Ecoturismo… Buone pratiche e certificazioni alberghiere | Nuovi Turismi: Navigando si Impara
FormazioneTurismo.com presenta: “Nuovi Turismi: Navigando si Impara”, la nuova rubrica sui nuovi modi di fare e organizzare il turismo dedicata alla formazione degli operatori del settore turistico-alberghiero.
Nell’ambito delle attività di condivisione e di diffusione del saper e del saper fare a supporto della formazione degli operatori turistici, a partire da oggi FormazioneTurismo.com apre una nuova collaborazione con Silvia Badriotto, guest blogger che curerà la Rubrica “Nuovi Turismi: Navigando si Impara” per sensibilizzare sulle nuove forme di turismo, sui temi dello sviluppo turistico integrato e del destination marketing, senza perdere mai di vista la sostenibilità e il fare un turismo responsabile.
Nuovi Turismi ® è un progetto di sviluppo, consulenza commerciale e promozione turistica e alberghiera, che possa sensibilizzare sui nuovi temi dello sviluppo turistico, fortemente orientato al destination marketing, al Web 2.0 e alle nuove tecnologie, ma con un occhio alla tradizione, al vivere sostenibile e responsabilmente, nell’ottica della creazione di un turismo integrato fra Enti pubblici territoriali ed privati ed operatori turistici.
Ecoturismo… Buone pratiche e certificazioni alberghiere
Aumento degli eco-turisti
Il turismo responsabile va prendendo sempre più piede anche in Italia. Secondo le stime dell’Aitr (Associazione Italiana Turismo Responsabile), in un anno i “turisti solidali” sono aumentati del 5-6% e nel 2011 gli italiani che hanno scelto un viaggio “diverso” sono 7 mila. Ma il numero potrebbe essere 10 volte superiore, se al gruppo di turisti che acquista il pacchetto vacanza dai tour operator specializzati si aggiunge anche tutta quella fetta di chi prenota on line, preferendo le vacanze fai da te.
Questo grazie alle campagne di sensibilizzazione da parte di chi opera in questo settore, la sensibilità ecologica e il desiderio di fare vacanze “Eco”, magari certificate da un marchio di qualità.
Esistono diverse certificazioni di garanzia legate alle destinazioni attente ai problemi ecologici, come quella del Touring Club Italiano con il progetto “bandiere arancioni”, rilasciato a località dell’entroterra sotto i 15mila abitanti, che rispettino determinati criteri, che ne fanno luoghi di tradizione a basso impatto ambientale o Legambiente Turismo e il certificato ICEA Eco-Bio Turismo che si occupano anche di recensire e certificare strutture ricettive.
Cosa deve fare un albergo per essere “Eco”
Prima di preoccuparsi di certificazioni e marchi credo che ognuno di noi (non solo gli alberghi) debba rispettare alcune regole fondamentali: dalla raccolta differenziata all’installazione di dispositivi per il risparmio idrico ed energetico, all’consumo e all’offerta di prodotti di stagione, possibilmente a Km0, in linea con una valorizzazione del territorio.
Potrei riepilogare le buone prassi qui di seguito:
• Rifiuti: Effettuare la raccolta differenziata in relazione ai servizi offerti dalle aziende municipali; ridurre dei volumi prodotti con vuoti a rendere, ridurre gli imballaggi e con la graduale eliminazione delle monodosi alimentari e sanitarie; ove possibile, compostaggio in loco.
• Alimentazione: Utilizzare di frutta e verdura fresche di stagione, possibilmente da agricoltura biologica o di provenienza a KM0, ovvero proveniente dai mercati e produttori locali; non uso di OGM;
• Gastronomia: Sia nel buffet della colazione che al ristorante è importante la promozione della cucina del territorio e delle ricette realizzate con prodotti tipici locali con almeno un menu tipico.
• Acqua: Riduzione dei consumi con l’applicazione di riduttori di flusso ed altre tecnologie per il risparmio idrico; sensibilizzare sia il personale che clienti della struttura all’uso idrico responsabile e ove possibile, raccolta e riutilizzo delle acque piovane/grigie.Inoltre bisognerebbe sensibilizzare l’utilizzo dell’acqua del rubinetto e a questo sono a segnalarvi il progetto T.V.B. Ti Voglio Bere (campagna nazionale per il risparmio idrico e la valorizzazione dell’acqua della rete).
• Energia: Applicazione diffusa di lampadine a basso consumo e sensibilizzare la clientela al cambio della biancheria da bagno su richiesta del cliente (con conseguente risparmio di acqua e detersivi); inoltre razionalizzare l’illuminazione esterna e delle parti comuni (temporizzatori, crepuscolari ecc.); gli elettrodomestici e le caldaie utilizzate dovrebbero essere a basso consumo (Classe A, A+); in un ottica di rinnovo/ristrutturazione orientare la scelta verso fonti energetiche rinnovabili (pannelli fotovoltaici, solare termico, geotermia, energia eolica e biomasse)
• Mobilità e Trasporti: Sensibilizzare e incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico collettivo fornendo informazioni su orari e percorsi e vendita dei biglietti e informazioni su sentieri e percorsi naturalistici, itinerari fluviali, piste ciclabili. Se possibile, dare disponibilità (anche con negozi indirizzi convenzionati) di noleggio biciclette e/o mountain bike ai clienti per brevi spostamenti .
• Rumore: Nel rispetto degli orari di riposo nelle ore notturne, controllare e contenere i rumori, con la collaborazione attiva del personale e degli ospiti;
• Promozione e Conoscenza delle attrazioni turistiche del territorio: Promuovere e diffondere informazioni, aggiornate e in collaborazione con l’azienda turistica locale, su eventi, monumenti ed aree di interesse storico, artistico e naturale; sensibilizzare la promozione di visite ed itinerari locali; ove possibile, comportamenti attivi di tutela del territorio (es. aree montane, sentieri).
Se queste semplici regole diventano normalità e consapevolezza, allora possiamo pensare a richiedere il marchio europeo di certificazione ambientale Ecolabel (http://ec.europa.eu/environment/ecolabel/ o http://www.ecolabel.it)
L’Ecolabel (Regolamento CE n. 1980/2000) è il marchio europeo di qualità ecologica che premia i prodotti e i servizi migliori dal punto di vista ambientale, che possono così diversificarsi dai concorrenti presenti sul mercato, mantenendo comunque elevati standard prestazionali. Infatti, l’etichetta attesta che il prodotto o il servizio ha un ridotto impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita.
La richiesta del marchio Ecolabel è volontaria e viene concessa solo a prodotti/servizi di eccellenza ambientale che rispettino i criteri ecologici e prestazionali stabiliti. Tali criteri vengono revisionati e nel caso, migliorati fornendo un livello sempre migliore della qualità ambientale dei prodotti/servizi. Il marchio Ecolabel essendo europeo, è utilizzato e riconosciuto in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea
Uno degli obiettivi di maggior soddisfazione per una struttura ricettiva è quella di far riscoprire o conoscere ai propri ospiti le tradizioni e i sapori semplici, spesso dimenticati e autentici del territorio, dimostrando attenzione per l’ambiente e quindi per noi stessi.