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Turismo e sport: l'accoppiata vincente per promuovere un territorio

Lo Psillo

Professore
Mi viene in garbo di presentare una discussione sul tema della promozione del territorio legata al turismo sportivo.

Sarà il Giappone ad ospitare la prima Coppa del Mondo di Rugby organizzata da un paese asiatico (Ragubī Wārudo Kappu - ラグビーワールドカップ).
Le squadre invitate dal 20 settembre al 2 novembre 2019 sono suddivise in 4 gironi e 12 saranno le città scelte per ospitare la competizione.

GIRONE A : IRLANDA, SCOZIA, GIAPPONE, RUSSIA, SAMOA
GIRONE B: NUOVA ZELANDA, SUDAFRICA, ITALIA, NAMIBIA, CANADA
GIRONE C: INGHILTERRA, FRANCIA, ARGENTINA, STATI UNITI, TONGA
GIRONE D: AUSTRALIA, GALLES, GEORGIA, FIJI, URUGUAY

Ma il mio suggerimento è questo: https://visitjapan2019.com/it/wp-content/uploads/2019/04/RWC_Guide_Italian_web.pdf

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Tra le 100 migliori accomodation del mondo in seno alle località versate a quello che in iScozia nel 1457 venne bandito dal parlamento con atto ufficiale come gioco “gowf” poiché distraeva le milizie dalle pratiche militari, il Victoria Golf & Country Resort è tra le più rinomate per quanto concerne la struttura architettonica, lo scenario delle 18 buche con un caratteristico saliscendi, l’immaginazione dell’ambiente, l’occhio attento al territorio e soprattutto la conoscenza del gioco.

Chi più di altri infuse l’arte nella realizzazione di invitanti campi adibiti alla nobile pratica del Golf? Donald Steel nato nel 1937, dopo aver conseguito diversi riconoscimenti sportivi, a partire dal 1987 inanellò oltre duemila voli in cerca di territori da sogno dove instillare il suo genio architettonico, disegnando i migliori percorsi al mondo.
Il circondario e le colline pertinenti il Victoria Golf & Country Resort sono ideali per l’attività del birdwatching: oltre 100 specie di uccelli nidificano all'interno dei percorsi naturalistici della tenuta.

Victoria Golf.jpg
 
Mi sembra superfluo voler sottolineare la tipicità del Derby di Epsom, una tra le cinque gare ippiche più note al mondo, che da alcuni secoli si disputa nel Surrey a poche miglia da Wimbledon. La corsa inaugurale si tenne giovedì 4 maggio 1780 e da allora famosi pittori come Theodore Gericault si sono sbizzarriti nel riprodurre tele ad effetto di grande valore artistico incentrate sull’evento equestre (per intenderci Gericault è quello della Zattera della Medusa).

Ebbene, nel verde tracciato di Epsom, l’ultima curva che immette nella lunga dirittura d’arrivo, ha un nome: Tattenham Corner. Spesso è qui che si manifesta con determinazione il papabile vincitore.
Ed è in prossimità di questo “corner” che l’Hospitality ha investito assai:

https://www.thejockeyclub.co.uk/eps...lity-and-packages/tattenham-straight-marquee/

nella foto “The 1821 Derby at Epsom” T. Gericault
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Non avevo visto questa discussione e la trovo molto interessante. Oddio, la prima cosa che ho pensato è questa: solo il calcio può smuovere gli italiani.
In realtà le cose non stanno così: ci sono delle nicchie interessanti da prendere in considerazione. Ad esempio sto constatando un crescente interesse per il golf: ho scoperto tra l'altro che i costi per praticarlo non sono (più) così eccessivi come si è portati a pensare. E poi - vuoi mettere? - passi le giornate immerso nella natura.
Qualche mese fa, nello "sperduto" Molise hanno organizzato un torneo che ha richiamato diversi appassionati provenienti dall'Ucraina. Gli organizzatori li hanno poi portati a visitare alcune eccellenze di questo territorio. Lo sapevate, ad esempio, che a Isernia c'è un sito archeologico dove sono stati rinvenuti reperti risalenti a 600mila anni fa? Qualche anno fa gli archeologi dell'Università di Ferrara hanno scoperto anche un dentino da latte. Sembra nulla, ma è comunque il resto umano più antico rinvenuto finora in Italia. La particolarità del museo, poi, è che comprende anche l'area degli scavi. In alcuni periodi dell'anno, l'estate di solito, si può assistere "live" alle campagne di scavo.
Altra curiosità: ad Agnone (provincia di Isernia) c'è la seconda azienda più longeva al mondo: produce campane da oltre mille anni, sempre con le stesse tecniche. Insomma: sport e turismo, come suggerisce @Lo Psillo, rappresentano davvero un'accoppiata vincente.
Sarebbe bello raccontare qui altre esperienze fatte in Italia (magari più strutturate e meno sporadiche rispetto a quella che ho riportato), in particolare nelle realtà meno conosciute al grande pubblico. Portare turisti a Firenze, Roma e Venezia non serve: ci vanno a prescindere. Altro discorso è saperli portare lì dove mai immagineresti di vedere un turista.
 
a proposito di sport "minori" @martino_bella

Un certo David Shennan è considerato il pioniere del POLO, un gioco simile all'hockey su prato ma in groppa ad un cavallo ben trattato e preparato per competizioni sportive.

Nel 1875, nella sua residenza di Santa Fè in Argentina, mr. Shennan organizzò il primo match di Polo tra due squadre di 4 cavalieri.
Da quel giorno lo sport è praticato in tutto il Mondo su un campo lungo circa 275 mt e largo 145 delimitato perimetralmente da tavole in legno alte 27 cm per contenere la pallina entro l'area di gioco. Le prime palle da gioco erano in legno, ma Bernard Cohen, nel 1970, inventò l’odierna palla da polo in plastica, il cui test di rodaggio fu effettuato a Palm Beach al Polo Club di Wellington. L’impatto fu notevole, cambiando il gioco in modo decisivo.

Spesso il Polo viene associato all'Equitazione per ovvie ragioni legate alla padronanza del cavallo da parte di quei cavalieri di gran classe cui vengono assegnati dei punteggi di valore, (handicap) in una scala che arriva fino a 10...

per quanto concerne Hospitality, linko un esempio inglese https://cowdraypolo.co.uk/hospitality/

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@Lo Psillo sei un serbatoio inesauribile di informazioni!
Grazie!!!
Interessante anche il sito citato per sfruttare questo sport in chiave hospitality. Ma... come siamo messi con il polo in Italia? Le polo vanno alla grande, ma il polo?
 
@martino_bella
In Italia non stiamo messi male, anzi.
Prendiamo Carona, un giocatore argentino di caratura internazionale. Egli giunse in Italia nel 1985 iniziando a lavorare con successo nell'ambito della disciplina equestre del POLO, facendo compiere un salto di qualità a diversi centri ippici italiani tra Piemonte e Lombardia, senza escludere il famoso centro del Felcino a Città della Pieve.
 
Perdona la mia ignoranza! Ero convinto che non avesse grande seguito. Mi sbagliavo alla grande! Però a pensarci bene ci sta. Negli ultimi anni è cresciuto l'interesse per l'equitazione, quindi la logica conseguenza ci si appassiona agli sport collegati. Grazie per le tue informazioni.
 
Tra le poche discipline sportive che includono delle lunghe pause v’è il Cricket (grillo), con i suoi intervalli di gioco denominati Lunch & Tea-break.

Nel primo i giocatori (11 per ogni squadra) consumano roasted chicken, verdure cotte, fette di pane tostato con burro o formaggio, mentre nel corso del secondo essi possono bere persino una tazza di caffè. 1573286070386.png 1573286050490.png 1573286037760.png and 1573285980781.png

Il cricket è un gioco tipicamente “coloniale” le cui regole, stabilite già a partire dal 1909, sono davvero indigeste, pertanto evito di darvene spiegazioni. Le partite possono avere uno sviluppo complessivo di alcuni giorni (spesso è il meteo a regolarne la durata). 1573286083598.png

Tutto ciò permette di stendere un programma di accoglienza a latere del momento sportivo che favorisce la socializzazione e il turismo (molto di nicchia, sono d’accordo).


da qui si entra in una tra le più note Home del Cricket Inglese:
https://www.lords.org/

e pensare che anche Barrie e sir Arthur Conan Doyle (Peter Pan e Sherlock Holmes) sono finiti nella rete del provetto giocatore di Cricket…
 
...il turismo in sella a una MTB

Le offerte riguardanti questa tipologia di turismo a 2 ruote sono numerose.

Occorre innanzitutto una bike ben attrezzata, un'adeguata preparazione atletica e un affiatato gruppo di amici, pilota del pulmino compreso. Il pulmino si rende necessario per assicurare i pezzi di ricambio e assistere la squadra nel corso degli spostamenti.

L’itinerario completo viene stabilito in precedenza e prevede anche la classificazione delle difficoltà tecniche nei singoli tracciati Tale valutazione viene generata secondo la gerarchica scala singletrack. Essa comprende 6 gradi di difficoltà, da S0 a S5.
I parametri usati per fissare il grado di difficoltà sono: le peculiarità del terreno (grip, scorrevolezza, composizione geologica); il tipo di ostacoli; la pendenza; il tipo di curve e la capacità di guida.

Una volta in sella, sali, scendi e poi ti accasi in qualche cascina o masserìa e tutto termina a…tarallucci e vino.

Linko un sito dal quale prelevare nutrienti informazioni, il nome la dice lunga: Patagonia Biking

 
Sul finire degli anni Ottanta per realizzare la famosa pista del Kilometro Lanciato (KL) di Les Arcs, si stracciò letteralmente una montagna!
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Pur non essendo più utilizzata Les Arcs Paradiski presenta queste peculiarità:
quota di arrivo: 2145 m
quota di partenza: 2710 m
dislivello: 565 m
Lunghezza: 1740 metri da percorrere senza affrontare una sola curva
tipo di pista: Coppa del mondo
scala del livello: Difficile
innevamento artificiale: No

Disciplina davvero impegnativa il KL poiché tutto si gioca in quei pochissimi secondi nei quali viene rilevata la velocità massima (un po’ come fanno le colonnine arancioni piazzate sulle nostre strade).

Nato in Austria intorno agli anni Venti del secolo scorso, il Kilometro Lanciato è stato più volte bersagliato come sport con una massima incidenza negativa sul fisico e tale da procurare importanti fratture scomposte.

Ad ogni modo gli sci sono lunghi 240 cm con punte abbassate per ridurre al minimo le vibrazioni. Gli scarponi sono aerodinamici e inclinati in avanti, oltre a essere dotati di spoiler. Uno tra i pochi luoghi italiani nel quale si pratica ancora questa disciplina è l’Alpe di Siusi: qui un tratto di pista riservata e cronometrata prevede una competizione open a inizio stagione.

Fate piano o finirete come ‘sta vettura!

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A proposito, domani 24 novembre si corre la 36a edizione della Firenze Marathon, 42 chilometri che attraversano il centro storico, evento che porta qui circa 9000 atleti più amici e parenti.
La ricettività è quasi esaurita.
 
Nuotare in superficie utilizzando un tubo di respirazione (in inglese: Snorkel ), con l'unico scopo di osservare il fondale marino, è anche detto SNORKELING.

Generalmente si esegue con una maschera da sub e pinne a pala corta. Si tratta di un’attività facilmente praticabile che non richiede un’eccessiva preparazione fisica.

Ovviamente si potrà praticare anche in ambienti lacustri, ma le mète più gettonate sono le barriere coralline o i cristallini cenotes dello Yucatan.

Con l’occasione vi invito ad ammirare una tra le bellezze di Panama adatte alla pratica dello Snorkeling, l’Arcipelago de Las Perlas. In questo luogo ameno è stata rinvenuta la perla più famosa al mondo, la Peregrina, un gioiello di 31 carati e dalla simmetria perfetta. Si vocifera che uno schiavo la barattò in cambio della libertà.

un possibile fondale:
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Il Nordic Walking è una disciplina sportiva nata in Finlandia consistente nel camminare a passo alternato con delle apposite bacchette. Nel corso della camminata si riesce a mettere in azione quasi il 90% della muscolatura. L’uso corretto delle bacchette, inoltre, permette di alleggerire parte del peso corporeo sulla colonna vertebrale e sugli arti inferiori, favorendo un lavoro articolare totale con sviluppo coordinato e in sintonia.

Il Nordic Walking risulta un efficace esercizio nelle fasi di recupero della giusta deambulazione.

Dove praticarlo? Anche in pianura, in presenza di una pista adatta.

Per il momento ho scovato un appuntamento a SAN VIGILIO di MAREBBE, per i patiti d’altura…

https://www.sks20.com/opening/
 
Il Nordic Walking è una disciplina sportiva nata in Finlandia consistente nel camminare a passo alternato con delle apposite bacchette. Nel corso della camminata si riesce a mettere in azione quasi il 90% della muscolatura. L’uso corretto delle bacchette, inoltre, permette di alleggerire parte del peso corporeo sulla colonna vertebrale e sugli arti inferiori, favorendo un lavoro articolare totale con sviluppo coordinato e in sintonia.

Il Nordic Walking risulta un efficace esercizio nelle fasi di recupero della giusta deambulazione.

Dove praticarlo? Anche in pianura, in presenza di una pista adatta.

Per il momento ho scovato un appuntamento a SAN VIGILIO di MAREBBE, per i patiti d’altura…

https://www.sks20.com/opening/

E' buffo vederlo praticato da turisti nordici anche qui in città, mentre percorrono vicoletti e canti...:D
 
in tempo di contagi, anche uno sport minore che richiamava gente da ogni parte d'Italia con incontri tra le bocciofile della Penisola, trova il suo tallone d'Achille

C’è una strage silenziosa ad opera del COVID-19 che sta colpendo il mondo delle bocce italiano, lombardo in particolare. Nei bocciodromi e nelle bocciofile italiane, infatti, sono stati registrati migliaia di contagi e almeno 250 morti, come ha spiegato il presidente M. G. De Sanctis che ha evidenziato come questi si concentrino “soprattutto tra Veneto, Friuli, Lombardia, Piemonte e Marche, regioni di grande tradizione bocciofila”, sebbene ammetta che “un bilancio definitivo al momento è impossibile”.

I 1.600 bocciodromi italiani sono punto di incontro (molti prevedono ancora il tradizionale ristoro per uno spuntino o una bevuta), gioco e divertimento per tutti gli appassionati, giovani e anziani.

Tra i propri caduti le bocce contano campioni come il trevigiano Giuliano Mirandola, 62 anni, allenatori nazionali come il biellese Gianni Negrusso e dirigenti regionali come Italo Balbinot in Veneto e Benito Scazzoli in Lombardia.

La spiegazione di tale funesta misura deriva dal fatto che le bocciofile possono risultare punti di diffusione del contagio. De Sanctis non è ottimista: “Vedo tanto buio nel nostro futuro poiché pur facendo giocare e divertire un milione di persone e organizzando circa 10mila gare l’anno, dalle istituzioni non siamo considerati un vero sport.


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30 giugno 2020

Il cicloturismo porta ossigeno agli alberghi
di MARCO FROJO
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I pernottamenti degli italiani in vacanza sulle due ruote sono destinati a crescere del 26% fino a 25,9 milioni di unità

Non tutte le strutture ricettive dovranno fare i conti con un’estate di crisi. Agriturismi ed alberghi che negli anni si sono specializzati nell’ospitalità dei cicloturisti stanno probabilmente andando incontro a una stagione da incorniciare. Già in crescita prima del coronavirus, il cicloturismo potrebbe far registrare un vero e proprio boom quest’anno. Esso garantisce sicurezza, salute e risparmio, oltre ovviamente alla possibilità di visitare gli angoli più belli del Belpaese. Secondo i dati contenuti nel secondo Rapporto sul Cicloturismo presentato di recente da Isnart-Unioncamere e Legambiente, i turisti italiani in bicicletta toccheranno quota 3 milioni a fine 2020 e i loro pernottamenti nell’arco dei dodici mesi sono destinati a crescere del 26% a 25,9 milioni di unità.
“L’utilizzo della bicicletta, che consente di risparmiare l’emissione di 1,5 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno, rappresenta una risposta ideale al bisogno di rigenerarsi dopo una fase di disagio — scrive Legambiente — La bicicletta garantisce inoltre un naturale distanziamento fisico ed adattabilità e versatilità in contesti di qualsiasi tipo ed è particolarmente adatto ad un turismo di prossimità (staycation, vacanza vicino casa)”.
Secondo il rapporto, nel 2019 il cicloturismo ha generato quasi 55 milioni di pernottamenti, numero che tiene conto anche dei ciclisti stranieri e non solo di quelli italiani che, come visto, rappresentano un po’ meno della metà del mercato. L’importanza del cicloturismo per il settore alberghiero è evidenziata dal fatto che i pernottamenti sono il 6,1% del totale e la spesa complessiva ammonta a 4,7 miliardi, pari al 5,6% del totale, di cui 3 miliardi generati dalla componente straniera. La spesa media giornaliera pro capite del cicloturista si attesta attorno ai 75 euro.
Il Trentino-Alto Adige è la regione che ha intercettato la fetta più consistente (30%) dell’intero flusso: vanta 16 milioni di pernottamenti di cicloturisti (15% del movimento turistico complessivo), per un spesa di 1,1 miliardi di euro. È però tutto il settentrione a fare la parte del leone: includendo nel calcolo anche Lombardia ed Emilia-Romagna, oltre al Trentino, la quota sale al 70%. Nel resto dello stivale si registra una incoraggiante attività in alcune regioni meridionali, in particolar modo in Puglia, Calabria e Sicilia e Sardegna, dove sono però necessari investimenti nello sviluppo sia delle piste che dei servizi accessori.

repubblica.it
 

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