Come diventare Operatore Enogastronomico
Viviamo in una terra ricca di storia, di arte, di cultura e di tradizioni culinarie. Un Paese che vanta le migliori specificità enogastronomiche al mondo: da nord a sud, isole incluse.
Un ricchissimo patrimonio non ancora promosso del tutto e che ha moltissime potenzialità per essere valorizzato in ambito turistico.
Ecco perché conviene investire nel settore enogastronomico: un ambito in costante crescita e in grado di offrire numerosi posti di lavoro.
Ovviamente per sfruttare al massimo il potenziale del territorio, la formazione svolge un ruolo fondamentale.
Italia, terra dalle mille risorse: ma vivere di sola rendita non basta
L’idea di vivere di rendita solo perché i nostri prodotti enogastronomici sono tra i più rinomati al mondo è alquanto riduttivo.
Per questo è necessario affidarsi a figure professionali competenti che sappiano studiare e attuare strategie ad hoc in grado di valorizzare un segmento che negli ultimi anni sta dando interessanti segnali di crescita.
È opportuno, quindi, capire chi è l’operatore enogastronomico, quali sono le caratteristiche salienti di questa figura e soprattutto la formazione necessaria per lavorare nel settore.
Chi è l’operatore enogastronomico
L’operatore enogastronomico si occupa principalmente di favorire lo sviluppo del turismo enogastronomico di un preciso territorio attraverso la creazione di specifici percorsi legati al mondo del buon cibo e del vino. Ma non solo!
È la figura che si occupa della promozione dei prodotti tipici, degli eventi a tema, degli show cooking e di tutto quello che ruota intorno al food a 360°.
Sviluppa e crea una solida rete di rapporti tra gli operatori del settore imponendosi come punto di riferimento per la valorizzazione e il rilancio dell’immagine del territorio.
La formazione necessaria per lavorare nel settore
Per lavorare come Operatore Enogastronomico è necessario aver conseguito il diploma in ambito agrario o turistico e, meglio, una laurea in scienze dell’alimentazione o scienze del turismo.
E’ altresì richiesta una specifica conoscenza dell’attuale mercato turistico e delle lingue. Per questo è consigliabile frequentare un
corso di specializzazione per essere aggiornati sulle nuove tendenze del settore.
Gli sbocchi professionali
Gli sbocchi professionali per chi decide di investire nel settore sono molti.
È possibile lavorare nel pubblico o nel privato progettando e promuovendo le attività specifiche del settore. Organizzando, per esempio, eventi oppure occupandosi della comunicazione e del marketing. Sia come consulenti sia come lavoratori dipendenti.
A seconda della posizione assunta, l’autonomia decisionale della figura varia notevolmente.
Raccontare una terra che ha tanto da offrire
Lavorare in un settore così interessante e stimolante può essere una bella scommessa su cui investire.
Viviamo in una terra ricchissima, sfruttiamo ogni sua risorsa per offrire ai turisti ciò che di più bello possediamo.
Raccontiamo la nostra terra. Promuoviamola senza mai snaturarla, con il massimo rispetto.
Fonte:
lavorareturismo.it