De.Co. Denominazioni Comunali e promozione turistica
Anche quest’anno siamo giunti all’ultimo post prima della consueta pausa estiva e, vista l’importanza del tema toccato dal precedente post [Expo 2015: Il cibo fra tradizione e innovazione all’insegna di un turismo slow], non possiamo andare in vacanza senza “completare” l’argomento con alcuni suoi aspetti tecnici che possono interessare anche piccole realtà, piccoli comuni. Realtà che vogliono promuovere le proprie eccellenze enogastronomiche e spesso non hanno adeguate risorse finanziarie, ma possono contare sul grande cuore di volontari, associazioni e di artigiani dalla grande manualità creando delle ricadute economiche anche molto consistenti…Vi state chiedendo come? Facile! Grazie alle De. CO! Tranquilli, non è una parolaccia!
La prima missione delle De.Co.: promuovere l’enogastronomia
Le De.Co forse più conosciute come “Denominazioni Comunali” sono nate qualche anno fa con l’intento di salvaguardare l’immenso patrimonio enogastronomico presente in Italia. Quasi tutti i comuni italiani, infatti, possono vantare prodotti tipici, dolci della tradizione che spesso nascono da elaborazioni molto semplici e casalinghe a cui viene aggiunta la fantasia delle buone massaie o, in casi ancora più fortunati, da cuochi e/o pasticceri che, con la loro grande manualità, portano questi prodotti alla “ribalta” in ambiti locali.
Da questo fatto nascono le De. Co. A qualcuno saranno “saltati” subito alla mente anche termini come DOC, DOCG ecc… Bene! Le De.Co. sono qualcosa di differente: non sono certificazioni, non sono marchi, ma sono semplicemente delle delibere comunali, a cui viene allegata una ricerca storica ed antropologica del prodotto. Questo “passo” fondamentale permette una riconoscibilità ed una identità del prodotto rispetto alla sua comunità.
Dagli ultimi “censimenti” fatti dal club Papillon (associazione nazionale guidata da Paolo Massobrio) che ha istituito il registro delle denominazioni Comunali, esistono più di 200 prodotti censiti e riconosciuti, a quali dovrebbero essere aggiunti tutti i prodotti che hanno iniziato l’iter procedurale per diventare De.Co ed i prodotti a cui, per vari motivi, non è stato possibile mantenere l’iscrizione nel registro menzionato.
Il contributo delle De.Co. allo sviluppo turistico
Detto questo, la domanda che sorge spontanea è: quando si crea il legame tra prodotti De.Co e sviluppo territoriale-turistico?
Premesso che i prodotti censiti rappresentano una comunità, possono stimolare il visitatore a nuove scoperte. Il club Papillon, come vuole il suo statuto, promuove momenti di aggregazione e di promozione dei prodotti riconosciuti De.Co. con affluenze molto elevate, sicuramente conoscerete la manifestazione “Golosaria”, che ha portato in piazza tutte le De.Co. d’Italia, oltre a 30 mila visitatori – in tre piccoli comuni del Monferrato – in soli due fine settimana.
Nel mese di aprile Landexplorer ha avuto il piacere di ospitare IperLibro, evento organizzato da diversi soggetti (tra cui Novacoop) ed ospitato presso il centro Commerciale Val d’Ossola di Crevoladossola, comune italiano a soli 15 minuti dal confine svizzero, che aveva come obiettivo il continuo dialogo tra “tradizione ed innovazione”.
Fabio Molinari, collaboratore di Paolo Massobrio, ha spiegato la recente evoluzione delle De.Co, viste come un “vessillo” non più solo per prodotti enogastronomici, ma anche e soprattutto per eventi culturali, feste tradizionali, costumi, prodotti artigianali e tutto ciò che può far riconoscere e rendere “unica” una comunità.
Molinari nel suo intervento denominato “Il marketing del territorio attraverso le De.Co.” si focalizza su un dato molto significativo: nel solo mese di marzo 2010 sono state istituite ben 11 De. Co. nel solo Monferrato!
Secondo il Club Papillon le De.Co si “incardinano” in due filoni ben precisi:
1. un primo gruppo diviso in: prodotto agricolo, prodotto di artigianato alimentare ed una categoria di prodotto artigianale
2. un secondo gruppo così suddiviso: ricette, feste, sapere tradizionale e terreno.
La ricetta di un buon marketing territoriale
Sempre nel suo intervento, Molinari ha proposto un “ciclo virtuoso” di marketing territoriale per i prodotti De.Co, semplice ma molto funzionale:
1. Recuperare: far “riaffiorare” la memoria storica ed antropologica del prodotto e le sue fasi di lavorazione, oppure l’elaborazione dei momenti salienti della festa tradizionale
2. Salvaguardare: recuperata la memoria, è importante “salvarla” attraverso le delibere e meccanismi che permettano la riproposizione nella sua forma più “arcaica” e tradizionale del prodotto o dell’evento
3. Comunicare: estratto l’archetipo base del prodotto o della festa, ci si può concentrare sulla comunicazione che deve essere semplice, accattivante, ma soprattutto deve mettere in luce gli aspetti più particolari del prodotto ed il suo forte legame con la comunità
4. Riscoprire: le tre precedenti fasi, se elaborate anche con un “pizzico” di fantasia, porteranno il visitatore attento e curioso a ricercare il prodotto o la festa e, se l’esperienza sarà riuscita e positiva, a parlarne con amici e parenti, determinando l’aspetto più importante di questo ciclo: una passaparola preciso ed “affascinato” tanto da essere la migliore pubblicità e promozione a costo zero!
Le tre “esse” di una De.Co. vincente
Per raggiungere questo risultato sarà fondamentale che esistano queste tre condizioni:
1. Storicità: l’esistenza del prodotto nella tradizione del paese
2. Sostenibilità: la reperibilità del prodotto, avere luoghi di distribuzione e creare una filiera
3. Stagionalità: produzioni legate ad un preciso momento dell’anno, un prodotto per essere credibile non può superare le risorse stagionali.
L’intervento, dopo le consuete e numerose domande del pubblico, si è concluso con una frase che potremmo definire l’ “ago della bussola” per orientarsi in modo corretto nella creazione e promozione di un territorio e delle sue De.Co.: il prodotto veicolerà il territorio e viceversa! (A tal proposito leggi anche: Culinary e Food Tourism).
Anche questa volta siamo giunti al termine della tematica trattata, non ci rimane che augurare a tutti gli amici di FormazioneTurismo buona vacanze, ma prima: condividete il post, lasciate commenti e se avete la necessità di iniziare il “percorso” di riconoscimento delle De.Co e vi sorgono dubbi, non esitate a contattarci!