Da Viareggio a Putignano, l’impatto del Carnevale sul settore turistico
26 gennaio 2023. Un’isola felice per un mondo col sorriso.
Con queste parole di speranza il Carnevale di Viareggio presenta “l’edizione celebrativa” per i 150 anni della sua storia (4-25 febbraio 2023).
La “creatività dei maestri della cartapesta” ripropone un rito collettivo teso a capovolgere l’ordine sociale (“tutti sono uguali” a Carnevale) e il senso della realtà quotidiana.
Dopo il martedì grasso, nella tradizione religiosa cristiana, si “toglie la carne” per la quaresima e ci si proietta verso la Pasqua. (Qui alcune stime sulle vacanze nel 2023 vista dei primi ponti primaverili).
Sono molti e diffusi i carnevali in Italia testimonianza di una cultura vivente ben correlata alla “creatività sociale” dei luoghi.
Citiamo Venezia, Ivrea, Cento, Viareggio, Fano (è il più antico in Italia, essendo stato documentato già nel 1347), Mamoiada, Putignano, Acireale.
Il turismo tematico per il Carnevale vale, in Italia, oltre 230 milioni euro.
Lo rivelano i dati (pre pandemia) della CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e Piccola Media Impresa.
Le “espressioni” sociali, culturali e artistiche dei principali Carnevali in Italia meriterebbero di essere candidati, come Elemento “seriale”, a Patrimonio Mondiale immateriale, intangibile e orale, posto sotto la tutela dell’UNESCO.
(foto tratta da: da www.italia.it)