Come parlano i blog di turismo su Instagram: l’importanza del tone of voice
I blog di turismo e di traveling sono sicuramente utili. Sono fonte di ispirazione per i nostri desideri di viaggio.
Ma come fanno, questi canali, a coinvolgerci e incuriosisci in questo modo?
Se lo sono chiesto tre ragazzi dello IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design di Bologna.
Su impulso del professore Riccardo Pirazzoli, hanno approfondito il tema del tone of voice in campo di blog e turismo.
Ogni canale fa una scelta specifica sul modo di comunicare con il proprio pubblico, in primo luogo scegliendo il tono di voce da adottare. (Qui un approfondimento sulla comunicazione su TikTok).
Parliamo allora di tone of voice: un argomento mai banale che ci permette di conoscere la personalità di un determinato brand. Un aspetto da tenere nella giusta considerazione.
Questo articolo è il frutto del lavoro svolto dai tre studenti durante il corso Digital Marketing, nel loro terzo e ultimo anno di studio allo IAAD. Buona lettura!
Il quadrato di Greimas: le categorie di viaggio
Se, ipoteticamente, dividiamo le categorie di viaggio e di turismo in Luxury ed Economico, possiamo capire che al loro interno troveremo blog che si approcciano al pubblico in modalità eterogenea.
Trattare viaggi luxury, infatti, non preclude un tone of voice informale e la stessa cosa vale per una situazione viceversa.
Prima di approfondire l’argomento, però, facciamo un passo indietro e stabiliamo delle definizioni per aiutarci a formare un “quadro della situazione”:
– turismo luxury;
– turismo economico;
– tone of voice formale;
– tone of voice informale.
I profili ideali
Creiamo allora dei “profili ideali”, nati dall’unione di queste condizioni.
Troviamo i canali:
– posh, che fanno uso di un tono di voce alto, parlano di destinazioni di lusso e pubblicano delle foto di ottima qualità;
– hipster, che utilizzano un tono di voce acculturato, trattando destinazioni meno classiche ma economiche e spesso comunicano tramite caption informatiche;
– radical chic, che trattano destinazioni esotiche con un tono di cosa colloquiale e l’uso di emoji ed hashtag;
– bff di viaggio, che, con un tono di voce amichevole, trattano destinazioni alla portata di tutti e si propongono di dare risposte alle richieste del cliente in maniera molto vicina a quest’ultimo.
Qui sotto il quadrato di Greimas che schematizza i concetti e le definizioni che abbiamo appena trattato: ci aiuterà a visualizzare il tutto molto più chiaramente!
I blog in analisi
I Travel Influencer e i blog di viaggio che possiamo trovare sui social e, in generale, su Internet, sono davvero tanti.
Per questa analisi abbiamo deciso di analizzare alcuni di loro, diversi tra loro e, per questo, interessanti dal punto di vista della comunicazione.
Ecco, quindi, una breve presentazione degli account Instagram dei blog di viaggio presi in considerazione. (Qui un’analisi sullo sviluppo e cura dei feed Instagram).
@adventur.est
Travel blogger che descrive esperienze di viaggio avventurose.
Per i contenuti condivisi utilizza in modo particolare il formato video, catturando l’attenzione dello spettatore.
@iviaggididante
Un blog che si dichiara dedicato a viaggi culturali e letterari.
Su Instagram utilizza principalmente il formato fotografico, puntando molto sulla cura dei contenuti condivisi.
@escapecadet
Pagina dedicata all’organizzazione viaggi e travel blog.
Il loro mantra: simple, visual, informative.
Utilizzano il canale di Instagram proprio come se fosse una guida turistica.
@buslifeadventure
Blog con focus sul viaggio con bus e caravan restaurati.
Condivide contenuti di qualità, mirati al motivare il pubblico a dedicarsi a questo tipo di viaggio.
@travelwithlux
Blog dedicato al viaggio luxury e alle destinazioni più gettonate e ricercate al mondo.
I contenuti condivisi sono molto ben equilibrati e invogliano l’utente a scoprire di più.
@tripscoutapp
Blog che vuole ispirare l’utente e fornire idee di viaggio e destinazioni.
Dall’Islanda all’Australia, dalla California al Giappone: tanti ottimi contenuti per tutti i gusti.
@thetravelvibers
Pagina dedicata ai viaggi in tutto il mondo.
Che sia relax o divertimento, la cosa certa è che vi farà venire voglia di preparare le valigie.
@weroad_it
Blog che affronta il viaggio e il turismo in chiave giovane e scherzosa, mantenendo però la componente informativa.
Contenuti curati e foto di qualità.
@sivola.it
Pagina dedicata ai viaggi di gruppo, in tutto il mondo.
Esplora l’esperienza di viaggio in tutti i suoi aspetti: dal cibo alla cultura, dall’arte tradizionale del luogo alla popolazione.
@piratinviaggio
Blog che promuove viaggi in tutto il mondo, ma economicamente alla portata di tutti.
Nei suoi contenuti coinvolge attivamente i propri follower, i quali sono molto legati alla pagina.
Un quadro più chiaro della comunicazione sui social
Avere sott’occhio questi account ci aiuterà a comprendere meglio meglio il Quadrato di Greimas, dando un volto ai vari riquadri e termini ricavati poco fa.
Associare delle identità a questi tone of voice, infatti, ci fa avvicinare all’effettiva comprensione di come funziona la comunicazione sui social (Instagram, nel nostro caso) nell’ambito del viaggio e del turismo.
Come possiamo vedere dall’immagine, i blog presi in analisi, nonostante siano molto diversi fra di loro, si concentrano principalmente in tre dei quattro quadrati: quello posh, il radical chic ed il bff di viaggio.
Vediamo qualche esempio.
RADICAL CHIC: @tripscoutapp
Foto di qualità accompagnata da una caption descrittiva.
Sicuramente un contenuto che coinvolge e incuriosisce l’utente che ci si imbatte.
Utilizzo di hashtag ed emoji, il che rende il contenuto ancor più coinvolgente.
POSH: @escapecadet
Un video puramente illustrativo della location, accompagnato da una descrizione del luogo in questione.
Breve e coinciso, un approccio formale che non si dilunga ma che va dritto al punto.
BFF DI VIAGGIO: @piratinviaggio
Una foto non per forza ricercatissima, ma che rende pienamente l’idea ed è molto vicino ai propri seguaci.
La descrizione che l’accompagna è molto vicina al cliente.
Un po’ come stesse dando un consiglio ad un amico: un approccio che punta all’interazione diretta con l’utente.
Nel turismo vince il tone of voice informale
Che cosa abbiamo capito, allora, da questo nostro viaggio all’interno del turismo sui social?
Possiamo dedurre che, sia il viaggio d’interesse di tipologia luxury o economy, il tone of voice più utilizzato nel mondo del turismo è quello informale.
Questo però non significa che d’ora in poi, se vogliamo lavorare in questo ambito, dobbiamo identificarci per forza nel radical chic o nel bff di viaggio, anzi!
Potrebbe essere il punto di partenza per capire dove e come identificarsi meglio, per costruire un ponte di comunicazione (che porti anche al di fuori di Instagram) adatto al nostro cliente e differenziarsi dalla proposta esistente nel mercato.
Speriamo questo articolo possa essere d’ispirazione, sia per quanto riguarda la comunicazione che per le prossime vacanze!
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Articolo a cura di:
Letizia Scalise – scaliseletizia@gmail.com
Gaia Vecchiet – gaiavecchiet99@gmail.com
Luca Zazzaroni – lucazazzaroni@gmail.com