Turismi

Turismo scolastico: la crisi c’è e si vede

La crisi si fa sentire anche a scuola e le gite infatti diminuiscono, soprattutto alle medie. Questo è il trend per l’anno scolastico 2012/2013 rilevato dall’Osservatorio sul turismo scolastico curato dal Centro studi del Touring Club Italiano.

L’indagine campionaria coinvolge gli istituti superiori italiani di primo e secondo grado e ha l’obiettivo di monitorare l’andamento dei viaggi d’istruzione, ossia delle gite con almeno un pernottamento.

Le classi e gli studenti in viaggio

Per l’a.s. 2012/2013 la domanda potenziale è stata quantificata in circa 4,5 milioni di ragazzi delle scuole statali, di questi 2,6 milioni (127 mila classi) sono studenti degli istituti superiori di secondo grado, e 1,8 milioni (in 83 mila classi) delle scuole di primo grado.  Considerando tutti gli istituti che hanno organizzato gite, le classi che hanno viaggiato sono state meno della metà (42%), in calo rispetto all’a.s. 2011/2012.

Complessivamente sono partiti 1,4 milioni di studenti, 930 mila delle superiori e 470 mila delle medie, per un complessivo -13% rispetto alla rilevazione precedente.

Il calo è da imputarsi soprattutto alla contrazione registrata alle medie (-31%), mentre le superiori sono rimaste abbastanza stabili. I dati sono confermati anche dalla percezione della maggior parte degli insegnanti, che hanno espresso una tendenza alla diminuzione del numero di scolaresche in gita.

Per le scuole superiori, la percentuale delle classi che hanno effettuato almeno un viaggio di istruzione si è assestato al 46,5%, stabile rispetto all’anno precedente, ma ampiamente al di sotto dell’a.s. 2009/2010 che faceva registrare una quota del 60%. Trend in forte discesa, invece, per gli istituti superiori di primo grado: il tasso di partecipazione delle classi è sceso dal 52% dell’a.s. 2011/2012 al 35,1% dell’a.s. 2012/2013.

Le destinazioni e la durata

Le classi delle scuole superiori di secondo grado prediligono sempre più le mete estere (55,4%) rispetto a quelle italiane (44,6%).
Tra le destinazioni oltre confine, le scelte ricadono soprattutto su Francia e Germania, con Parigi e Berlino, Repubblica Ceca con Praga e Spagna con Barcellona, in accordo con gli anni precedenti. Il viaggio all’estero in genere è itinerante, per ottimizzare i tempi e vedere quanti più luoghi possibile.
In Italia, le destinazioni preferite sono Roma, Firenze e Venezia. Considerando la durata media, nell’a.s. 2012/2013 i viaggi sono stati di quasi 4 notti: 2,8 in Italia, 4,8 all’estero. Alle medie, invece, la quasi totalità delle gite si è svolta sul territorio nazionale (96%), anche verso mete di corto raggio e destinazioni fuori dai circuiti di massa, per una durata che in genere non ha superato le due notti.
I temi prediletti alle superiori sono l’arte, la storia e la conoscenza delle culture straniere, alle medie, invece, gli interessi si rivolgono anche alla natura, alla scienza e allo sport.

Le sistemazioni

Le strutture ricettive più utilizzate sono ancora gli alberghi. Tra le altre opzioni, gli ostelli, probabilmente per contenere i costi, e i villaggi turistici, che forse rispondono meglio all’esigenza di sicurezza per studenti più giovani. Infine, i soggiorni in famiglia, scelti dagli istituti superiori di secondo grado in occasione di soggiorni all’estero.

Il fatturato

Le scuole superiori di secondo grado hanno generato un fatturato complessivo di 263 milioni di euro, in calo del 2,6% rispetto ai 270 milioni del 2011/2012. Anche in questo caso rimane ampio il gap rispetto al picco di 375 milioni di euro registrato nel periodo pre-crisi 2007/2008.

Il fatturato legato alle scuole medie è decisamente più basso, circa 87 milioni di euro, e in contrazione. Nel complesso, il giro d’affari di medie e superiori si è attestato sui 350 milioni di euro, -13,6% se confrontata con lo scorso anno scolastico (405 milioni).

I costi e le spese extra

Il prezzo medio di un pacchetto di viaggio, alle superiori, si è aggirato sui 283 euro (-1,7% rispetto all’anno scolastico precedente). Considerando le sole mete estere, il prezzo sale a circa 333 euro.

Alle medie, il costo è stato di circa 186 euro. In entrambi i casi, si è registrata una contrazione decisa rispetto all’anno scolastico precedente (-8,7%).

Riguardo alle spese extra, gli studenti delle scuole superiori hanno indicato un cifra media intorno a 50 euro, mentre quelli delle medie hanno speso circa la metà (24 euro).

Fonte: Touring Club Italiano, Osservatorio sul turismo scolastico.

Infografica Turismo Scolastico