Presentato il progetto ‘Fattore K’
Cosa serve alle 321.000 Pmi turistiche italiane per essere più competitive il tema trattato oggi
Cosa serve alle 321.000 Pmi turistiche italiane per essere più competitive? Se ne è discusso questa mattina a Roma durante la presentazione di âFattore Kâ?, progetto interregionale promosso da Regione Toscana, Emilia Romagna, Liguria e Sardegna e realizzato dallo studio Giaccardi & Associati con finanziamenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Investire in formazione del capitale umano, marketing, internet, sviluppo di nuovi prodotti e relazioni è una scelta vincente: questo è quanto emerge dallâindagine svolta su scelte strategiche, investimenti e ritorni di business di 179 medie e piccole imprese della Catalogna e della Paca (Provenza Alpi Costa Azzurra). Fattore K apre nuovi scenari per oltre 321.000 Pmi turistiche italiane che si domandano cosa debba esser fatto per aumentare la competitività nello scenario internazionale: âAmpi margini di miglioramento passano non solo attraverso interventi sul prodotto vacanza ed accoglienza, ma riguardano soprattutto lâinnovazione profonda dei modelli di impresa e dei criteri di sostegno pubblico agli operatori economici e al sistema turistico territoriale da parte del Governo e delle Regioni – ha dichiarato Giuseppe Giaccardi, capoprogetto Fattore K -. Il nostro progetto intende dimostrare che i sistemi turistici più competitivi sono quelli in cui si investe di più in conoscenza – K sta per Knowledge – cioè in beni immateriali quali formazione, brevetti, mkt e comunicazioneâ?.
Lâimpresa turistica del XXI sec: istruzioni per un uso corretto del turismo italiano
Catalogna e Provenza-Alpi-Costa Azzurra case history per individuare gli elementi di successo
Nel corso della presentazione del progetto âFattore Kâ?, tenutasi questa mattina a Roma, sono intervenuti alcuni esponenti del sistema turistico della Catalogna e della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, le due regioni che il progetto ha eletto a case history per individuare gli elementi di successo nel turismo.
LâEmilia Romagna, la Liguria, la Sardegna e la Toscana accolgono con 24 mln di arrivi e 98 mln di presenze circa il 30% del mercato turistico italiano, la Catalogna in Spagna accoglie circa il 17% del turismo spagnolo e la Paca il 10% di quello francese.
Sei regioni dellâEuropa mediterranea, dunque, ma perché insieme? Per analogia di prodotti, di modelli istituzionali, appartenenza allâUe e per presenza massiccia di Pmi turistiche.
Il progetto K ha analizzato il posizionamento competitivo delle 6 regioni, ha studiato il comportamento delle imprese in Catalogna e Paca e ha individuato nuovi modelli, cercando di conoscere lâeffetto competitivo degli investimenti immateriali fatti dalle imprese migliori. Lâindagine ha portato alla luce alcune tendenze degne di nota: la Spagna sta superando lâItalia in arrivi e presenze e ha la permanenza media di stranieri più alta, 6,3 gg, la Catalogna è lâunica a crescere con +1,8 mln di arrivi e +2,6 mln di presenze, la quantità di hotel nelle 4 regioni italiane, circa 10.000, è il doppio di Paca e Catalogna, circa 5000, mentre i campeggi delle regioni italiane sono esattamente la metà rispetto a Paca e Catalogna.
Occorre creare una rete europea per scambiare modelli
Pasi-Emilia Romagna: âVanno sperimentati nuovi modelli di sistemaâ?
Maggiori investimenti immateriali = valore aggiunto crescente, maggiore competitività e più guadagno, ecco come si sono comportate le Pmi turistiche di Catalogna e Paca per avere successo: negli investimenti immateriali valore medio Paca 2001-2004 da 254.000 euro a 318.000 euro, valore medio Catalogna 2001-2004 da 429.000 euro a 454.000 euro.
Entro il 2009 le regioni prese in esame dal âProgetto Fattore Kâ? investiranno in informatica ed internet, formazione, new business, sviluppo relazioni, scelte organizzative e innovazione di prodotti, chiedendo alle istituzioni per migliorare lâefficacia degli investimenti K contributi alla formazione, incentivi fiscali, creazione di reti di partnership, strategie territoriali ed incentivi sui sistemi di qualità ed ambiente. Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Sardegna ieri a Roma hanno organizzato un seminario che ha visto la partecipazione di tutte le altre regioni italiane, per estendere e diffondere unâopportunità a livello italiano, così ha commentato Laura Schiff, presente in aula per la Regione Emilia Romagna: âEâ opportuno creare una rete a livello europeo per scambiare modelli, conoscenze ed informazioniâ?. Alla presentazione a Roma del progetto âFattore Kâ? era presente anche Guido Pasi, assessore al turismo regione Emilia-Romagna che ha così commentato: âFattore K ci ha dimostrato che è ormai tempo di passare dallâintegrazione alla combinazione. Per riuscirci bisogna creare un sistema a geometria variabile dove Stato, Regioni e soprattutto imprese si danno un obiettivo, creano le sinergie per raggiungerlo, definiscono un budget specifico condividendo rischi ed opportunità – prosegue Pasi -. Dobbiamo sperimentare insieme nuovi modelli di sistema. La sfida della âpromocommercializzazioneâ? si basa sulla combinazione di investimenti materiali ed immateriali, per questo bisogna fare tesoro di ricerche come questa per orientare nuovamente il dibattito dello sviluppo turistico in chiave allargata che guardi alla collaborazione strutturata tra regioni del Mediterraneo coinvolte dagli stessi obiettiviâ?.
Risultati della prima fase del progetto
(fonte: Guidaviaggi)