Destination Management

National Myopia

  • Cambio di Governo: il campo visivo degli enti turistici nazionali si riduce. Consigli terapeutici: pachimetria, laserterapia, sintomi da cataratta.
  • Roma rende tutti turisticamente strabici. Ognuno guarda al turismo in modo diverso dall’altro. Non c’è un’authority nazionale. Anche la Maria Vittoria porta gli occhiali.
  • Ogni Regione ha un piano di marketing diverso. Ovviamente realizzato senza occhiali.
  • Federalberghi vede, ma non benissimo. E’ un sindacato e difende i peggiori, oppure protegge gli alberghi di qualità modesta. Servono occhiali nuovi, più potenti!
  • Tre milioni di siti turistici presenti sul web. Sono migliori dei nostri. L’offerta turistica italiana visivamente peggiora. Serve una fornitura di occhiali da Nobel.
  • Ciò che vediamo su Internet “più bello appare, meno reale è”. Le fantasie internazionali rendono patetica l’offerta turistica italiana. Che è imparata, supponente e cieca.
  • Gli aeroporti incentivati e foraggiati dalle Regioni portano via turisti italiani dall’Italia. L’incoming è marginale, l’outgoing è formidabile, lo spreco è incalcolabile. Si tratta di default visivo o miopia permanente delle Regioni?
  • I voli low cost, low price, no frills e no service, introducono in Italia un turismo disattento, che si accontenta ed è ovviamente short sighted.
  • Le promozioni televisive di località turistiche internazionali sulle reti nazionali equivalgono a delle “certificazioni di qualità”. La televisione di Stato non dovrebbe contribuire alla sottrazione di turisti all’Italia. Ma la terza rete è cieca.
  • La concorrenza intra-europea non minaccia l’offerta turistica balneare italiana. Grecia e Spagna non sono una minaccia, sono messe peggio di noi, però hanno dei buoni occhiali e per fortuna non hanno l’ENIT.
  • La qualità della pensione completa (o della mezza pensione) ovunque si vada in Europa, è sempre peggiore di quella italiana. Niente occhiali: 10/10 di vision.