Turismo a portata di tool, come comunicare il travel a un pubblico sempre più digital
Dopo aver aperto un’interessante finestra sul mondo di TikTok e le sue potenzialità nel settore turistico, torniamo a parlare di Instagram e promozione di destinazioni e attività turistiche.
Lo facciamo ancora una volta con il prezioso contributo degli studenti del Corso di Digital Communication design dello IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design, come sempre guidati dal professore Riccardo Pirazzoli.
In questo articolo analizzano i tool offerti da questo social. Ma soprattutto illustrano le strategie per proporre contenuti autentici e di qualità.
E naturalmente spiegano quali sono gli errori che bisogna assolutamente evitare di commettere.
Buona lettura!
Le potenzialità di Instagram per comunicazione travel
I mezzi di comunicazione stanno cambiando così come i processi di scelta della “tribù” nel momento in cui si valuta l’idea di partire verso una nuova meta.
A volte può risultare difficile sfruttare tutte le potenzialità delle piattaforme digitali e si sottovaluta la forza che i social possono aggiungere ai mezzi digitali considerati ormai classici come sito web, newsletter e banner pubblicitari online.
Instagram è senza dubbio il social delle grandi possibilità.
Come in una grande piazza, imprenditori e clienti – potenziali o acquisiti – possono incontrarsi.
Come in ogni piazza esistono orari e luoghi di punta, che vanno sfruttati al massimo per generare il maggior numero di conversazioni possibili, tenendo sempre presente il proprio obiettivo e il proprio target.
Le basi
La crescita e il valore di Instagram è ormai un fatto assodato e aggiornamento dopo aggiornamento sono sempre di più i tool a disposizione sulla piattaforma.
Alcuni di questi proprio non possono mancare nella comunicazione professionale di coloro che scelgono di essere presenti su questo social.
Partiamo dalle basi: avere un buon feed è sicuramente il miglior biglietto da visita.
Un feed curato e coerente, dal punto di vista estetico e contenutistico, trasmette affidabilità e valore.
Questo permette alle imprese del turismo di differenziarsi le une dalle altre, rafforzando il proprio posizionamento nel mercato e accrescendo il desiderio del target di vivere l’esperienza di viaggio e realizzare il sogno.
Le prerogative di un feed curato
Quali sono quindi le prerogative di un feed curato?
1. Palette colori coerente, appropriata al contesto di riferimento
2. Contenuti multimediali curati e dettagliati a livello di regia e fotografia
3. Contenuti differenziati, con particolare attenzione al formato
4. Le storie in evidenza sono sono molto utili per generare awareness e dare una panoramica della propria proposta di valore.
Fondamentale la scelta delle copertine che devono essere immediate, evocative e coerenti fra loro.
Nonostante il formato possa ingannare, le storie in evidenza sono a tutti gli effetti da considerare parte del proprio feed, per obiettivo, permanenza, modalità e contesto di fruizione.
Una buona content strategy necessita di professionisti del settore: social media manager, fotografi, graphic designer, video maker (in questo articolo vengono proposti spunti per creare video coinvolgenti).
Un’altra prerogativa per avere un feed di valore è la presenza di traffico al suo interno.
Le storie sono un ottimo strumento per raggiungere questo obiettivo, tramite l’engagement e il coinvolgimento della community.
Sfruttare al meglio le storie
Come sfruttare al meglio le storie?
1. Postare con una frequenza ripetuta e predefinita in modo da non perdere il contatto con la tribù, senza però annoiarla.
2. Attenzione alla leggibilità del font e alla lunghezza del testo. Vincono i contenuti immediati, chiari e visivamente piacevoli.
3. Sfruttare tutti i tool disponibili per la creazione di stories interattive e accattivanti: box domande, sondaggi, quiz, tracce audio, gif aggiungono grande coinvolgimento da parte del pubblico.
Data la brevità del formato delle stories, è fondamentale crearle ad hoc.
Il livello di attenzione che l’utente impiega nella fruizione delle storie è molto basso, ma se si riesce a conquistarlo si affezionerà ai nostri contenuti e l’algoritmo ci premierà. (Qui puoi leggere un altro interessante contributo su IGStories e Turismo).
Tool avanzati
Una volta che si è imparato a comunicare la propria proposta di valore sfruttando i tool di base con dimestichezza, si possono esplorare i tool più recenti.
Per coloro che hanno acquisito dimestichezza con le basi, Instagram offre la possibilità di cimentarsi in formati che richiedono una maggiore elaborazione.
Vediamoli e scopriamo le loro potenzialità.
I Reel
– Reel. Mini video di 15 secondi dal taglio immediato e ingaggiante. C’è chi definisce la sezione Reels una vera e propria app dentro l’app.
Permette di mostrare il lato più umano dell’azienda, lasciando maggiore spazio alla creatività.
Ciò che rende i reels unici nel loro genere sono infatti le numerose opzioni in fase di editing: in modo intuitivo si possono aggiungere e gestire canzoni o tracce audio, impostare velocità, effetti o timer.
IGTV
– IGTV. Sono gli unici contenuti su Instagram che superano il minuto.
Pensate per la creazione di contenuti più complessi, le IGTV rappresentano un vero e proprio esempio di video marketing.
È consigliabile farne uso per tutti quei contenuti multimediali che necessitano di maggiore spazio e attenzione.
Spesso le IGTV hanno un taglio redazionale o cinematografico.
Le Guide
– Guide. Sono raccolte di contenuti (fino a 30) che ogni utente può creare sul proprio profilo.
Ne esistono di tre categorie: luoghi, prodotti, post.
È uno dei tool ancora poco esplorati di Instagram ma, anche per questo, offre buone opportunità di content strategy.
È un ottimo strumento per lo storytelling per via della sua struttura seriale e un metodo originale per coinvolgere influencer o stakeholder.
Potenzialità e rischi
Tante potenzialità ma anche tanti rischi, ecco cosa non fare:
Soprattutto quando la familiarità con la piattaforma è ancora bassa, è necessario studiare una strategia prima di cimentarsi nell’uso di qualsiasi tool.
La regola che vale sempre è che vince la qualità e non la quantità.
Non basta usare tutti i tool per raggiungere i propri obiettivi, anzi nella maggior parte dei casi questo si rivela del tutto controproducente.
Gli errori più comuni
Ecco la lista degli errori più o meno comuni, ma soprattutto da non ripetere se si tratta di costruire storie vincenti per raccontare un’esperienza di viaggio:
1. Non attuare una “comunicazione a fisarmonica”.
Postare troppe storie in un breve tempo per essere sicuri di aver svolto il proprio dovere è un errore frequente che causa solo un forte allontanamento dalla propria tribù, che sentendosi bombarda da stimoli non richiesti sceglierà di non seguire più il vostro discorso.
Lo stesso discorso vale per i lunghi periodi di assenza che portano un’azienda a finire nel dimenticatoio delle menti dei suoi utenti e a non uscirne più.
Quando, infatti, deciderete di riconquistarli la tribù avrà già trovato un altro brand di riferimento.
2. Stare al passo con i tempi su Instagram significa immaginare il futuro.
Il ripescaggio di vecchi contenuti per evitare di crearne dei nuovi è un rischio da non correre su una piattaforma in continua evoluzione dove basta un trend per sconvolgere quelle che si consideravano essere delle certezze.
Soprattutto è l’autenticità e la condivisione dei valori propri valori a differenziare una proposta in mezzo a un algoritmo sempre più saturo.
3. Come nella realtà, non si può parlare a tutti e nello stesso momento.
Ancora di più sul social è fondamentale concentrarsi sulla propria tribù e entrare in relazione con essa usando i tool in maniera opportuna, che significa usufruire di quelli che il nostro pubblico può apprezzare, comprendere e con cui sa interagire.
Nel caso contrario si passerà del tutto inosservati e lo sforzo sarà stato vano.
Conclusioni
In conclusione, non è possibile comunicare la propria proposta di valore se non si è consapevoli del valore dei tool offerti dalla piattaforma.
Non si tratta solo di perdere l’occasione di vincere sull’algoritmo, ma al contrario un uso scorretto dei tool può significare un peggioramento della percezione da parte della propria tribù.
I tool ci permettono di comunicare a 360 gradi le potenzialità di un luogo, con la consapevolezza che è necessario sfruttare il mezzo più opportuno per evidenziare i punti di forza e rafforzare le debolezze.
Sicuramente soggettività e preferenze personali occuperanno sempre un ruolo predominante nella scelta di una destinazione, ma una comunicazione emozionale, efficace e riconoscibile è il segreto per trasformare un luogo come tanti nella località dei sogni.
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Cosa ti piacerebbe scoprire nel prossimo articolo?
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Articolo a cura di:
Chiara Bizzini – Linkedin – bizzini.chiara@gmail.com – 345 3395791
Carlotta Montanari – Linkedin – carlottamontanari9@gmail.com – 342 806 3709