Travel Trend

Le microvacanze, cronache dal futuro prossimo

Uno studio svolto da SL&A ed Unaltracosa Travel sul nuovo fenomeno delle microvacanze nel turismo italiano

E’ ormai evidente a tutti: il nuovo fenomeno nel turismo italiano si chiama microvacanze. Anche un’indagine previsionale presentata da Federalberghi lo conferma: la durata delle vacanze si accorcia anche in uno dei periodi canonici, come Natale e Capodanno. Solo il 7 dicembre la Doxa aveva detto la stessa cosa:  “settimana bianca addio, vince il weekend”.

Ma non è un dramma, anzi: è una nuova forma di intendere e praticare il turismo, che anche nel caso di Roma sembra funzionare, come ha dichiarato due giorni fa l’Assessore regionale al turismo Claudio Mancini. A Roma si viene e poi si torna, anche più volte, anche durante lo stesso anno.

A confermare questa tendenza è uno studio molto articolato, svolto da SL&A ed Unaltracosa Travel , dal titolo “Le microvacanze, cronache dal futuro prossimo”.

Lo studio, che si apre con un “cameo” di Giuseppe De Rita dal titolo “Microvacanze come coriandoli”, raccoglie diversi  contributi di consulenti e studiosi, e riporta dati inequivocabili: le microvacanze (1-3 notti) sono ormai il fenomeno più dinamico del mercato turistico italiano, e a fine 2006 se ne sono contate 43.7 milioni, quasi la metà del totale del mercato (che è stato di 94 milioni di viaggi), e si stima che nel  2007 sono 45 milioni.

Ma, al di là del valore diminutivo del termine microvacanze, è un fenomeno di eccezionale rilievo economico: 28 milioni gli Italiani coinvolti, per un totale di 85 milioni di notti fuori casa. E  scardina molti luoghi comuni, dall’inutile tentativo di prolungare i soggiorni, al lamento per la stagionalità.

Le microvacanze, infatti, sono praticamente spalmate in tutti i mesi dell’anno (tranne agosto, ovviamente…), e dimostrano che la stagionalità è molto più forte dal lato delle imprese che non da quello dei turisti.

E quindi, grandi novità anche per i Comuni e per le imprese: “Serve sempre più flessibilità e reattività al mercato, piuttosto che non tentare di arginare il mare con uno scoglio” conclude Michela Valentini, che firma il contributo di riflessione economica del libro, ”ad esempio per queste festività almeno la metà degli Italiani in vacanza – 6 milioni – staranno da una a tre notti fuori casa: è antistorico pensare di imporre loro un minimo di una settimana di alloggio, magari in pensione completa!”.

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