La ri-evoluzione del settore extra alberghiero
Nel nostro paese il segmento extra alberghiero esiste da sempre. Abbiamo vissuto l’era dei residence, l’era degli agriturismi, l’era dei B&B e, nell’ultima decade, l’era delle case vacanza.
L’ultimo slancio nella scala evolutiva di questo segmento dell’hospitality è stato esplosivo, grazie a una serie di fattori chiave che ne hanno accelerato la crescita esponenziale.
Primo fra tutti, le ceneri di una grande crisi economica, terreno fertile per nuove idee e per nuovi progetti di micro-imprenditorialità per scappare dalla disoccupazione.
Altro ingrediente importante è la cosiddetta sharing economy, madre di numerosi progetti tra cui alcuni di gran successo, come Airbnb, trasformatosi nel giro di qualche anno nel principale motore di crescita nonché paladino dei diritti degli host, nuova figura di spicco nel panorama dell’ospitalità 2.0.
Crescita esponenziale, ma senza regole
E infine l’elemento chiave, il vero detonatore della crescita esplosiva del segmento case-vacanza: la mancanza di regole chiare, fattore tutt’ora determinante per regolamentare un mercato cresciuto selvaggiamente e abituato sin dai primi passi a non avere né sella né domatore.
Abbiamo vissuto più di 10 anni di vacche grasse, abbondanza garantita anno dopo anno, periodo di investimenti sfrenati e di crescita per tutti.
Bastava avere una casa, di proprietà o in affitto, la propria o quella della nonna, una rinfrescata veloce, 4 foto, e via su Airbnb.
Il turismo ha trovato una sua nuova dimensione, accessibile, democratica, economica, locale e originale.
Sono stati usati molti aggettivi per questo nuovo modello di ospitalità ma veramente pochi si sono soffermati a pensare a quello che veramente conta: la sostenibilità.
La semplicità di un business che sembrava alla portata di tutti ha fatto sì che chiunque avesse una seconda casa, la mettesse a disposizione dei turisti senza badare ai numeri, senza chiedersi se il mercato avesse reagito positivamente a un nuovo alloggio turistico.
L’importante era esserci, guadagnare poco anche a costo di perdere denaro, ma esserci.
Un esercito di neofiti dell’ospitalità guidati da un sistema scellerato che indicava loro di abbassare i prezzi per rimanere in cima alla lista, che inconsciamente hanno mandato in rovina un mercato che poteva contare su marginalità molto più interessanti.
E proprio l’ambizione di ottenere facili guadagni ha stimolato l’effetto copia-e-incolla, lo scendere in campo copiando il parente o l’amico che ha guadagnato qualche centinaio di euro al mese affittando su Airbnb.
Durante questo periodo nessuno – tranne veramente pochi – si è soffermato a pensare se questo modello di business fosse sostenibile, se questa crescita sfrenata avrebbe portato sciagure oppure benefici.
E poi il COVID. Tempesta perfetta che ha travolto tutti senza preavviso, tornado inaspettato che ha spazzato il settore hospitality senza pietà, senza risparmiare nemmeno chi negli anni aveva imparato a cavalcare l’onda del successo o chi ha contribuito all’esito senza precedenti di questo nuovo modello di ospitalità.
Tutto si è fermato. Una brusca frenata in un anno che segnava ancora una volta il segno positivo rispetto all’esercizio precedente.
Siamo passati da 100 a zero nel giro di pochi giorni.
Giornate lunghe in cui – ora dopo ora – sono sfumate tutte le prenotazioni di una stagione come tutte le precedenti, spettacolare.
Nulla sarà come prima, questo ormai è chiaro a tutti.
Il settore dell’ospitalità è una delle industrie maggiormente colpite da questa crisi e purtroppo anche quella che quella che ripartirà più tardi.
Come è cambiato il Business model
Il Business model a cui siamo abituati è scaduto e tutti gli appigli e punti fissi su cui abbiamo bastato la nostra navigazione, sono oramai cose del passato su cui purtroppo non possiamo più basare il nostro cammino verso il futuro.
Questi ultimi mesi ci hanno mostrato che per andare avanti, è necessario costruire un nuovo futuro basato su nuovi dati e sull’esperienza che dobbiamo costruire giorno per giorno.
Siamo davanti la re-evoluzione dell’extra alberghiero.
È giunto il momento di mettere in discussione assolutamente tutto ciò che abbiamo appreso in questi anni, smontare ogni singolo meccanismo del business model a cui siamo abituati, e capire che parte di esso ha valenza in questa nuova realtà.
Abbiamo l’incredibile opportunità di guardare il mercato a giochi fermi e di correggere gli errori che abbiamo fatto per ripartire nella prossima stagione con più slancio grazie a strumenti e metodologie più idonee per affrontare le nuove sfide che ci riserva il futuro.
Tutte le risposte a YOUnite Conferenza Digitale Extra Alberghiero by Host B2B
HOST B2B, conferenza annuale del settore extra alberghiero, giunge quest’anno alla sua seconda edizione con YOUnite e una missione del tutto eccezionale, unire il mercato del settore extra alberghiero per trovare le formule per uscire da questa profonda crisi che ha stravolto la nostra industria.
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