Quando le ricerche le fanno le Università
La stampa quotidiana cita spesso le ricerche prodotte dalle Università perché sembrano affidabili, realizzate da un’accademia che non ha interessi economici personali, da professori che stanno “al di sopra del mercato”, fuori dal business e dalla concorrenza.
In verità l’Università come istituzione non fa ricerche e non incassa un euro ma il denaro che corre lo incassa il professore che utilizza “gratis” le attrezzature informatiche, i telefoni, l’energia, la carta, la cancelleria dell’Università e in più il lavoro gratuito degli studenti.
I chiarissimi professori non hanno spese, affitti, costi di sondaggio, di elaborazione e riproduzione e sfruttando il marchio dell’Università sottraggono agli istituti di ricerca privati milioni di fatturato.
Quanti professori se la spassano non avendo partita IVA e non dichiarando il reddito supplementare? Boh?
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