Hai paura del 2009?
La preoccupazione dilaga, ma Capodanno è stato sold out. Lo strabismo è tale che nessuno osa prevedere che cosa succederà prossimamente.
Noi proviamo a immaginare, dati alla mano, cosa potrebbe accadere nel 2009:
1° La maggioranza dei consumatori spenderà meno, viaggerà meno e accorcerà le vacanze senza però rinunciarvi.
2° I turisti si aspettano una forte contrazione dei prezzi . Non basterà abbassarli del 10% per conquistarli. Ma guai abbassare i prezzi e tagliare i costi riducendo la qualità.
3° Sarà più facile trovare personale qualificato, anche più produttivo.
4° Per segnalare ai nostri ospiti che in tempo di crisi siamo solidali, bisogna esagerare con la cortesia e aggiungere servizi gratuiti. Chi vuole prenotare capirà lo sforzo.
5° E’ il momento di dare di più allo stesso prezzo, di allungare gli orari di servizio ma anche di impegnarsi sottolineando in ogni istante la pulizia, l’igiene, la freschezza di ciò che serve. E’ l’anno in cui si deve proporre al mercato il valore delle cose sane, pulite e incontaminate.
6° Chi aumenta i prezzi senza aumentare visibilmente i servizi rischia moltissimo.
7° Nel 2009 converrà offrire agli ospiti la possibilità del late check-out lasciando che sfruttino la camera almeno fino alle 14.00. E’ un modo per comunicare che si sta facendo uno sforzo per fargli guadagnare una giornata di vacanza.
8° Breakfast compreso? Certo, purché sia più generoso di prodotti e di servizi, e soprattutto senza distributori automatici-self service di caffé e bevande calde che fanno venire in mente le misere mense industriali e le tristi sale d’aspetto degli ospedali.
9° Per chi ha davvero paura, la risposta è azzerare i vincoli e gli sbarramenti per chi prenota. Non chiedete garanzie sulla durata del soggiorno. Prenotate l’ospite senza condizioni, senza vaglia e senza depositi.