Turismo Russo: mi certifico quindi vendo!
Sempre più Russi scelgono l’Italia come meta dei loro viaggi: il numero di presenze è in costante aumento, +257% negli ultimi 10 anni. Date le caratteristiche linguistiche e culturali di questo ospite, il termine “buona accoglienza” assume una accezione particolare, per questo oggi attrarre il turista russo ha successo attraverso l’offerta di un prodotto alberghiero certificato.
Di che tipo di certificazione si tratta?
Della certificazione “Russkiy Kliuch”, un sistema codificato e utilizzato dai principali T.O. russi, per identificare gli standard alberghieri specifici per questo turismo: materiale tradotto in russo, personale madrelingua, canale tv, e vari altri standard.
La certificazione nasce da esigenze di natura linguistica e culturale. Il Ministero del Turismo Russo ha rilevato che solo il 14% della popolazione parla una seconda lingua, e non sempre è l’inglese. L’elemento culturale poi incide molto sul comportamento dell’ospite russo in hotel, conoscerlo significa elevare la customer satisfaction, in linea con il revenue dell’hotel.
Soprattutto vi è da dire che il russo presenta una importante diffidenza, un hotel certificato garantisce il livello di servizio specifico, per cui abbatte velocemente questa diffidenza, e le barriere che può presentare il cliente.
La certificazione Russkiy Kliuch è un vero e proprio standard di mercato diffuso in decine di migliaia di cataloghi e siti web. Basti pensare che solo InTourist, l’operatore del Governo Russo, ha stampato oltre 80.000 cataloghi 2012/2013 ove è presente la certificazione. Anche KMP Group ha stampato oltre 20.000 cataloghi ove gli hotel certificati venivano segnalati con le cosiddette “chiavette d’oro”. Ascent Travel del Gruppo Hotel Plan, Natalie Tour, e tantissimi altri attori di questo mercato.
Pensate di essere un cliente russo, che entra in una delle decine di migliaia di agenzie, gli viene aperto il catalogo sulla destinazione desiderata, e deve scegliere tra 5 hotel della stessa categoria, di cui 3 sono certificati.
Anche gli stessi operatori sempre più selezionano gli hotel con cui contrattualizzare, ergo inserire a catalogo in base alla certificazione.
Essere certificati, per quanto si tratti di uno strumento di rilevazione della qualità dell’hotel, diventa quindi un ottimo strumento di promo-commercializzazione, e un fattore competitivo molto forte in grado di incrementare le presenze di turisti russi.
L’amministratore delegato del Summit Hotel di Gaeta, uno dei primi hotel certificati secondo lo standard Russkiy Kliuch, ha dichiarato su Ratanews (periodico di riferimento di Rostourism, “l’ENIT russa”) che la certificazione ha elevato fino al 70% le presenze di russi in hotel negli ultimi 3 anni. Hotel prestigiosi e che lavorano tantissimo con il turismo russo, come l’Abano Ritz di Abano Terme, l’Is Morus Hotel di Santa Margherita di Pula, e tanti altri, sono certificati da diversi anni, con grande soddisfazione di hotel, ospiti e operatori. Oltre 100 hotel italiani sono in questo momento in fase di certificazione Russkiy Kliuch.
Anche i media russi sono molto attenti agli hotel certificati, basti pensare che oltre 100 testate hanno aderito all’iniziativa, tra queste Channel1 Russia, il canale tv del Governo Russo, che inserisce nel proprio sito web una scheda per ogni hotel certificato, Interfax, “l’Ansa Russa”, Kommersant, Cosmopolitan, Rata News, TourInfo, e tanti altri. Essere certificati significa quindi ottenere anche una discreta visibilità mediatica.
Come si ottiene la certificazione?
Dopo essersi registrato su www.rusklu.com (Area hotel in alto a destra), l’hotel ottiene un livello di rating, a questo punto può richiedere la certificazione dello stesso a hotel@rusklu.com.
Un ispettore si recherà in hotel a verificare la reale presenza dei servizi e assegnerà la certificazione.
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