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L’INTERVISTA: Le Maldive e il turismo delle Guesthouses
Intervista a Naasih Moosa, vice-presidente di GAM (Guesthouse Association of the Maldives)
MS: Signor Moosa, può dirmi qual è il suo ruolo ufficiale nella GAM?
NM: Sono il vicepresidente. Da quando sono stato eletto l’anno scorso in ottobre, il mio compito principale è quello di gestire l’esercizio generale e di organizzare il lavoro quotidiano, nonché di pianificare le varie attività della GAM.
Sapete, ogni anno ci siamo prefissati degli obiettivi, in quale area vogliamo investire di più il nostro lavoro, e durante il primo incontro dell’anno decidiamo normalmente quanti workshop realizzeremo, quante mostre, quanti viaggi di informazione organizzeremo e così via.
Ora il mio dovere è che tutte queste cose siano fatte nel modo giusto. Ma non è solo il calendario che devo seguire. Devo anche tenere i contatti con l’industria e gli stakeholders. E siccome il presidente non vive nella città di Male, fondamentalmente lo sostituisco nella capitale.
(Il signor Moosa è anche propretario dell’albergo UI Maldives a Hulhumale, l’isola artificiale che è collegata con un ponte con la vicinissima Male, e perciò passa quasi tutto il suo tempo nella capitale.)
MS: Può dirmi qualcosa sulla struttura della sua organizzazione?
NM: Abbiamo un presidente, due vicepresidenti e altri 12 membri che insieme formano il consiglio direttivo, allora 15 persone complessivamente, e ciascuno dei membri del consiglio ha un ruolo specifico.
Tutto è cominciato dall’isola di Maafushi
MS: Qual è stata la ragione per fondare GAM nel 2010?
NM: Beh, per rispondere a questa domanda devo tornare un po’ indietro. Tutto è cominciato sull’isola di Maafushi, dove è stata anche costruita la prima guesthouse.
Ed è stato lì che un gruppo di albergatori ha deciso di creare un’organizzazione, ma fino al 2014/15 non è successo nulla di veramente importante e l’organizzazione è stata piuttosto inattiva.
Poi è stata introdotta la green tax, una tassa di sei dollari a notte per persona, che doveva essere pagata da ogni visitatore.
Abbiamo avvertito che questa somma era troppo alta per i proprietari dei guesthouse.
Così tutti hanno iniziato a scrivere sui media e a protestare, abbiamo iniziato a fare pressione per ridurla.
C’è stato un gruppo di persone che si sono riunite e si sono incontrate. Abbiamo discusso di questo problema.
E poi abbiamo scoperto che c’era questa associazione dei guesthouses, ma era molto inattiva. Così quello che abbiamo fatto era di andare al ministero e presentare l’organizzazione…..
Alle Maldive oltre 500 guesthouses per 9mila posti letto
MS: Il che vuol dire che la GAM è stata fondata effettivamente solo nell’anno 2014.
Oggi alle Maldive esistono approssimativamente 550 guesthouses con circa 9.000 posti letto, e la tendenza è in forte aumento. Va detto, comunque, che la parola guesthouse può facilmente trarre in inganno, visto che si tratta nella maggior parte di veri e propri alberghi anche 4-stelle.
NM: Si, è vero. È stato così che abbiamo iniziato. Il nostro primo lobbying è stato un successo, perché il governo ha ridotto la tassa verde a tre dollari a notte e a persona dopo che abbiamo incontrato il presidente.
Come investire del risorse scaturite dalla tassa ecologica
MS: A proposito, cosa si fa con questa tassa ecologica? Torna in qualche modo ai proprietari dei guesthouses e alberghi? Fanno qualcosa, ad esempio, per le infrastrutture o per il marketing?
NM: Per essere sincero negli anni passati non abbiamo visto nulla di questi soldi, ma dopo che il nuovo governo ha preso il controllo l’anno scorso abbiamo notato che ci hanno assegnato un bilancio separato. Ad esempio per dei progetti ambientali.
MS: Potete voi decidere cosa fare con questi soldi?
NM: In realtà il governo decide, ma quando hanno preparato il bilancio ci siamo incontrati due volte per sentire il nostro parere.
Investire per proteggere spiagge e scogliere
MS: Quindi potete proporre azioni riguardanti ciò che sarà fatto con questo denaro.
NM: In realtà abbiamo chiesto al governo di non portare tutto questo denaro solo a Male, ma anche alle isole. Perché tutti noi paghiamo questa tassa. Vogliamo quindi che il denaro ritorni nei luoghi da cui proviene. In questo momento siamo qui nell’atollo di Baa, e chiediamo che il denaro venga speso per proteggere le scogliere, le spiagge di questa zona.
MS: E questo sta accadendo?
NM: Non ci hanno dato la garanzia completa. Ma sì, penso che sarà preso in considerazione. E c’è qualcosa che ha a che fare con la green tax. Gli enti locale degli atolli e i consigli delle isole hanno deciso che dal prossimo anno in poi tutta la green tax sarà messa a disposizione di questi consigli.
MS: Penso che questo sia molto interessante e positivo, e che lei è fortemente d’accordo come vicepresidente della GAM.
NM: Si, naturalmente.
I servizi offerti dalla GAM
MS: Avrei adesso un’altra domanda. Che servizio offrite ai vostri membri?
NM: In primo luogo: abbiamo tre categorie di membri. Il primo gruppo che chiamiamo membri ordinari, e poi abbiamo un tesseramento d’argento e d’oro.
MS: Una struttura deve allora iscriversi per diventare membro della GAM.
NM: Naturalmente devi iscriverti, ma i membri ordinari non pagano niente, però ricevono solo le informazioni generali che distribuiamo.
Per partecipare alle nostre attività di marketing, workshop, eventi ecc. e per ottenere sconti dai nostri partner, che ammontano ad almeno il 10%, è necessario avere la tessera d’argento, che costa circa 85 dollari all’anno per un guesthouse o un hotel di qualsiasi dimensione.
Abbiamo anche una banca come partner, un partner IT, un partner per i trasporti e così via.
Per quanto riguarda i membri d’oro, loro possono anche partecipare all’elezione dei membri del comitato esecutivo, i quali a loro volta devono avere la tessera d’oro, e per ottenerla il costo annuo è di 300 dollari.
Pronti a condividere nuove idee e progetti
MS: Se qualcuno vuole aprire una nuova pensione, date una forma di aiuto e/o consigli a questi nuovi arrivati? Offrite questo tipo di servizio?
NM: Attualmente non abbiamo questo tipo di servizio, ma siamo molto aperti alle nuove idee, e i membri esecutivi sono tutti proprietari di alberghi, loro sono sempre interessati a condividere le loro esperienze. E come ho detto prima, organizziamo workshops e sessioni di formazione a cui i soci possono partecipare.
I nuovi flussi turistici
MS: Parliamo adesso di questo educational, di questo tour informativo che avete organizzato per il gruppo di agenti di viaggio e organizzatori di viaggi italiani. Ritiene che la sua organizzazione sia pronta a gestire gruppi più o meno numerosi di turisti in collaborazione con operatori turistici, e non solo i turisti “fai da te“?
NM: Sì, certo. Penso che questo sia il nostro 11° tour promozionale dallo scorso novembre. Abbiamo avuto 2 gruppi dall’India, 2 volte gruppi malesi, uno tailandese, uno da Dubai, quindi fondamentalmente dal sud-est asiatico, ma c’era anche un gruppo di tedeschi.
A parte l’area di Male stiamo tutti vendendo pacchetti, fondamentalmente ogni hotel offre questo tipo di servizio con escursioni, sport acquatici, immersioni subacquee e così via. La maggior parte degli hotel hanno le proprie barche o partner per fare questo tipo di attività. Non è diverso da altri paesi, non è solo alloggio: sotto lo stesso tetto offriamo molte cose.
Bassa stagione e marketing
MS: Quello che ho imparato durante questo viaggio è che la maggior parte dei proprietari non sembrano avere grossi problemi a riempire i loro alberghi durante l’alta stagione. È corretto presumere che siete interessati ad avere più ospiti più che altro in bassa stagione?
NM: Sì, normalmente ho viaggiato durante l’alta stagione verso questi atolli, e personalmente ho notato durante il nostro viaggio che adesso, che è ancora bassa stagione, ci sono meno turisti di quanto mi aspettassi, quindi d’ora in poi mi concentrerò sicuramente di più sul marketing della bassa stagione.
Dato che sono anche proprietario di un hotel, a Hulumale ho generalmente un’occupazione molto alta, circa l’80%, ma noi abbiamo due tipi di turisti: la maggior parte di loro sono in transito, ma abbiamo anche più del 40% di coloro che soggiornano da 3 a 4 notti, la maggior parte di loro sono clienti del sud-est asiatico, come tailandesi, malesi, indiani, indonesiani, persino vietnamiti, e molti di loro fanno poi gite di un giorno in uno dei resort intorno a Hulumale – una cosa molto popolare tra questo tipo di ospite.
E penso che in mesi come giugno e luglio, che sono mesi piuttosto piovosi, anche i colleghi sugli atolli dovrebbero concentrarsi maggiormente sui turisti provenienti dai paesi del sud-est asiatico, perché queste persone sono abituate a questo tipo di clima.
In generale credo che quando inizia l’alta stagione ci si dimentica della bassa stagione, quindi non siamo preparati quando arriva la bassa stagione, noi dimentichiamo che ci sarà la bassa stagione. Abbiamo quindi bisogno di una strategia. D’ora in poi dobbiamo fare di più già durante l’alta stagione per preparare la bassa stagione.
Gli obiettivi futuri
MS: Quindi suppongo che abbiate già un piano per il prossimo futuro. Può spiegarcelo, può darmi un’idea?
NM: Sì, tra due giorni ci sarà una riunione del comitato esecutivo nella città di Male, e presenterò sicuramente le esperienze che abbiamo fatto durante questo viaggio in bassa stagione, e ciò avverrà in collaborazione con un membro di MMPRC, la nostra società di marketing, e proporrò altri road shows e cose del genere in questo territorio.
MS: Avete in programma di fare azioni di marketing come questo nostro giro anche in futuro?
NM: Abbiamo un altro appuntamento a novembre, quando arriverà un gruppo di malesi e, sì, penso che procederemo in questa direzione. Allo stesso tempo ho notato che abbiamo bisogno di più marketing da un lato, ma anche di una migliore formazione del personale che includa i nostri servizi come il housekeeping e così via. In generale: non ci vuole solo del marketing. Quando abbiamo ospiti, dobbiamo dare servizi migliori, credo, dobbiamo avere una formazione adeguata, dobbiamo sicuramente concentrarci su questo. Quindi penso che ci dedicheremo ad aumentare la qualità dei progetti che facciamo.
In aumento i turisti provenienti dall’India
MS: Sembra che negli ultimi anni il turismo dai paesi del sud-est asiatico sia in continuo aumento, come ad esempio i cinesi. Vede lo stesso fenomeno qui alle Maldive?
NM: Secondo le nostre statistiche i viaggiatori cinesi alle Maldive sono in calo, ma c’è stato un forte aumento in altre parti: dall’India abbiamo avuto un aumento del 110% lo scorso anno, poi i viaggiatori dalla Malesia con un aumento del 22%, e anche le Filippine sono un nuovo interessante mercato con un aumento del 28%. E i cinesi, per esempio, vanno soprattutto nei resort, non tanto negli hotel dell’isola, gli hotel normalmente si concentrano più sugli europei.
MS: Un’ultima domanda. Cosa vorreste che i vostri partner stranieri come noi italiani facessero in modo per promuovere di più soprattutto i guesthouses e gli hotel dell’isola?
NM: Ok. Abbiamo firmato oggi un accordo con UET e pianifichiamo anche diverse attività che potremo svolgere nel prossimo anno, quindi credo che insieme a loro e alla FTO creeremo una vera e propria partnership, e saremo in grado di fare più attività nel prossimo futuro sul mercato italiano come road shows, presenze in fiere e così via.
MS: Verrà in Italia?
NM: Verrò sicuramente, ma in questo momento non so esattamente quando, ma forse già nella prima settimana di novembre.
In questo momento è arrivato un collega del signor Moosa per dirgli che una barca stava aspettando. Così con la promessa di tenere i contatti e di un arrivederci in Italia ci siamo salutati.
(Intervista a cura di Michael Schlicht)