Destination Management

La Conferenza sul Turismo

Non è dato sapere se quella di Riva del  Garda fosse la quarta o la settima conferenza nazionale sul turismo, certo è che veniva dopo la terza, quella organizzata dal gran patron del turismo abruzzese, l’assessore Paolini.

A Riva del Garda le cose erano cominciate bene. Un buon intervento del ministro pro-tempore Maria Vittoria Brambilla. Lo ha letto in perfetto stile Confindustria, senza sbavature, assegnando al Dipartimento precisi obiettivi e a sé buoni proponimenti.

Anche il Presidente della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani, ha graffiato: Enit barocca, classificazione alberghiera da rifare, statistiche fuorvianti, promozioni regionali all’estero da ricomporre … forti segnali di sveglia.

Mentre Errani denunciava la insufficiente qualità degli alberghi nazionali gli albergatori presenti, entusiasti, anzi estasiati, applaudivano, Boh?

Poi l’intervallo. Da quel momento la IV Conferenza è stata seppellita dalle sabbie mobili della routine.

Al microfono quelli che avevano scritto il loro intervento a casa, prima di quello di Errani e della Brambilla. Abbiamo riascoltato le lamentazioni fiscali, finanziarie e sindacali dei peggiori operatori d’Italia. Sapori di vanagloria: ogni relatore tirava la coperta dalla sua parte come nel classico film di Stan Laurel e Oliver Hardy.

Non è mancato qualche spunto sociologico interessante ma turisticamente inutile.

Distinto, graffiante, simpatico, con spunti di alta ironia l’intervento dell’assessore Guido Pasi  che ci ha riportato alla realtà.

Poi il “pistolotto” del coordinatore degli assessori al turismo: tutto bene durante il suo mandato.

L’on.le Maria Vittoria Brambilla conclude: un grazie a Paolucci  sostituito da Marzotto. Enit da barocca diventa farlocca.

Conferenza verbosa: i relatori per 176 volte hanno usato il termine strategia (strategico), 41 volte sinergia.