occorre approcciarsi a questa possibilità senza fretta, altrimenti si rischia di dare vita ad attività scadenti, figure professionali poco qualificative e progetti che, invece di portare acqua al mulino del turismo rurale, fanno acqua da tutte le parti.
Il potenziale, insomma, da solo non basta: ogni singola iniziativa va coltivata con cura, altrimenti potrebbe rivelarsi un completo fallimento.
Tra i rischi in cui è più facile incorrere c’è di certo la possibilità di tradire lo spirito della ruralità cedendo allo sfruttamento selvaggio del territorio. È quindi di fondamentale importanza prestare la massima attenzione alla ricerca di un equilibrio: adattare un posto per renderlo più accogliere per i turisti non deve significare snaturarlo.
È al contrario prioritario preservare l’integrità dell’ambiente e dell’identità locale, dell’anima che ha fatto innamorare di quel posto i viaggiatori.