Il futuro del lavoro nel turismo? Più competenze e specializzazioni
L’opportunità di lavorare, fare carriera in ambito turistico non è un miraggio.
A dispetto di un’Italia che – cronaca degli ultimi giorni – si presenta agli occhi del mondo con enormi lacune mai colmate, il mercato del lavoro è in continuo fermento e la richiesta sempre crescente di figure professionali altamente specializzate ne è la prova.
Abbiamo affrontato il tema con Sandra Lombardo, responsabile del settore Orientamento della UET – Scuola Universitaria Europea per il Turismo nella sede di Roma, che proprio quest’anno compie vent’anni di attività.
Nel corso di tutto questo tempo ha toccato con mano i cambiamenti che sono avvenuti nel settore della formazione e del lavoro in ambito turistico e alberghiero.
Lo scopo di questa chiacchierata con Sandra Lombardo è di fornire dal suo osservatorio indicazioni utili per chi si trova a dover decidere un percorso di studi e di vita professionale in grado di garantire un futuro brillante.
Nuove competenze e nuove figure professionali emergenti nel settore turistico
“In questi ultimi 5 anni abbiamo visto che la richiesta si è spostata moltissimo su figure professionali che abbiano competenze sia di web marketing che di revenue.
Se vogliamo profilare più nel dettaglio sono identificabili con Addetti al Web Marketing Turistico, alla Comunicazione Online, Social Media e Community Manager, Content curator, Digital PR, E-reputation manager, Addetti alla Gestione dei portali di vendita.
Profili questi spendibili nell’area marketing di alberghi, catene e strutture ricettive di medio-grandi dimensioni, web travel agency, tour operator, società di servizi per il turismo, agenzie ed enti di sviluppo e promozione territoriale.
Ovviamente parliamo di professioni trasversali che non interessano solo un ambito squisitamente turistico ma interessano il mondo del lavoro in ogni sua accezione.
Chiaramente il settore del turismo dovendo muoversi oltre i confini nazionali e provinciali è più sensibile all’aggiornamento rispetto ad altre attività produttive”.
Richieste del mercato del lavoro in ambito turistico
Viaggiare, spostarsi da un posto all’altro – che si tratti di lavoro o vacanza – fa parte della natura umana, per cui le risorse legate a questo specifico bisogno non potranno mai cessare di esistere.
Il messaggio per quanti devono misurarsi ogni giorno con scelte fondamentali per le loro carriere, è che il mercato del lavoro del turismo, senza perdere di vista le professioni tradizionali, ci chiede continui aggiornamenti formativi.
“Semplifico con qualche esempio: la figura tradizionale del front office manager oltre ad avere competenze specifiche di ricevimento e di gestionali di prenotazioni, deve avere dimestichezza con i social e con la comunicazione on line.
Sappiamo bene quanto può essere influente una recensione o un’assenza di risposta quando parliamo di web e quanto questo fattore può andare ad incidere sulla scelta del cliente.
Un’altra competenza sempre più richiesta è la conoscenza dei codici culturali.
Gli alberghi nostri partner hanno una clientela internazionale e un addetto al ricevimento deve sapere come relazionarsi con un cinese o con un americano o un russo o qualsiasi altra nazionalità senza mettere in imbarazzo il cliente, imbarazzo che potrebbe trasformarsi in un reclamo o in una cattiva recensione sui social che ricade a cascata su tutto il web”.
La formazione UET in ambito travel e hotel management
“La UET è sicuramente una delle realtà formative più prestigiose e più longeve d’Italia.
Nel corso di questi anni ci siamo focalizzati in un’offerta formativa sempre più completa, per dare la possibilità ai nostri allievi di spaziare nei più svariati ambiti del settore.
La formazione in ambito travel ci vede presenti, infatti, con percorsi che partono dalla preparazione al concorso di accompagnatore turistico, alla programmazione di viaggio, al banconista, sviluppo vendite, promozione territoriale.
Per l’hotellerie invece, abbiamo corsi per addetto al ricevimento, assistente congressuale, assistente sales & marketing, guest relation, revenue manager, food & beverage junior manager.
Queste figure professionali completano la loro preparazione con conoscenze specifiche in ambito digitale, in quanto il mercato del lavoro richiede strutturate competenze tradizionali sempre aggiornate e qualificate sul web marketing e sul revenue.
La UET Roma quest’anno compie 20 anni di attività. Un bel traguardo ed anche motivo di orgoglio.
Forse la cosa che riconosco in questo lungo percorso condiviso è l’affetto dei nostri studenti, alcuni sono diventati dei manager importanti altri sono all’estero con carriere brillanti, qualcuno non lavora nel turismo ma quasi tutti non esitano a parlar bene della scuola che hanno frequentato.
Non è un dato emotivo, ma è veramente documentabile che il 35% degli studenti attuali proviene da segnalazioni di ex studenti.
Altro motivo di soddisfazione: alcuni di loro sono rientrati in UET in veste di nostri docenti come professionisti di settore.
Sì, forse quello che caratterizza la sede di Roma è il fattore umano senza perdere mai di vista l’aspetto professionale”.
La storia di UET, che ha portato al successo tanti allievi, non solo italiani…
“La UET è nata nel 1990 a Parigi da un’idea di Nouvelles Frontieres. La dott.ssa Marina Ambrosecchio ha avuto l’intuizione di portare in Italia questa idea di formazione che alternava periodi di formazione in aula a periodi di stage.
La formula, assolutamente innovativa in Italia, ebbe subito un grande successo e dopo l’apertura della sede di Roma nel 1995 segui l’anno successivo quella di Milano e poi nel 2006 l’apertura della sede di Palermo e degli uffici di Shanghai.
La sede di Milano si è caratterizzata subito per una vocazione sul travel ed il congressuale ed ha dei docenti di altissimo livello.
Fin dall’inizio è stato con noi il compianto prof. Castoldi, fino alla prematura e recente mancanza, che ha dato un importante contributo per l’eccellenza didattica della sede.
La sede di Palermo ha puntato più sui master avendo un’utenza composta più che altro da laureati.
Gli studenti che hanno conseguito uno dei master proposti da UET Palermo sono occupati in aziende turistiche di grande prestigio e non si sono fermati alla sola Sicilia ma lavorano sia sul territorio nazionale che all’estero in prestigiose aziende del settore turistico.
La sede di Shanghai ci ha dato un respiro internazionale fuori dall’Europa e ci ha fatto aprire su un altro mondo, cosa che consentito uno scambio tra gli studenti cinesi e quelli italiani.
Imparare nuovi codici culturali e creare un’opportunità condivisa: per gli studenti cinesi portare a casa un capitale di conoscenza per trovare una collocazione lavorativa adeguata alle loro aspettative ed a quella delle loro famiglie che avevano investito nella loro formazione.
Per gli studenti italiani UET invece si è aperta la Porta d’Oriente”.
Com’è cambiata la formazione in questi 20 anni
“Beh, rispetto a 20 anni fa c’è stata una vera e propria rivoluzione.
Quando abbiamo iniziato l’attività, la domanda era basata su figure tradizionali di addetti al ricevimento, banconisti, biglietterie. Oggi, come accennavo in precedenza
tutte le figure in uscita devono avere un taglio web 2.0, sia per il travel che per l’hotel.
Anzi nell’hotellerie rispetto ad allora c’è stata una grande apertura su altri settori come il sales & marketing, il congressuale, il revenue e sugli specifici gestionali di prenotazione.
Centrale è la formazione in web marketing turistico.
All’epoca si erogava una formazione direttamente importata dalla UET France la scuola di formazione di NF di cui accennavo sopra.
Quindi parliamo di una formazione tagliata più che altro sul travel, poichè NF – se qualcuno ancora ricorda – era un T.O. molto importante.
Quasi tutti quelli della mia generazione hanno fatto nella loro vita almeno un viaggio con loro.
Gli inserimenti lavorativi all’epoca erano principalmente in agenzie di viaggio, tour operator, compagnie aeree.
Nel corso di questi anni la UET Roma invece, si è sempre più specializzata nel settore alberghiero, una scelta indotta dal contesto territoriale romano che, per quanto riguarda il turismo, ha un’autentica vocazione nel settore alberghiero.
Scelta che si è rivelata vincente in quanto UET Roma nel 2012 ha avuto il riconoscimento di IHG (Intercontinental Hotel Group).
Inoltre, abbiamo visto che la maggiore conversione stage/lavoro è data proprio dal settore hotellerie”.
Insomma, un occhio attento, sempre puntato alla domanda di lavoro, ci ha consentito di intercettare le nuove esigenze e di erogare una formazione al passo con i tempi.
Intraprendere nuove professioni mai contemplate prima
“L’appetito vien mangiando, come si suol dire. La nostra offerta formativa è molto articolata e può essere costruita su quelle che sono le aspettative dello studente.
Abbiamo specializzazioni post diploma e master post laurea.
Il turismo non è solo travel o hotellerie ma ha un indotto che consente di intraprendere professioni che non si erano contemplate.
Per capire quale corso è più adatto allo studente prevediamo sempre un colloquio di orientamento che ci aiuta ad individuare insieme il percorso formativo più adatto per raggiungere gli obiettivi che si sono definiti insieme”.
Consigli per chi vuole impegnarsi in studi e professioni in ambito turistico
“Reputo che un giovane che decida di intraprendere un percorso professionalizzante nel turismo deve essere consapevole che per lavorare nel settore bisogna avere una buona flessibilità mentale, competenze linguistiche, ed una preparazione mirata ed aggiornata nello specifico settore d’interesse, ultimo ma non per importanza, fare tutto con curiosità e passione.
Penso che una buona capacità di ascolto verso se stessi e verso gli altri possa essere, infine, l’ingrediente segreto per trovare la collocazione vincente nel mondo del lavoro”.
Grazie a Sandra Lombardo per questa chiacchierata che darà di certo una mano a chi sta cercando il modo migliore per inserirsi in uno dei settori più difficili, ma anche tra i più belli di sempre: il Turismo.