Formazione online, ma a patto che sia di qualità. Potenziamento delle cosiddette soft skills, in modo tale che i futuri manager del settore turistico sappiano affrontare cambiamenti improvvisi. Come quelli imposti dall’emergenza Coronavirus. Sono queste le basi che permetteranno al comparto turistico e dell’hospitality di
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Più digital marketing turistico e sviluppo di nuovi profili professionali. Per Sandra Lombardo e Anita De Marzo, della sede di Roma della UET-Scuola Universitaria Europea per il Turismo, la formazione post emergenza Covid 19 andrà in questa direzione. Questo, in estrema sintesi, il succo dell’intervista
Come sarà il turismo dopo il coronavirus? Tutti gli esperti dichiarano che ci saranno enormi trasformazioni. 1. Prenotazioni dirette, quindi la disintermediazione caratterizzerà le future abitudini dei turisti che parleranno direttamente con le strutture. 2. Made in Italy preferito ad altre destinazioni. Ciò significa che
Come sarà il turismo post Covid 19? Il quadro, per forza di cose, sembra già delineato. Il turismo di prossimità è destinato a farla da padrone, almeno per un po’. Viaggi più corti e più brevi. Non si andrà oltre la destinazione Italia. Difficilmente, nel
Turismo di prossimità e sicurezza. Comunicazione e un impiego sempre più consistente di nuove tecnologie. Anche il marketing dovrà cambiare. Non solo marketing 4.0, ma anche socio marketing. Così, a grandi linee, vede il futuro del settore turistico Marina Ambrosecchio, fondatrice e presidente della UET-Scuola
Proprio vero: nei momenti di crisi si possono cogliere tante opportunità. Lo stesso vale nel mondo della formazione. La conferma arriva da Fondazione Campus. Si appresta infatti a lanciare un Master di primo livello in Hotel Crisis Management. L’obiettivo non è solo quello di trasmettere
Italia Turismo News
8 marzo 2023. Mentre nel settore del turismo nel 2023 si prevede un’ampia crescita, permangono le difficoltà per il reperimento del personale. Per Pasqua e i mesi primaverili dei ponti si stimano “oltre 50.000 i lavoratori mancanti nelle imprese turistiche” (fonte Assoturismo Confesercenti, su
7 marzo 2023. Le località turistiche possono, orientando le attività alla sostenibilità, tutelare l’ambiente e ottenere un vantaggio competitivo sulle altre mete concorrenti. La formazione riveste un ruolo fondamentale per raggiungere questi obiettivi, ed è per questo che la Dichiarazione di Glasgow, ispirata dall’Organizzazione
6 marzo 2023. Le attività culturali sono in ripresa anche se siamo “sotto il livello di prima della pandemia”. Il decimo rapporto sui “consumi culturali” (di Impresa Cultura Italia, Confcommercio, SWG) indica che nel 2022 ben il 14% degli italiani “non ha destinato denaro”
3 marzo 2023. Si delineano “prospettive da record” per il turismo italiano nel 2023. Le tendenze in atto sembrano confermate dalle previsioni di Demoskopika, riportate da ANSA, che cita oltre 442 milioni di presenze (pernottamenti) nel 2023. La crescita stimata è ampia: oltre il