Instagram e il fenomeno dei Pet Travelling Influencer
Ci sono ancora i social più frequentati dalle nuove leve al centro di un nuovo approfondimento proposto dagli studenti del Corso di Digital Communication design dello IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design, coordinati dal professore Riccardo Pirazzoli.
Dopo una serie di articoli dedicati a TikTok, il social del momento, tornano sotto la lente Instagram e le sue potenzialità nel comparto turistico e alberghiero.
Vincenzo Morteo e Valentina Saracino si sono soffermati su un fenomeno particolare, quello dei Pet Travelling Influencer.
Come sempre i lettori possono usufruire di un’analisi puntuale e ricca di spunti per chi opera nel settore turistico. Senz’altro utili per aprire un proprio profilo PTI.
Buona lettura!
Instagram, il Narciso dei social network
Instagram è il Narciso del pantheon social. Cosa significa questo per un marchio?
In primo luogo significa guardarsi intorno. Instagram è un luogo in cui prima di tutto si guarda, dopodiché in cui ci si lascia guardare.
Guardarsi intorno significa imparare da chi si lascia guardare meglio rispetto a tutti gli altri. (Per approfondimenti si rimanda all’articolo dedicato ai tool di Instagram e alle strategie da mettere in campo).
Instagram è anche un luogo di parole, è vero, ma anche quelle sono parole visive e ciò di cui si parla ha sempre a che fare con ciò che si è appena visto.
Dunque in questa foresta fitta di scatti, l’unico macro obiettivo di sopravvivenza, valido per tutti, è catturare l’occhio.
Perché su Instagram un marchio non sopravvive se ha “solo” una storia. A Narciso bisogna sacrificare di più.
Quello che serve è una storia per lo sguardo delle persone.
Una storia che va composta partendo da un ingrediente fondamentale: l’archetipo.
Quando l’archetipo rende più coinvolgente una storia
Una storia senza un archetipo è come un piatto di pasta scondito, potrà anche sembrare perfetto ma deluderà inevitabilmente.
Un archetipo è un’immagine inconscia collettiva, una specie di idea primitiva.
Alcuni li condividiamo in quanto membri di una cultura.
Altri – più ampi e antichi – ci appartengono in quanto esseri umani.
A questo proposito, prendiamo in esame il fenomeno dei Pet Travelling Influencer, una particolarissima variante del Travel Influencer “classico”.
Il loro successo è dovuto alla risonanza del pubblico a una storia archetipica: quella dell’eroe che viaggia accompagnato dal proprio animale, sia esso un cavallo fedele, un drago sputafuoco, un cane pasticcione o un gatto dal sorriso enigmatico.
Oltre a un buon impianto narrativo – marchio di fabbrica degli storyteller – il successo di questi profili non si misura in quantità di follower acquisiti, ma in qualità della foto-comunicazione distribuita su un tempo serializzato.
Perché le storie che funzionano su Instagram sono quelle che persistono e con costanza si mantengono rilevanti.
I migliori Pet Traveling Influencer
I Pet Travelling Influencer che sono riusciti ad attirare lo sguardo del mondo non sono molti e fra questi abbiamo scelto di raccontarvi i migliori e il perché lo sono.
Analizzeremo il loro tone of voice attraverso i seguenti parametri:
– professionale: ovvero l’enfasi sulla composizione scenografica del racconto;
– spontaneo: ovvero l’accento sulla genuinità di una storia poco trattata;
– emotivo: ovvero “puntare all’intenerimento”;
– evocativo: ovvero “puntare all’immaginazione”;
– dell’orientamento al racconto visivo;
– dell’orientamento al racconto testuale.
@sukiicat – 1.9 m followers
Sukii è una gatta del Bengala che grazie alla sua padrona, la fotografa canadese Marti Gutfreund viaggia ed esplora il suo Paese.
La composizione scenografica del racconto è studiata, coordinata ed evocativa.
La dimensione dei testi, casual e brevi, è occupata da due punti di vista: quello di Sukii e quello della Getfreund.
Il profilo punta decisamente a stimolare un desiderio di natura, bellezza e avventura.
Valutazioni e metriche
Teatralità: 9/10
Spontaneità: 4/10
Pucciosità: 8/10
Avventurosità: 9/10
Storytelling: prevalentemente visivo.
Presenza di funnel: link a sito e-commerce
Tone of voice: giocoso, amichevole, allegro.
@loki – 2 m followers
Questo splendido cane lupo incarna l’idea di libertà come selvaticità, come connessione atavica con la natura.
Il suo successo è legato a due fattori: la sua bellezza e le meravigliose foto paesaggistiche che lo ritraggono.
Il racconto è trainato dall’immagine ma è il testo che la trasforma in un’esperienza emotiva, lasciando trasparire il rapporto fraterno che lo lega al suo padrone.
Valutazioni e metriche
Teatralità: 9/10
Spontaneità: 3/10
Pucciosità: 4/10
Avventurosità: 10/10
Storytelling: prevalentemente visivo.
Presenza di funnel: link a sito e-commerce
Tone of voice: evocativo, romantico, mitico.
@mr.pokee – 1.9 m followers
È certamente il riccio più popolare del pianeta, che ha conquistato con la sua incontenibile allegria.
Lo storytelling è prevalentemente fotografico, e punta sulla serializzazione di un momento, ovvero l’emozione del roditore, replicandola su scenografie differenti e misurate.
I testi, dal tono giocoso e amichevole, hanno un carattere d’accompagnamento.
Valutazioni e metriche
Teatralità: 8/10
Spontaneità: 4/10
Pucciosità: 9/10
Avventurosità: 7/10
Storytelling: prevalentemente visivo.
Presenza di funnel: link a sito e-commerce
Tone of voice: spiritoso, amichevole, vivace.
@henrythecoloradodog – 2.1 m followers
Due amici salvati dalla strada da una coppia di avventurieri.
Le premesse sono già vincenti e quadruplicano le chance di successo del profilo, mostrando una famiglia al completo che esplora il mondo.
Tra i profili trattati finora è uno di quelli i cui testi presentano più CTA, sebbene il rapporto tra storytelling e azioni di marketing sia ben bilanciato, grazie anche a un supporto video-fotografico di altissimo livello.
Valutazioni e metriche
Teatralità: 10/10
Spontaneità: 2/10
Pucciosità: 8/10
Avventurosità: 8/10
Storytelling: prevalentemente visivo.
Presenza di funnel: link a sito e-commerce
Tone of voice: romantico, emozionale, simpatico.
@miami_traveller_dog – 13.4 k followers
Scatti da Santorini, Mosca, Milano, ma anche da mete più insolite come la casa di Elvis Presley e la tomba di Marylin Monroe.
Miami è un chihuahua che viaggia con stile per recensire località e strutture alberghiere.
Le foto hanno una buona qualità compositiva ma hanno bisogno dei testi per essere pienamente contestualizzate.
In fondo questo cucciolo non si accontenta di essere popolare, vuole anche dire la sua.
Valutazioni e metriche
Teatralità: 4/10
Spontaneità: 5/10
Pucciosità: 7/10
Avventurosità: 2/10
Storytelling: bilanciamento visivo/testuale.
Presenza di funnel: //
Tone of voice: curioso, amichevole, sagace.
@missdarcysadventures – 26.6 k followers
Mary Ping è un’interior designer e blogger londinese.
Darcy, la sua cagnolina, è la star di un profilo instagram molto popolare nello UK.
Lo storytelling è molto curato nella dimensione testuale, poiché Darcy è principalmente una blogger che recensisce locali, servizi e prodotti dog-friendly e pet-oriented.
L’impianto fotografico ha un buon livello tecnico ma ha perlopiù la funzione di metaforizzare il tema, l’oggetto o il contenuto della recensione.
Valutazioni e metriche
Teatralità: 5/10
Spontaneità: 6/10
Pucciosità: 7/10
Avventurosità: 2/10
Storytelling: prevalentemente testuale.
Presenza di funnel: link a sito blog
Tone of voice: emozionale, amichevole, attenta.
Quadrato di Greimas: posizionamento comunicativo dei Pet Travelling Influencer
Posizionamento dei profili: deduzioni
Dal posizionamento dei profili risultano le seguenti osservazioni:
1) I profili orientati all’immagine tendono al merchandising, al product placement e includono un e-commerce;
2) I profili più orientati al testo sono associati a travel blogging e all’experience placement, ovvero le recensioni di esperienze.
3) Evocare ed emozionare sono strategie equipollenti in termini di successo potenziale.
4) I profili professionali “parlano meno” in termini di quantità narrativa, perché tendono ad un discorso meno nitido e più mitologico. Quelli meno fotografici compensano con impianti narrativi complessi e ramificati.
Pet Travelling Influencer: guida alla creazione del profilo in 4 punti
Di seguito una breve guisa per creare profili efficaci. Per creare un buon profilo di Pet Travelling Influencer basta seguire i seguenti 4 passaggi cardine.
1. Definisci motivazioni e obiettivi
Perché sei disposto ad investire tempo e risorse per curare il profilo di un PTI?
Stabilire sin dall’inizio che tipo di orientamento commerciale intraprendere è fondamentale per progettare la tua brand identity e definire il tuo rapporto con la community di Instagram.
Dai profili analizzati risulta evidente che gli orientamenti principali siano due: il primo verso l’e-commerce e il merchandising, il secondo quello del blog e delle recensioni.
2. Crea animali “mitologici”
No, niente centauri e non ti serve neanche cercare animali esotici o particolarmente rari.
Quello che fa la differenza non è l’animale in sé, ma le sue due storie.
La prima, innata, è quella del suo archetipo, la seconda invece è la storia che creerete insieme.
Quanto più la vostra storia sarà orientata verso l’archetipo, maggiore sarà la facilità nell’attrarre attenzione.
La storia di Loki, ad esempio, pur nella sua particolarità si orienta verso l’archetipo della sua specie: le immagini che lo ritraggono sono in armonia con la moodboard mentale evocata in ciascuno di noi dal concetto di cane-lupo.
3. Individua due distinguo
Se vuoi creare un personaggio che rimanga impresso, il tuo animale domestico dovrà essere percepito con un massimo di due caratteristiche predominanti ben definite.
Mr Pokee, ad esempio, che è piccolo e allegro, lo è in tutte le sue foto. Perché è il personaggio di una serie (fotografica) e se vuole continuare ad essere riconosciuto deve rimanere coerente con se stesso.
4. Progetta esperienze memorabili
Sfrutta l’attrazione naturale che esercitano i PTI inserendoli in scenografie spettacolari o esteticamente pregnanti.
Unisci infine un bodycopy narrativo e avrai creato un racconto tridimensionale, un contenuto poli-coinvolgente dentro cui ogni un’azienda affine vorrebbe inserire il proprio prodotto.
Conclusioni
Gli animali sono testimonial pubblicitari ideali, perché in quanto “simboli” tendono a conciliare invece che a dividere.
In un mondo in cui le persone si capiscono sempre meno, gli animali sono una costante chiara e condivisa in grado di essere trasversalmente rilevante per molti segmenti di mercato che di norma sono targetizzati separatamente.
In altre parole, gli animali piacciono a tutti, in particolare su Instagram.
Per questo motivo stringere un accordo pubblicitario con un PTI è estremamente vantaggioso per quelle le aziende turistiche che hanno difficoltà a raggiungere le proprie nicchie o vorrebbero comunicare anche con altre ad esse limitrofe.
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analisi e guida di:
Vincenzo Morteo e Valentina Saracino