Turismi

Un Eco-Relais nel Parco della Mandria

Altro appuntamento con Nuovi Turismi: Navigando si Impara, i nuovi modi di fare e organizzare il turismo senza mai perdere di vista il tema della sostenibilità e del fare un turismo responsabile.

Oggi vi racconto di un Relais tra le Valli di Lanzo e del Canavese, a qualche minuto da Torino, dalla Reggia di Venaria e immerso nel Parco della Mandria. Un hotel 4 stelle con 21 camere ricavato dal restauro di due cascinali Settecenteschi utilizzati un tempo come residenza di caccia da Re Vittorio Emanuele II, e dove si narra, si rifugiavano il Re e la sua sposa Rosa Vercellana, soprannominata affettuosamente dai torinesi “Bela Rusin”.

L’offerta del Relais Bella Rosina è completata dal centro benessere, dalla piscina e dal ristorante dove gustare la cucina tipica del territorio, illuminato da ampie vetrate che spaziano sul giardino, circondato da 25 ettari di terreno, tra prati, boschi, laghetti, ruscelli e inserita fra due dei più bei campi da golf del Piemonte.

Oltre alla particolare location è mio interesse farvi notare come in corso di progettazione sono state prese in considerazione tradizione e design in un’ottica di rispetto dell’ambiente.

Un attento restauro conservativo ha permesso l’installazione di un impianto di riscaldamento alimentato da pannelli solari e lo smaltimento dei rifiuti organici tramite il sistema di fitodepurazione. Vengono utilizzati esclusivamente detergenti e detersivi biologici, a disposizione degli ospiti si possono trovare prodotti realizzati con materiali riciclati e ortaggi e frutta che provenienti da coltivazione biologica sono offerti sulle tavole del ristorante.

Tale complesso nasce dall’idea di Roberto Garosci , imprenditore torinese, membro di una famiglia nota per avere operato nell’ambito di tre generazioni nel settore della grande distribuzione. Il Sig. Garosci fa capo inoltre al progetto Filoderba, che ha l’obiettivo di rappresentare da una parte una realtà agricola innovativa ed evoluta, dall’altra porre attenzione alle eredità culturali agricole locali, legate ad un passato ormai dimenticato. Un interessante mix da cui scaturisce un assoluto rispetto dell’integrità e della sostenibilità ambientale. Tra le curiosità, c’è la coltivazione del Nashi, un frutto orientale di origine coreana, ricchissimo di nutrienti e proprietà, simile ad una pera, ma dalla polpa soda e croccante con un retrogusto mandorlato e il recupero di semi di colture di specie originali autoctone ormai scomparse come il Pomodoro Re Umberto.

Il profondo interesse personale per il rapporto umano e ambientale del Sig. Garosci ha permesso al Relais Bella Rosina di conseguire nella primavera del 2011 il marchio Ecolabel integrandosi alle attività già esistenti. Come l’azienda agricola biologica e la fattoria in loco. Un lavoro unito e sostenuto da diverse attività di collaborazione esterna con l’obiettivo di ottenere prodotti sani e non sofisticati, attraverso tecniche e processi culturali rispettoso della natura e del benessere globale. Tale concetto è illustrato attraverso l’impegno e le pratiche che il relais attua, come esempio di impresa economicamente sostenibile e impegnata nel recupero ambientale e l’uso attento delle risorse naturali, ispirato ai principi dell’eco-turismo.

Le persone che collaborano con l’impresa per realizzare l’opera “a mosaico” sono prima di tutto mosse dalla passione per la natura e la salvaguardia dell’ambiente. Questo presupposto, aiuta sviluppare professionalità e responsabilità in un ambiente dinamico e sereno, adeguato a fare emergere i talenti e senso di appartenenza di un gruppo di lavoro.