Turismi

Listen to the voice of villages: si conclude con successo il progetto di sviluppo per un modello di turismo sostenibile in aree rurali

Si è concluso con successo il progetto europeo, coordinato dalla Provincia autonoma di Trento e realizzato in partnership con l’Università degli Studi di Trento e della Società Consortile Langhe Monferrato Roero in Provincia di Alessandria, progetto di cui vi avevamo parlato in passato (Listen to the voice of villages).

A capo del progetto, nato nel 2009, vi erano sei stati europei: Slovenia, Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Austria. Il piano aveva l’obiettivo di sviluppare un modello di turismo sostenibile in particolari aree rurali d’Europa attraverso l’individuazione di strategie innovative di governance basate sul coinvolgimento attivo delle realtà locali e sulla verifica di progetti pilota in specifici territori caratterizzati da marginalità geografica, economica e sociale.

I percorsi di turismo rurale realizzati in Europa Centrale e in Trentino – in Valle del Chiese, in Valle dei Mocheni, nel Tesino e nel Vanoi – rappresentano la testimonianza tangibile della perfetta riuscita del progetto. Grazie a “Listen to the voice of villages”, infatti, zone rurali che presentavano problematiche di spopolamento e bassa competitività dovute ad una mancata valorizzazione economica-turistica delle attrattive ambientali e culturali, sono state inserite e rivalutate come opportunità di sviluppo turistico sostenibile.

I risultati del progetto evidenziano i cambiamenti nelle abitudini di consumo degli utenti: il concetto di vacanza oggi è inteso come esperienza di vita. I turisti sono sempre più alla ricerca di un rapporto diretto con i luoghi visitati, con il territorio e con la sua memoria storica, la sua cultura e il suo ambiente; per questo è necessario sviluppare nuove forme di turismo rurale che puntino al contatto con la natura e che realizzino attività esperienziali con percorsi che facciano rivivere la storia e la tradizione dell’artigianato.

Ecco, in sintesi, la chiave del progetto: la cultura non solo conserva, ma promuove l’essenza e l’identità del territorio perché è dalle radici, dal patrimonio rurale e dalle sue peculiarità che fioriscono le ricchezze per la promozione e la valorizzazione del territorio anche a livello turistico. La filosofia del progetto può dirsi affermata con successo: grazie a “Listen to the voice of villages”, infatti, si sono coniugati i concetti di management territoriale, sviluppo ed eco-sostenibilità attraverso la diffusione di best practices. Le decisioni condivise e la consapevolezza nelle attività progettuali hanno permesso di elaborare un innovativo prodotto turistico che mette al centro l’autenticità locale di ogni singolo territorio. Terminato il progetto, le organizzazioni coinvolte proseguiranno le attività e svilupperanno autonomamente proprie proposte di turismo ecosostenibile. In Trentino la Valle del Chiese, la Valle dei Mocheni, Tesino e il Vanoi testimoniano il vantaggio di fare sistema col territorio stesso e la costruzione e la gestione di destinazioni turistiche in ambito rurale. Ecco alcune delle vincenti offerte turistiche sostenibili plasmate dalle località che hanno accolto la sfida lanciata dal progetto Listen to the Voice of Villages.

Valle del Chiese

Il contributo di tutta la valle alle esperienze rurali

Esemplare il nuovo metodo di governance su medio – lungo periodo della Valle del Chiese: il tavolo nato durante il progetto è diventato operativo, con aumento di responsabilità e creatività degli attori coinvolti verso lo sviluppo del turismo sostenibile locale.

Vincente la collaborazione delle organizzazioni che hanno redatto un ricco programma di attività: il visitatore incontra in modo autentico la realtà storica e culturale valligiana, viene a conoscenza del lavoro delle api e della produzione di miele e cera, ha la possibilità di seguire workshop esperienziali, come “L’albero racconta”, per conoscere i segreti degli alberi celati dalla corteccia, l’orto della strega Brigida che svela le proprietà terapeutiche di piante millenari. E ancora le proposte di Esperienza Rurale che rilanciano il sentiero etnografico del Rio Caino: si ripercorrono gli insediamenti artigianali d’altri tempi e la cultura contadina, dalla visita all’antica fucina del fabbro ferraio, alle fornaci per la produzione della calce e al vecchio mulino.

Spazio anche all’enogastronomia: assaggi di cibi locali e sani prodotti secondo la tradizione, dalla polenta alla Spressa Dop, al radicchio dell’orso e al miele, che fanno gustare l’essenza della valle del Chiese.

Valle dei Mocheni

Tra i quattro elementi, l’acqua guida i turisti

Dirigendosi verso le montagne più a Est del Trentino si percorre la seconda area pilota del progetto Listen to the Voice of Villages, la valle dei Mocheni, dalla forte identità grazie all’etnia di origine tedesca e dal suggestivo paesaggio boschivo. Si pensa a un turismo non di massa, ma “dolce” che privilegi l’ambiente naturale, che è la principale ricchezza della valle, e lo mantenga quanto più possibile incontaminato.

Le iniziative sviluppate si inseriscono in un tessuto imprenditoriale e turistico che da tempo possiede competenze e professionalità sul territorio: si sono ripensati attrattive e prodotti turistici già esistenti per ottimizzare le risorse mochene e far emergere il genius loci della storia e della cultura valligiana.

Il gruppo di lavoro locale della Valle è protagonista di “Vision H2O”, l’acqua come filo conduttore delle molteplici attività ludico-sportive. Si tratta di un parco esperienziale che declina e valorizza le risorse territoriali in percorsi sensoriali: il simposio artistico mette a confronto un gruppo di artisti del legno nella creazione degli Albi, i tradizionali abbeveratoi alpini; la guida turistica esperienziale accompagna il visitatore alla scoperta dell’unicità della Valle dei Mocheni a livello naturalistico, culturale, enogastronomico; il catalogo delle microesperienze supporta le visite al Fersina e al lago di Erdemolo; l’installazione della segnaletica in punti strategici promuove le attività e il progetto; con laboratori nei musei famiglie e bambini viaggiano nella cultura e nelle tradizioni dei Mocheni. Momento culmine del progetto la manifestazione “Notte Bianca”, summa e lancio per tutte le iniziative fatte e da realizzare fino al 2020.

Tesino – Vanoi

La storia: la prima guerra mondiale tra immagini e sentieri

Imponente e centrale, la catena del Lagorai è la protagonista del progetto per il Tesino e il Vanoi. Per il suo ambiente incontaminato e per l’eredità storico-curale della Grande Guerra vissuta nel Tesino e nella Valle di Vanoi è stata creata una specifica guida turistica “La montagna racconta”. Il visitatore può percorrere i dodici itinerari, accompagnato dalle informazioni più strettamente tecniche e arricchito da diari, fotografie e testimonianze dei soldati che hanno combattuto sulla linea di confine, testimonianza delle vestigia storiche.

La rappresentazione teatrale Tempo de la Guera ha dato il via agli itinerari per il versante del Vanoi: storie di donne e bambini costretti ad andarsene a seguito dell’occupazione, le loro paure e l’incertezza sul futuro; per la parte del Tesino l’inaugurazione coincide con la messa in scena di Il sogno di Carzano, che narra di un avvenimento significativo che avrebbe potuto addirittura cambiare il corso della Grande Guerra, protagonisti il maggiore Filzi e l’ufficiale bosniaco Pivko.

In questi territori il progetto pilota mette in cooperazione Tesino e Vanoi e coniuga il potenziale turistico del paesaggio e dell’ambiente con l’importanza storica qui vissuta del primo conflitto mondiale. Tra percorsi enogastronomici, trekking ed escursioni in montagna, manifestazioni teatrali e sinergia tra le organizzazioni si continuerà, anche in nome della memoria.