Travel

La Matrice dell’Apprendimento: un modello per crescere nel settore turistico

Matrice dell’Apprendimento

Nel mondo della formazione e dello sviluppo professionale, comprendere il processo di apprendimento è fondamentale per migliorare le performance e massimizzare il potenziale individuale. 

Uno dei modelli più efficaci per descrivere questo processo è la Matrice dell’Apprendimento, uno schema che aiuta a identificare le diverse fasi della consapevolezza e della competenza.

Questa matrice, spesso utilizzata nel coaching, nella formazione aziendale e nella crescita personale, è uno strumento potente per guidare l’apprendimento in modo strutturato. 

In questo articolo esploreremo nel dettaglio la matrice dell’apprendimento, analizzando le sue quattro fasi, il passaggio tra esse e il loro impatto sulle prestazioni professionali.

Cos’è la Matrice dell’Apprendimento?

La Matrice dell’Apprendimento è un modello che descrive il processo attraverso cui una persona acquisisce nuove conoscenze e competenze. Questo schema aiuta a comprendere i diversi livelli di consapevolezza rispetto a ciò che si conosce o non si conosce.

La matrice si sviluppa su due dimensioni:

  • consapevolezza: il grado in cui una persona è cosciente delle proprie competenze o lacune.
  • competenza: il livello di abilità o conoscenza acquisita in un determinato ambito.

Il modello si suddivide in quattro quadranti che rappresentano i diversi stati di apprendimento.

Le quattro fasi della Matrice dell’Apprendimento

1. Non so di non sapere (incompetenza inconscia)

Questa è la fase iniziale, in cui una persona non è consapevole di non possedere una certa conoscenza o competenza. 

È uno stato di ignoranza inconscia, in cui il soggetto non riconosce l’esistenza di una mancanza e quindi non avverte la necessità di apprendere.

Un esempio pratico può essere quello di un principiante che entra per la prima volta in un settore e non è ancora consapevole delle competenze necessarie per avere successo. 

In questa fase, il ruolo della formazione è quello di stimolare la consapevolezza attraverso esperienze, confronto e input esterni.

2. So di non sapere (incompetenza conscia)

In questa fase la persona ha preso coscienza della propria mancanza di conoscenze o abilità. 

Questo è un momento cruciale, perché rappresenta il primo passo verso l’apprendimento: riconoscere di avere una lacuna.

Questa consapevolezza può derivare da un feedback, da un’esperienza diretta o dall’osservazione di persone più competenti. 

È qui che entra in gioco la motivazione all’apprendimento: una volta riconosciuta l’ignoranza, la persona può decidere di colmarla attraverso studio, pratica e formazione.

Un esempio potrebbe essere un imprenditore che si rende conto di non sapere come gestire le campagne di marketing digitale: in questo caso, cercherà un corso o un consulente per sviluppare questa competenza.

3. So di sapere (competenza conscia)

In questa fase, la persona ha acquisito una nuova competenza, ma deve ancora sforzarsi per applicarla in modo efficace. 

L’apprendimento è avvenuto, ma non è ancora automatizzato.

Ad esempio, un giovane manager che ha studiato tecniche di leadership può applicarle sul lavoro, ma deve ancora pensarci attivamente per metterle in pratica. 

L’allenamento e la ripetizione sono essenziali in questa fase per trasformare la conoscenza in un’abilità consolidata.

L’apprendimento è ancora conscio: il soggetto sa di sapere, ma ha bisogno di riflettere prima di agire. Con la pratica costante, però, l’abilità diventerà sempre più naturale.

4. Non so di sapere (competenza inconscia)

Questa è la fase finale del processo di apprendimento. 

La competenza è ormai diventata parte integrante della persona, che la applica in modo automatico senza doverci pensare attivamente.

Un esempio classico è la guida dell’auto: all’inizio bisogna concentrarsi su ogni movimento, ma con il tempo tutto diventa naturale. 

Lo stesso vale per qualsiasi abilità appresa: una volta interiorizzata, viene utilizzata senza sforzo.

Questa fase rappresenta lo stato di Peak Performance, in cui una persona opera con la massima efficienza e naturalezza.

Come passare da una fase all’altra?

Il passaggio tra le fasi della matrice non è automatico: richiede input esterni (feedback, formazione, esperienze) e input interni (motivazione, riflessione, pratica).

  • Dall’incompetenza inconscia all’incompetenza conscia: avviene grazie a stimoli esterni, come una formazione, un errore o il confronto con esperti.
  • Dall’incompetenza conscia alla competenza conscia: si passa attraverso studio e pratica, con uno sforzo intenzionale per apprendere.
  • Dalla competenza conscia alla competenza inconscia: avviene con la ripetizione e l’esperienza, fino a quando l’abilità diventa naturale.

Un altro elemento chiave del modello è il contagio: osservare persone competenti può accelerare il processo di apprendimento. “Un esempio vale più di mille parole”, come evidenziato nella matrice.

Applicazioni della matrice dell’apprendimento nel settore turistico

Nel turismo e nell’ospitalità, la matrice dell’apprendimento può essere utilizzata per:

  • formazione del personale: aiuta a strutturare percorsi di crescita per receptionist, camerieri, manager e altri professionisti del settore.
  • miglioramento del servizio: consente di individuare gap di competenza e lavorare su di essi per migliorare l’esperienza del cliente.
  • sviluppo della leadership: supporta i manager nell’acquisire e interiorizzare capacità di gestione e comunicazione.
  • digitalizzazione: facilita l’apprendimento di nuove tecnologie e strumenti per il marketing turistico e la gestione operativa.

La Matrice dell’Apprendimento è uno strumento potente per comprendere e guidare il processo di crescita personale e professionale. 

Identificare in quale fase ci si trova è il primo passo per migliorare, mentre la formazione, la pratica e il confronto con esperti aiutano a muoversi verso livelli più alti di competenza.

Nel settore turistico, dove la qualità del servizio è un fattore chiave di successo, applicare consapevolmente questo modello può fare la differenza tra un team mediocre e un team di eccellenza.

Investire nella formazione e nell’apprendimento continuo è essenziale per raggiungere la peak performance e mantenere un vantaggio competitivo nel settore.