Turismi

Il Veneto apre le frontiere al Turismo Sanitario

La Sanità e il Turismo, due delle eccellenze  della regione, si sono alleati per dare vita ad un nuovo fronte di attrattività nel mondo. Una nuova opportunità di business analizzata in un Tavolo di Lavoro riunito a Venezia per trasformare in ”nuove offerte” le peculiarità del Turismo e della Sanità regionali. Tanto per cominciare il Veneto – che strizza l’occhio ad altre realtà molto più sviluppate  nel resto del mondo – ospiterà a Monastier, il prossimo mese di maggio, il Congresso 2010 dell’EMTC “European Medical Travel Conference”, la più grande Conferenza Europea in materia di turismo sanitario che nelle scorse edizioni ha toccato l’Ungheria e la Germania e che per il 2010 approda per la prima volta in Italia. Ad oggi sono oltre 20.000 le prestazioni sanitarie erogate in Veneto a cittadini stranieri ogni anno. Un numero che può essere fatto lievitare, anche grazie alle convenzioni sottoscritte con le più importanti compagnie assicurative americane (che consigliano ai loro stessi assistiti di rivolgersi alla Sanità estera per via dei costi di quella statunitense) e con le due primarie mutue tedesche (AOK e TK).

L’iniziativa coinvolgerà l’intero sistema sanitario pubblico e privato, quello turistico e la rete di cooperazioni che il Veneto ha in atto con molte Regioni estere. A palazzo Balbi – sede della Giunta regionale che ha ospitato il Tavolo di Lavoro – erano presenti esponenti della Sanità privata veneta, i direttori generali delle Ulss, gli esperti della Baviera e della Catalogna.

La Sanità e il Turismo veneti puntano a creare sinergie significative dunque, per sviluppare una  nicchia che nel resto del mondo vale già milioni di euro di fatturato. Non resta che di individuare aree sanitarie e tipologie di offerta turistica da trasformare in veri e propri “pacchetti” con l’obiettivo di far entrare il sistema veneto nel grande business internazionale del turismo sanitario. E si parte da solide basi già accertate come le due eccellenze della regione (turismo e sanità, appunto)  riconosciute in tutto il mondo. Solo per il bacino termale ad esempio, i flussi riguardano milioni di persone, così come sono milioni i cittadini della terza età che dal nord Europa ogni anno “emigrano” a sud nei mesi invernali.

Grande novità del meeting di Monastier la partecipazione dei pesi arabi, che pure rappresentano un mercato interessante. Una precisazione va fatta: dalla Regione fanno sapere che in nessun modo le iniziative legate all’innovativo progetto inciderà su modalità e tempi di erogazione del servizio sanitario regionale.