FILIPPO COLOMBO
Nuovo Membro
Ciao a tutti!
Grazie per il benvenuto, chi riesce a chiarirmi qualche dubbio?
Per un progetto di sviluppo turistico e territoriale in Provincia di Como, sto valutando un possibile modello aggregativo per rispondere all'esigenza di creare una rete di governance che rappresenti adeguatamente e in maniera funzionale i comparti imprenditoriale, dell'Amministrazione pubblica e delle Associazioni locali.
Durante la ricerca per individuare il modello aggregativo ideale ho analizzato diversi esempi utilizzati in altre destinazioni turistiche, (associazionismo, GAL, cooperative, club di prodotto, ecc.) e ho potuto rendermi conto che ogni contesto territoriale, avendo le sue proprie pecugliarità, necessita di un modello "cucito su misura", risulta quindi assai complicato decidere quale adottare.
Tra gli obiettivi prioritari al momento ci sono:
- la creazione di una rete sistema che, coinvolgendo pubblico e privato, sviluppi i valori identitari e l'immagine della destinazione
- l'implementazione di un rapporto di partnership produttivo con le istituzioni provinciali e regionali
- attuare le necessarie operazioni di marketing
- ottimizzare le risorse attualmente disponibili
-favorire l'accesso a credito e agevolazioni per finanziare nuovi prodotti e servizi
In questo scenario la gestione tecnica della DMO verrebbe assegnata alla Rete di Imprese, col compito di formare un apposito ufficio operativo finanziato dal contributo pubblico.
Ma veniamo a noi e ai miei dubbi!
-Vi sembra che un modello costruito su questi presupposti possa funzionare?
-Per quanto riguarda il lato finanziario e di competenze tra pubblico e privato credete ci possano essere delle obiezioni di questione legale o fiscale?
-Sapreste indicarmi qualche esempio di modello aggregativo o organizzativo simile o magari più funzionale?
Spero di essermi espresso con chiarezza, mi rendo disponibile per ulteriori informazioni o chiarimenti.
Grazie per l'attenzione!
Saluti,
Filippo
Grazie per il benvenuto, chi riesce a chiarirmi qualche dubbio?
Per un progetto di sviluppo turistico e territoriale in Provincia di Como, sto valutando un possibile modello aggregativo per rispondere all'esigenza di creare una rete di governance che rappresenti adeguatamente e in maniera funzionale i comparti imprenditoriale, dell'Amministrazione pubblica e delle Associazioni locali.
Durante la ricerca per individuare il modello aggregativo ideale ho analizzato diversi esempi utilizzati in altre destinazioni turistiche, (associazionismo, GAL, cooperative, club di prodotto, ecc.) e ho potuto rendermi conto che ogni contesto territoriale, avendo le sue proprie pecugliarità, necessita di un modello "cucito su misura", risulta quindi assai complicato decidere quale adottare.
Il contesto in esempio
Nel caso specifico, seppur la destinazione abbia un notevole potenziale di sviluppo, ci toviamo in una situazione quasi pioneristica, in cui il settore turistico da anni si trascina per inerzia, la gestione condotta dalle Amministrazioni comunali e Pro Loco risulta frammentata e improvvisata, il peso politico nei rapporti con le sovrastrutture competenti a livello provinciale e regionale è praticamente nullo.Tra gli obiettivi prioritari al momento ci sono:
- la creazione di una rete sistema che, coinvolgendo pubblico e privato, sviluppi i valori identitari e l'immagine della destinazione
- l'implementazione di un rapporto di partnership produttivo con le istituzioni provinciali e regionali
- attuare le necessarie operazioni di marketing
- ottimizzare le risorse attualmente disponibili
-favorire l'accesso a credito e agevolazioni per finanziare nuovi prodotti e servizi
Attualmente il percorso apparentemente più percorribile sembra essere la costituzione di una Rete di Imprese che, attraverso un protocollo di intesa, possa interagire e condividere obiettivi e strategie con le Amm. pubbliche e le Associazioni propense ad appoggiare il progetto, anche finanziariamente. In questo scenario la gestione tecnica della DMO verrebbe assegnata alla Rete di Imprese, col compito di formare un apposito ufficio operativo finanziato dal contributo pubblico.
Ma veniamo a noi e ai miei dubbi!
-Vi sembra che un modello costruito su questi presupposti possa funzionare?
-Per quanto riguarda il lato finanziario e di competenze tra pubblico e privato credete ci possano essere delle obiezioni di questione legale o fiscale?
-Sapreste indicarmi qualche esempio di modello aggregativo o organizzativo simile o magari più funzionale?
Spero di essermi espresso con chiarezza, mi rendo disponibile per ulteriori informazioni o chiarimenti.
Grazie per l'attenzione!
Saluti,
Filippo