Turismi

Formazione online di qualità e soft skills per i nuovi manager del turismo

formazione online e soft skills

Formazione online, ma a patto che sia di qualità. Potenziamento delle cosiddette soft skills, in modo tale che i futuri manager del settore turistico sappiano affrontare cambiamenti improvvisi. Come quelli imposti dall’emergenza Coronavirus.

Sono queste le basi che permetteranno al comparto turistico e dell’hospitality di ripartire.

Ci vorrà determinazione per rialzare la testa e affrontare le nuove sfide di un mercato che, almeno nella prima fase, si concentrerà sul turismo di prossimità. Per poi insistere soprattutto sui temi dell’ecosostenibilità.

Ed è questo, a grandi linee, il futuro del settore immaginato da Duilio Galbiati, direttore didattico dei Corsi Hotel Management della Scuola Italiana Turismo– Alta Formazione di Firenze.

Lo abbiamo ascoltato nell’ambito della nostra inchiesta che punta a offrire una panoramica sull’evoluzione della formazione durante e dopo l’emergenza Covid-19.

La formazione online nel turismo: intervista a Duilio Galbiati

Anche per Duilio Galbiati la formazione online (o smart learning) è naturalmente destinata a giocare un ruolo da protagonista nei prossimi mesi e in futuro.

Ma al tempo stesso sarà necessario aggiornare i percorsi formativi. Facendo leva, per l’appunto, sulle soft skills e su quelle competenze necessarie per gestire crisi improvvise.

Avranno un peso specifico maggiore anche la comunicazione e il Digital Marketing Turistico.

Ma non solo. Nell’intervista che segue ci sono altri spunti molto interessanti.

Formazione online e soft skills

Il direttore didattico dei Corsi Hotel Management Duilio Galbiati e Rita Lunatici, coordinatrice e responsabile Stage e Placement

”Pronti a ripartire, nel segno della qualità”

Quando l’emergenza coronavirus è esplosa in tutta la sua drammaticità, non è stato possibile portare a termine i corsi e i master già avviati, almeno quelli che prevedevano la presenza in aula. In che modo avete superato questo ostacolo?

“Abbiamo gestito l’emergenza nel breve termine riorganizzando alcune lezioni previste in aula, riuscendole a svolgerle online. Per la parte stage dobbiamo attendere come tutti che riaprano le strutture.

Ai partecipanti è già stato assegnato lo stage. Siamo in continuo contatto con i responsabili risorse umane che dovranno darci l’ok per ripartire.

Mancano ancora pochissime giornate da svolgere. Per lo più di lezioni che online sarebbero meno efficaci.

Sono infatti previste molte esercitazioni e lavori di gruppo.

Ci siamo in ogni caso riorganizzati per effettuarle online, assicurandoci però un’ottima qualità ed efficacia della lezione”.

Le strategie per migliorare la formazione online

Altri percorsi formativi erano prossimi alla partenza: cosa accadrà a questo punto? Tutto rinviato o si pensa a soluzioni alternative?

“I nostri corsi sono previsti per ottobre. Al momento siamo fiduciosi: ci auguriamo che in quel periodo possano ripartire a pieno regime.

Fortunatamente abbiamo aule molto ampie, qualora fosse necessario garantire la Social Distance.

Chiaramente queste sono solo ipotesi. Dovremo attendere l’evolversi degli scenari.

Questo però non significa che siamo fermi. Una strategia che preveda corsi online è già pronta.

La parola d’ordine come sempre è la qualità della formazione.

Questo significa rimodulare la didattica in chiave online e utilizzare le piattaforme che permettano un’ottima esperienza e interattività.

Sviluppare le Soft Skills per ripartire con il piede giusto

Ritengo inoltre che, al di là delle competenze tecniche e professionali tipiche del mondo dell’Hospitality, bisognerà dedicare molto più spazio a quelle che vengono chiamate le Soft Skills.

Gli ultimi eventi ci hanno insegnato che i cambiamenti economici sono spesso veloci e improvvisi.

È dunque necessario allenare i Manager del futuro ad affrontare situazioni inaspettate.

Questo significa migliorare ed imparare le migliori tecniche di:

Problem Solving.

Gestione del Team.

Comunicazione e Leadership.

Crisis Management.

Spazio, naturalmente, anche allo Smart Work e alle strategie di Digital Marketing”.

Quando la pratica diventa interattiva

La formazione online guadagna terreno. Se prima era per pochi, oggi è una scelta obbligata per tutti, almeno in questa fase. Avete riscontri? È aumentata la domanda?

“Sicuramente la domanda di formazione online è aumentata. Ma deve essere fatta bene.

Registrare un’ora di corso presentando delle slide non ritengo sia una formazione online di qualità.

Sono necessarie piattaforme interattive, Webinar Live coinvolgenti e lavori e discussioni di gruppo e docenti che siano ottimi formatori anche in modalità online.

I nostri corsi preparano i nuovi professionisti dell’Hospitality.

La parte teorica potrebbe essere anche registrata (asincrona).

Ma la pratica deve essere interattiva, anche se non siamo in un’aula”.

Qual è il parere dei partecipanti? Lo smart working è destinato a prendere piede in futuro.

Adesso l’online (almeno durante il lockdown) è l’unica alternativa. Ed è in ogni caso benaccetta.

Smart work significa anche miglior “accessibilità”, sostenibilità e flessibilità”.

Formazione online e corsi innovativi per ripartire

Qual è la vostra offerta formativa ai tempi del coronavirus?

Ai corsi che svolgiamo con successo da tanti anni (oltre 20 edizioni) ovvero Front Office Manager, Diventare Hotel Manager e International Events Manager, se ne affiancheranno altri.

Arriveranno presto nuovi corsi dedicati al Food & Beverage Management e all’Eccellenza nel servizio.

A breve li pubblicheremo con tutti i dettagli.

Se non sarà possibile svolgerli in aula, saremo pronti per partire con la formazione online. Sarà una formazione “pratica”, interattiva e di qualità”.

A suo avviso la formazione a distanza crescerà dopo questa emergenza? Oppure è stata solo una parentesi?

“Sicuramente la formazione online crescerà.

Gli ultimi eventi hanno solo dato una forte accelerazione”.

Social distance e sicurezza per tornare al più presto in aula

In che modo vi state organizzando per ripartire quando la situazione tornerà alla normalità?

“Stiamo pensando agli scenari possibili a breve termine.

Si dovrebbe tornare inizialmente alla normalità con la social distance (oramai si parla di settembre).

Questo significa aule più ampie e noi fortunatamente le abbiamo già.

Soprattutto bisogna rassicurare partecipanti e docenti: devono sapere che la nostra Scuola è un posto sicuro, dove poter lavorare e studiare in sicurezza.

Se non fosse possibile tornare in aula entro l’inizio previsto dei corsi, gli stessi saranno in ogni caso svolti online.

Ma sono fiducioso: ci rivedremo presto in aula in ogni caso. I nostri corsi di Alta Formazione ricominciano ad ottobre”.

Ecco come il Bel Paese può trasformare la crisi in opportunità

La pandemia inevitabilmente apre la strada alla crisi economica. Ma piangersi addosso serve a poco. A suo avviso in che modo deve affrontarla il settore turistico?

“Bisogna accettare questa situazione e reagire in maniera propositiva.

Il settore turistico cambierà radicalmente.

Tutto il sistema Italia dovrà avere una strategia condivisa per ripartire.

Soprattutto dovrà rassicurare il turista.

Dovrà passare questo concetto: l’Italia oltre a essere un Paese bellissimo è anche un Paese sicuro.

In ogni caso nessuno è in grado di prevedere gli scenari, tranne il fatto che almeno nel breve termine dovremo convivere con il virus.

Ci sono molti fattori da prendere in considerazione: trasporti, percezione della sicurezza, capacità di spesa post Covid-19.

E ancora: le misure di sicurezza dei singoli Paesi rispetto agli spostamenti, gli accordi internazionali su “corridoi” che permettano ai turisti di muoversi”.

”Destinazioni meno affollate e soggiorni più lunghi

Immagino (e sogno) destinazioni meno affollate, con viaggi che prevedono un soggiorno medio più lungo.

Ovviamente nessuna restrizione per i viaggi, ma una migliore organizzazione delle destinazioni, dei trasporti e magari – perché no? – una stagionalità più lunga.

In poche parole: la destinazione più bella del mondo, l’Italia, abbinata a un turismo il più possibile sostenibile”.

Quali le ricadute sulla formazione?

“Nel breve termine ci sarà una forte richiesta di formazione di qualità, in attesa della ripartenza che immagino sarà graduale.

Come detto, gli ultimi eventi ci hanno insegnato che i cambiamenti economici sono spesso così veloci e improvvisi che è necessario allenare i Manager del futuro ad affrontare situazioni inaspettate.

Capacità di Problem Solving e Crisis Management, saranno aspetti da curare con la massima attenzione.

Così come il digital marketing e la comunicazione”.

Operatori del settore turistico pronti a nuove sfide

In questi giorni avete avuto modo di ascoltare gli operatori del settore? Quali sono le loro impressioni? Sono rassegnati o pronti a cogliere le nuove sfide del mercato?

“Gli operatori del settore sono pronti a cogliere le nuove sfide del mercato.

Le istituzioni, i cosiddetti “esperti”, dovranno trovare però il giusto equilibrio tra sicurezza della salute e sostenibilità economica delle aziende.

Le aziende del turismo hanno già perso tantissime entrate e posti di lavoro.

Lo scenario a breve termine non prevede una ripartenza veloce.

Bisogna sostenerle con liquidità in parte a fondo perduto.

Bisogna sostenere economicamente anche i dipendenti”.

Il futuro è nel turismo sostenibile

Potrebbe cambiare anche il modo di viaggiare. Quali potrebbero essere le nuove tendenze?

“Come ho accennato prima, spero che il concetto sia questo: turismo sostenibile e “sicuro”, con soggiorno medio più lungo distribuito in una stagione più lunga.

Meno affollamento in determinate destinazioni che riescono magari a lavorare tutto l’anno con turisti che riescono a viaggiare in diversi periodi”.

L’Housekeeping e i nuovi protocolli di pulizia

E come si prepara il mondo della formazione ad affrontare il cambiamento?

“La nostra formazione si adatta ai cambiamenti e alle necessità del mercato.

I nostri docenti sono degli ottimi Manager e formatori che stanno affrontando sfide a breve termine.

Come ad esempio i nuovi protocolli di pulizia e quindi di gestione Housekeeping.

Oltre che la gestione della parte Food & Beverage.

Così come stanno affrontando nuove strategie di Marketing o di Customer Experience e servizio.

Pensiamo solo ai nuovi mercati da conquistare, al cambiamenti rispetto ai “processi di acquisto” e tanto altro.

Siamo fiduciosi di riuscire a offrire una formazione in grado di affrontare al meglio e più efficacemente le nuove sfide, anche e soprattutto quelle a medio e lungo termine”.

Nuove competenze per ripartire con fiducia

Ringraziamo Duilio Galbiati per il prezioso apporto dato al dibattito sul turismo e la formazione post coronavirus.

Anche in questo caso emerge forte la determinazione di voler trasformare questa crisi in un’opportunità per rinnovarsi e continuare a crescere.

Anche gli imprenditori sono chiamati ad affrontare di petto le nuove sfide. Proprio in questo periodo possono e devono approfittarne per formare se stessi e il personale.

Solo rinnovando il proprio bagaglio di competenze sarà infatti possibile affrontare con fiducia un futuro incerto e ricco di incognite.