Quali letti acquistare?
Abbiamo perso il controllo e non sappiamo più distinguere la qualità dei letti. Mentre Vividus (Hastens) mette sul mercato letti matrimoniali da 50mila euro e le catene alberghiere esaltano i letti tipo heavenly alti 58cm., è diventato difficile capire cosa consigliare e soprattutto come devono essere i letti d’albergo nei prossimi anni.
Se altezza, morbidezza, peso, impermeabilità sono un valore per l’ospitalità dobbiamo capire perché tra un letto e un altro ci sono differenze di prezzo così abissali.
Una rapida inchiesta tra chi fabbrica e vende letti d’albergo ci è servita solo a capire che ognuno illustra i vantaggi del proprio prodotto, ma anche che le fabbriche più famose hanno imparato a correre dietro al mercato e a produrre letti economici per gli alberghi stagionali.
Accertato che Sealy, Treca, Simmons e Vividus sono riferimenti di lusso, che Simmons è leader storica del bedding alberghiero, dobbiamo denunciare la confusione prodotta da una trentina di piccole industrie che esaltano materiali ecologici, viscoelastici, termosensibili, che citano poliuretani, lattice, alghe marine e aloe, che vendono letti e materassi fatti con fibre di mais, semi di soia e ioni d’argento.
C’è anche chi promette il cachemire sul lato invernale dei propri materassi. Per assicurare ai turisti un perfetto riposo, per farli ritornare, per non chiedere al corpo degli ospiti di adattarsi ad ogni tappa alberghiera, conviene evitare materiali e molleggi inediti e materassi sperimentali.
Da tempo segnaliamo che in Italia 8 letti su 10 sono impostati al risparmio, realizzati con doghe in legno e materassi a molle da 100 euro. Purtroppo solo il 6% degli alberghi a 4 stelle è dotato di letti a sommier di standard internazionale, ma considerando che lo standard internazionale negli ultimi anni è cambiato (ora i letti sono alti 58 cm. e lo spessore dei materassi è passato da 19 cm. a 30 cm.), dobbiamo squarciare il velo di ignoranza che oscura il riposo dei turisti.