Hospitality Management

Al via nel 2010 la Riforma scolastica. Cosa cambierà per la formazione nel turismo?

Innanzitutto cominciamo con il dire la riforma dell’Istruzione Tecnica e Professionale era attesa da quasi 80 anni. Le norme introdotte con i nuovi Regolamenti riorganizzano e potenziano questi istituti a partire dall’anno scolastico 2010-2011 come scuole dell’innovazione. Un riordino che punta a limitare la frammentazione degli indirizzi, rafforzando il riferimento ad ampie aree scientifiche e tecniche di rilevanza nazionale. I nuovi istituti tecnici si divideranno in 2 Settori: economico e tecnologico. Nel Settore economico sono stati definiti 2 indirizzi: amministrativo, finanza e marketing; turismo.

Nel Settore tecnologico sono stati definiti 9 indirizzi: meccanica, meccatronica ed energia; trasporti e logistica; elettronica ed elettrotecnica; informatica e telecomunicazioni; grafica e comunicazione; chimica, materiali e biotecnologie; sistema moda; agraria, agroalimentare e agroindustria; costruzioni, ambiente e territorio. Avranno un orario settimanale corrispondente a 32 ore di lezione. Il percorso didattico degli istituti tecnici sarà strutturato in un primo biennio, dedicato all’acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e di apprendimenti che introducono progressivamente agli indirizzi; un secondo biennio e un quinto anno, che costituiscono un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi nelle opzioni richieste dal territorio e dal mondo del lavoro e delle professioni; il quinto anno si conclude con l’Esame di Stato.

Le norme introdotte hanno l’obiettivo di creare un rapporto più stretto con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato e il privato sociale, attraverso la più ampia diffusione di stage, tirocini e l’alternanza scuola-lavoro.

I nuovi istituti professionali si articoleranno in 2 macrosettori: istituti professionali per il settore dei servizi e istituti professionali per il settore industria e artigianato. Ai 2 settori corrispondono 6 indirizzi. Per il settore dei servizi: l’agricoltura e lo sviluppo rurale; socio-sanitari; servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; servizi commerciali. Del settore industria e artigianato faranno invece parte le produzioni artigianali e industriali e i servizi per la manutenzione e l’assistenza tecnica. Gli istituti professionali avranno inoltre maggiore flessibilità rispetto agli istituti tecnici. Che consentiranno di: svolgere un ruolo integrativo o complementare con il sistema di formazione professionale regionale per la realizzare percorsi di qualifica professionale; articolare le aree di indirizzo in opzioni (secondo biennio e ultimo anno); introdurre insegnamenti alternativi inclusi in un apposito elenco nazionale per rispondere a particolari esigenze del mondo del lavoro e delle professioni.

Nello specifico, i Servizi per l’Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera saranno articolati in: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza turistica”. “Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, però non è menzionata la parola Bar una disciplina importante per formare i barman del domani e per educare i discenti alla cultura del bere sano acquisendo una conoscenza merceologica e tecnica della liquoristica.” A sollevare il problema è il professor Antonio Faracca “Il corso di studi, radicalmente modificato al fine di venire incontro alle esigenze di una società in rapida evoluzione – continua il docente – si articola in un corso triennale (biennio comune orientamento + terzo anno qualifica ) col quale si consegue il diploma di qualifica nelle specializzazioni (cucina – sala – bar – ricevimento) e un successivo corso biennale per conseguire il diploma di maturità di Tecnico Alberghiero e della ristorazione. Ebbene, questo profilo è in linea con il settore turistico alberghiero a differenza di quello approvato che usa solo belle parole ma vuote di contenuto. La materia Bar potrà essere ancora insegnata nel nuovo indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera?”

Intanto le famiglie avranno tempo fino al 26 marzo 2010 per iscrivere i propri figli alla classe I dell’anno scolastico 2010-2011 ma le procedure di iscrizione cominceranno già dal 26 febbraio 2010.