Preoccupazioni dagli Istituti professionali alberghieri per la riforma Gelmini
Un Convegno ad Alassio e la Lettera Aperta di un docente al Ministro: si scuotono gli animi negli Istituti alberghieri verso la riforma Gelmini
Dopo un inizio di anno scolastico con proteste dovute ai forti tagli subiti dalle scuole, il Coordinamento interregionale degli insegnanti tecnico pratici organizza, sabato 7 novembre ad Alassio, un convegno dal titolo: “Istituti alberghieri verso la riforma Gelmini. Opportunità e sfide future, Nuovo quadro orario degli istituti professionali”. L’incontro vuole fare il punto sulla situazione in vista della imminente riforma Gelmini, cercando in particolare di mettere in luce le contraddizioni contenute nella riforma, che prevede un forte taglio delle ore professionalizzanti ed un nuovo quadro orario che non potrà certo favorire o migliorare la preparazione dei futuri diplomati.
Il convegno sarà anche una occasione per famiglie, studenti, docenti e personale non insegnante per fare il punto sulle problematiche del settore. Al convegno sono stati invitati, fra gli altri, l’onorevole Maria Stella Gelmini, Ministro della Pubblica Istruzione, Massimiliano Costa, vicepresidente della regione Liguria, Margherita Bozzano, assessore regionale al turismo, Angelo Vaccarezza, presidente della provincia di Savona, Luigi Bussolai, assessore provinciale alla pubblica istruzione, Marco Melgrati, sindaco di Alassio, Loretta Zavaroni, assessore alla p.i. del comune di Alassio, Angelo Berlangieri, presidente Agenzia regionale In Liguria, Gianni Cazzola, segretario provinciale CGIL, Luigi Viggiano, segretario provinciale Cisl Scuola, Ferdinando Agostino, responsabile provinciale Uil Scuola, Vincenzo Di marco, segretario nazionale Snaipo- Ugl, Filippo Rubando, segretario regionale Snals, Angelo Galtieri, presidente provinciale associazione albergatori, Egidio Mantellassi, presidente associazione albergatori Alassio e Laigueglia, Amerigo Pilati, consigliere federalberghi Liguria, Raffaello Speri, presidente nazionale Amira e Maddalena Trifoglio, ex dirigente scolastico.
Alle ore 10 il preside dell’alberghiero di Alassio “Giancardi” saluterà le autorità ed aprirà il convegno che proseguirà per tutta la giornata. Paolo Madonia del Coordinamento interregionale degli insegnanti tecnico – pratici degli istituti alberghieri – spera che il Convegno possa servire a far conoscere all’opinione pubblica il reale rischio che vivono gli alberghieri. Quello che prevede la riforma, infatti, potrebbe portare alla loro chiusura. Ed è per questo che gli insegnanti si oppongono fortemente alla riforma scolastica “Gelmini” che, a loro parere, porterà in breve tempo alla chiusura degli istituti professionali statali. Il riordino previsto comporterà la perdita di specificità di preparazione degli allievi che vedranno diminuite da 54 a 24 le ore di laboratorio nel corso del quinquennio, con conseguenti tagli dei posti di lavoro degli insegnanti.
E intanto ci è pervenuta una Lettera Aperta che un docente ha inviato in questi giorni all’attenzione del Ministro Gelmini e che qui di seguito riportiamo:
LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE MARIASTELLA GELMINI
In questi anni, Signor Ministro, la scuola professionale alberghiera ha vissuto anni d’incertezze senza una riforma che desse valore a un Istruzione Professionale Alberghiera che è stata sempre bistrattata relegandola ad un ruolo secondario. L’Italia paese a vocazione turistica richiede operatori che hanno una cultura dell’ospitalità e delle tecniche turistiche alberghiere che possono soddisfare i potenziali clienti.
Con D.P.R. 30 settembre 1954 N° 1581, era istituita a Napoli una scuola avente finalità ed ordinamento speciale con la denominazione di Istituto Professionale Alberghiero con lo scopo di preparare personale idoneo all’esercizio delle attività di ordine esecutivo nei vari settori dell’industria alberghiera (scuola professionale di cucina, scuola professionale per ristorante e bar, scuola professionale per servizi di segreteria e amministrazione).
Quindi, la Scuola Professionale Alberghiera ha una sua tipicità che non può essere snaturata, occorre, anzi rafforzare le tematiche di studio non sempre in linea con il mercato turistico alberghiero. Occorre, Signor Ministro, rafforzare le materie d’indirizzo con un aumento delle ore di laboratorio. Il Progetto 92 denominato Brocca ha indebolito l’offerta formativa creando un biennio comune con un numero esiguo di ore di laboratorio che non permette al discente di acquisire una competenza tecnica professionale spendibile nel settore specifico. Va inoltre ricordato che gli Istituti Professionali Alberghieri di Stato dovrebbero essere delle scuole albergo dove l’allievo dal primo anno di frequenza deve trovare tutte quelle caratteristiche tipiche di una struttura ricettiva. Invece la realtà è ben diversa, strutture fatiscenti e non corrispondenti alla tipicità alberghiera. La scuola alberghiera ha un ruolo importante nella crescita formativa e professionale dei futuri operatori del settore turistico alberghiero.
In questi anni le tante riforme, Signor Ministro, hanno cancellato la tipicità della scuola alberghiera dandogli un ruolo secondario con la difficoltà di competere con un mercato del lavoro che richiede competenza e professionalità. Gli Istituti di Formazione Alberghiera di Stato sono diretti da un dirigente scolastico, un team d’insegnanti preparati e professionali, non solo sulle materie tecnico-pratiche, ma anche culturali e tutto ciò che riguarda questo entusiasmante lavoro. La Scuola Alberghiera ha un ruolo primario e non secondario nel tracciare un primo solco nel vasto panorama ristorativo dove i protagonisti sono i nostri discenti formati da un team di docenti che grazie alla passione per la professione e al loro know now sanno trasmettere la cultura dell’ospitalità tecnica alberghiera.
Signor Ministro, dall’anno scolastico 2010/2011 ci sarà il riordino dell’Istruzione Tecnica e Professionale e come Lei stessa ha affermato è la migliore risposta della scuola alla crisi, perché favorisce la formazione del capitale umano necessario per il rilancio del made in Italy e perché consente una pluralità di scelte formative integrate con la formazione professionale regionale, in contrasto con i rischi di dispersione scolastica. Fin qui nulla da eccepire, ma molti dubbi riserva questa nuova riforma a partire dal ruolo dei docenti Tecnico Pratici (ITP) attori primari e non secondari nel formare i futuri operatori del settore turistico alberghiero.
Le classi di concorso della “Tabella C” e nello specifico: 50/C (Tecnica dei Servizi ed Es. Pratica di Cucina) e la 51/C (Tecnica dei Servizi ed Es. Pratica di Sala e Bar) sono state aggregate in un’unica classe di concorso la C16 Laboratori di Servizi Enogastronomici. Le ricordo Signor Ministro, che il dipartimento di Cucina (classe di concorso 50/C) e il dipartimento di Sala e Bar (classe di concorso 51/C) sono due formazioni d’insegnamento ben specifiche e distinte dove non è possibile fare confusione o pensare di eliminare una dei due docenti e delegare uno solo all’insegnamento. Questo si tradurrebbe nell’azzeramento totale della Formazione Tecnica Alberghiera con una perdita di lavoro per molti docenti tecnico pratici.
Nel sito della Pubblica Istruzione si rileva che in Italia, attualmente studiano in 1.425 istituti professionali 545.229 alunni, suddivisi in 25.762 classi. Esistono 5 settori di istruzione professionale, con 27 indirizzi. Con il riordino dell’istruzione professionale, prosegue l’ufficio stampa del Ministero della Pubblica Istruzione, sarà riaffermata l’identità di questo tipo di scuola nell’ambito dell’istruzione superiore e i giovani acquisiranno le conoscenze e le competenze necessarie per ricoprire ruoli tecnici operativi nei settori produttivi di riferimento.
Il mondo del lavoro nel settore della ristorazione, Signor Ministro, richiede polivalenza culturale e linguistica, profonda conoscenza delle tradizioni del proprio territorio e alta professionalità, basata su qualità personali, acquisizioni di sapere, e abilità tecnica. Il mondo della ristorazione si presenta variegato con un ampio ventaglio di offerte che va aldilà della semplice ristorazione ma comprende tutte le diverse sfaccettature del gusto a 360 gradi: dalla scelta dei colori a quella del tema stabilito dal cliente, dagli addobbi floreali, dall’intrattenimento alla conduzione dell’evento, dalla cucina tipica regionale alla gastronomia internazionale.
Il reclutamento del personale extra e non avviene tramite gli Istituti Professionali Alberghieri che forniscono agli allievi una preparazione di base sufficiente per svolgere le mansioni di commis di sala.
Ci sarà, Onorevole Ministro Mariastella Gelmini, un futuro per gli Istituti alberghieri? I docenti Tecnico Pratici (ITP) che in questi anni hanno formato e qualificato molti discenti manterranno il loro ruolo formativo?
Per coloro che volessero maggiori informazioni sul Convegno e sulle attività del coordinamento, è possibile contattare il professor Paolo Madonia, coordinatore del comitato degli Insegnanti dell’I.P.S.S.A.R. Giancardi di Alassio, al seguente indirizzo mail: coordinamento.itp@tiscali.it