Cultura

Convegno E.B.I.T. sulla formazione professionale come leva di sviluppo del Turismo

In occasione del decennale della costituzione dell’Ente Bilaterale Industria Turistica si è svolto a Roma venerdì 9 luglio presso la sede della Confindustria un convegno su “La formazione professionale come leva di sviluppo del Turismo“.  Il meeting ha voluto fare il punto sullo sviluppo delle attività coordinate con Fondimpresa.

Ha aperto i lavori Emilio Fargnoli, Presidente E.B.I.T. sulle tre argomentazioni che saranno oggetto di attenzione da parte dell’ Ente e cioè le potenzialità dei Fondi Professionali, lo Sviluppo dei Fondi di Sostegno al reddito, non essendoci fondi di ammortizzatori sociali, e l’ alta mobilità del settore per la stagionalità a cui è sottoposto.

Stefano Poeta, Direttore CST Assisi, coordinatore responsabile della ricerca “Per un lavoro competente – La formazione professionale come leva di sviluppo del Turismo” ha illustrato l’ andamento delle aziende del settore nei riguardi della formazione. E’ emerso che circa il 70% delle aziende (singole o catene) fanno uso della formazione professionale con affiancamento a lavoratori già esperti nel settore e che utilizzano per la formazione in massima parte fondi propri, che inoltre il 93% attua attività formative soprattutto relative ad obblighi di legge (sicurezza sul luogo di lavoro etc) e che il tempo medio destinato alla formazione per il prossimo anno si auspica si attesti intorno a 30 ore per dipendente. Inoltre emerge una esigenza di veicolare l’ informazione sulle fonti di finanziamento e di fornire un supporto alle imprese per la definizione di un piano di formazione.

Il Presidente di Confindustria Assotravel Andrea Giannetti, Delegato alle Relazioni Industriali e Affari Sociali per Federturismo Confindustria, ha ribadito la necessità di collaborazione con Fondimpresa nell’ ottica di rendere flessibili e certe le garanzie per l’ erogazione dei fondi e attivazione delle risorse all’ interno delle aziende. Ricordando l’importanza della bilateralità come area non conflittuale tra aziende e sindacati attraverso la quale si possono individuare interventi formativi, ma non solo, di interesse comune per garantire la crescita di produttività ed in ultima analisi il miglioramento del PIL.

Fondimpresa, ha spiegato Michele Lignola, Direttore Generale, accantona nel conto individuale di ciascuna azienda aderente, denominato “Conto formazione“, una quota pari al 70% del contributo obbligatorio dello 0,30% sulle retribuzioni dei propri dipendenti versato al Fondo tramite l’ Inps.

Le risorse finanziarie che affluiscono nel “Conto formazione” sono a completa disposizione dell’azienda titolare, che può utilizzarle per fare formazione ai propri dipendenti nei tempi e con le modalità che ritiene più opportuni, sulla base di Piani formativi aziendali o interaziendali condivisi dalle rappresentanze delle parti sociali. Le aziende possono utilizzare i cosiddetti Avvisi attraverso i quali si possono apprendere le modalità del finanziamento.
Concludendo, Giorgio De Pascale , Vice Presidente E.B.I.T., ha sottolineato il compito dell’ ente bilaterale che vuole promuovere l’azione sinergica finora attuata ed essere un facilitatore per l’ accesso ai finanziamenti alle imprese in un ottica di valorizzazione delle risorse.