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Gli scenari futuri del turismo online alla BTO di Firenze

Al Buy Tourism online Marco Montemagno disegna gli scenari futuri del turismo online. L’esperto di internet e conduttore di Io Reporter analizzerà le tendenze emergenti nel web e le sue potenziali applicazioni al settore del turismo, in una carrellata di innovazioni e provocazioni.

E’ uno degli interventi più attesi alla seconda edizione di Buy Tourism Online, l’evento formativo e informativo dedicato all’impatto delle nuove tecnologie e della rete sul settore del turismo, che avrà luogo a Firenze, alla Stazione Leopolda i prossimi 16 e 17 novembre 2009.
Non solo perché il turismo è uno dei settori maggiormente coinvolti dalla rivoluzione del web – le stime Nielsen indicano che circa il 60% dei 20 milioni di vacanzieri italiani si affidano in vari modi a internet per pianificare e prenotare le vacanze – ma anche perché Marco Montemagno è uno dei massimi esperti della rete, co-fondatore di fenomeni web come Blogosfere e Codice Internet, fautore del user generated content e avido esploratore di tutto ciò che fa tendenza online.
Quali sono gli scenari del turismo nell’era del web e dei Social Media (Facebook, YouTube, Twitter, ecc)? Quali sono i trend più importanti da tenere presenti se si è un operatore del turismo? Quali sono le opportunità di business possibili nei nuovi scenari?
Ecco alcune delle domande a cui Marco Montemagno proverà a dare risposte, partendo dalla ridefinizione del concetto di turismo e di come sia fondamentale che si passi da un mercato del viaggio, fatto di destinazioni, programmi, voli, soggiorni, trasferimenti, tour, visite a un mercato dell’esperienza fatto di incontri, scoperte, emozioni, sensazioni, momenti, ricordi, da raccontare e da condividere sempre più in tempo reale attraverso i Social Media, un po’ come se il viaggio individuale diventasse esperienza collettiva.
Per immaginare gli scenari futuri è fondamentale comprendere le principali tendenze in atto e immaginare quali potrebbero essere i loro sviluppi nell’ambito turistico. Montemagno farà una carrellata sui principali trend, a cominciare dal crowdsourcing, un modello di business che consiste nell’affidare un progetto ad una massa di persone non organizzate in un team, che contribuiscono tramite strumenti web (Wikipedia è un esempio emblematico). Il vantaggio è quello di utilizzare l’intelligenza diffusa nella «folla» per risolvere problemi, proporre soluzioni, valutare le proposte più convincenti e trovare quella vincente, ottimizzando i tempi e soprattutto, avendo la possibilità di coinvolgere talenti e competenze che una singola organizzazione non potrebbe permettersi di concentrare.
Oppure il cloud computing, ovvero la possibilità di utilizzare risorse informatiche allocate in tutto il mondo e rese disponibili e utilizzabili ovunque, grazie alla rete; un passaggio rivoluzionario dalla proprietà di uno strumento tecnologico – con le rigidità e l’impegno economico del caso – al possesso o utilizzo, quando serve, della risorsa più adatta all’esigenza, ad un costo parametrato all’effettiva necessità.
Tutto sotto il grande cappello del real time, un concetto trasversale che coinvolge tutte le applicazioni in rete e sempre di più i dispositivi mobili per disegnare uno scenario imminente di mondo interconnesso e costantemente «in diretta» e del prossimo Web 3.0, ovvero la trasformazione del web in un ambiente dove i contenuti siano sempre più associati al loro contesto semantico e siano, quindi, ricercabili e utilizzabili attraverso forme di intelligenza artificiale, in grado di comprendere, elaborare e, in alcuni casi, anche prevedere i fenomeni. Per non parlare della possibilità di creare piccole applicazioni di viral marketing che si manifestino agli utenti interessati, nei «luoghi» che frequentano, senza necessità di trascinarli su siti diversi.
Innovazioni che a prima vista possono sembrare fantascienza si trasformano rapidamente in realtà consolidate nel mondo del web, per questo motivo è importante comprendere la portata di certe tendenze. Come quella della disponibilità pressoché infinita di una varietà di contenuti, che ha abituato i navigatori del web al concetto della gratuità, da alcuni pionieri già re introdotto nel mondo reale, come il caso di un centro fitness in Danimarca che garantisce l’ingresso gratuito a chi la frequenti almeno tre volte alla settimana. Il mancato rispetto della frequenza, comporta il pagamento di un fee di iscrizione.
Mode passeggere, provocazioni o nuovi modelli di business in fase emergente? Lo scopriremo con l’intervento di Marco Montemagno a Buy Tourism Online 2009, sicuramente un’interessante anteprima.

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