Fiavet, per la formazione lancia N.E.T.A. un progetto di ‘new engineering’ per le adv
Un progetto di ‘new engineering’ per le agenzie di viaggio italiane: è questa la sfida lanciata da Fiavet Nazionale nel suo rinnovato impegno per il sostegno alle imprese e la formazione professionale.
Con oltre 39mila addetti ed una dimensione prevalentemente medio-piccola, la distribuzione turistica italiana gestita da circa 11mila imprese di viaggio è chiamata, infatti, a fronteggiare una delle crisi più serie degli ultimi anni. Se è vero che, secondo recenti rilevamenti di istituti di ricerca, l’intermediazione subirà 12mila esuberi tra dimissioni, licenziamenti e pensionamenti e 5000 inserimenti, con un prevalenza di figure con contratto di primo inserimento, diventa cruciale adottare un nuovo modello di business che coniughi questo turnover alle reali attese dei mercati.
L’attuale congiuntura – spiega Antonio Scipioni delegato Fiavet alla Formazione – chiama più che mai le Associazioni di Categoria a rilanciare il proprio ruolo nel settore per sottolineare la propria operatività non solo politico sindacale, verso le altre compagini non produttive come ad esempio IATA, Istituzioni, Amministrazioni, ma anche come motore istituzionale per il sostegno tecnico all’attivazione ed allo sviluppo di progetti che possano sostenere le fisiologiche ristrutturazioni aziendali delle Agenzie di Viaggi su basi scientifiche. Di fatto le Agenzie di Viaggi si trovano nell’esigenza di trovare nel medio termine delle soluzioni operative per affrontare il periodo 2012-2013 che si presenta all’insegna di molte incertezze e soprattutto condizionato dalla mancanza di una “vision” per ridisegnare il modello di business dell’Agenzia di Viaggio.
La Fiavet intende lavorare subito con il coordinamento tecnico della Fiavet Veneto Servizi al progetto di New Engineering delle imprese di viaggio che prevederà la realizzazione di una fase pilota a livello nazionale, per essere poi diffuso a tutta la categoria, con l’auspicato coinvolgimento dell’EBNT. A tal proposito, Giuseppe Cassarà, in qualità di rappresentante Fiavet e Consigliere EBNT ha già dichiarato “nel ruolo che ricopro all’EBNT darò il massimo sostegno per lo studio di fattibilità di questo importante progetto che puo’ davvero rappresentare un prezioso laboratorio di idee per il rilancio del ruolo operativo delle imprese di viaggio”.
Il Progetto NETA, nel dettaglio, è centrato sullo sviluppo sinergico di due specifiche piattaforme di lavoro, una relativa ad impostare nuove strategie di mercato dove sarà vitale la collaborazione con le altre componenti della filiera turistica – Tour Operator, Aziende fornitrici di tecnologia avanzata, Vettori di logistica (in maniera privilegiata i Vettori Aerei) ed i Network, dove si dovrà “riprogettare” il prodotto turistico ed i sistemi di commercializzazione sul mercato; l’altra piattaforma rivolta sia all’Agenzia di Viaggio che ai TO ed ai fornitori di prodotti turistici, riguarda la creazione di un “Training Programme Accounting” per lo sviluppo di tecniche e metodologie formative.
Sulle tempistiche, Scipioni spiega che “Il primo step sarà la presentazione e discussione del progetto negli specifici tavoli di lavoro con le altre forze produttive sopra richiamate, e ratificati gli adeguati intenti, siglare un protocollo operativo attraverso il quale impegnarci in maniera condivisa a fornire al comparto delle Agenzie di Viaggio le azioni e le linee guida del modello. Attualmente – aggiunge Scipioni – stiamo immaginando di definire, alcuni poli formativi a livello nazionale dove sarà possibile individuare e coinvolgere delle aziende pilota su cui attivare i modelli in grado di assicurare basi solide e durature per l’intera filiera del turismo organizzato.”