Restauro di Casa Batlló, quando la vacanza diventa esperienza
“Oh, no! Stanno facendo il restauro di Casa Batlló. Un vero peccato, avrei voluto tanto vederla e fotografarla!”.
Più di qualcuno, in viaggio a Barcellona, ha pronunciato questa frase vedendo l’opera del grande architetto spagnolo Antoni Gaudì “impacchettata” tra le varie impalcature.
E invece il bello è proprio questo: è possibile ammirare proprio durante i lavori di restauro di Casa Batlló, con tanto di restauratori all’opera.
In più, si ha un’altra interessante opportunità: fare una Skywalk ossia una passeggiata all’aperto sul tetto dell’edificio.
Una forma di turismo esperienziale che va oltre gli schemi tradizionali.
Un modo decisamente innovativo di vivere il patrimonio culturale.
Vivere il restauro di Casa Batlló gomito a gomito con i restauratori
Un’idea non convenzionale per farlo tastare con mano al viaggiatore nel nuovo millennio, sempre più esigente. E sempre più alla ricerca di qualcosa di nuovo.
Il restauro di casa Batlló va esattamente in questa direzione. Propone al visitatore un viaggio nel viaggio. Offre l’opportunità di vivere un’esperienza per certi versi storica.
E non solo perché certi interventi vengono programmati una tantum. Ma anche e soprattutto perché si ha la possibilità di conoscere più a fondo uno dei capolavori di Gaudì.
Si ha infatti l’opportunità di vivere questa esperienza stando gomito a gomito con i restauratori.
Si possono vedere i materiali che vengono utilizzati e le tecniche messe in campo.
Inoltre è possibile fare domande agli esperti presenti e chiarirsi ogni dubbio. O semplicemente togliersi qualche curiosità.
Durante il restauro di Casa Batllò, in particolare, si ha la possibilità di ammirare l’intervento al piano nobile.
Ha permesso tra l’altro di riscoprire il rivestimento originale. Al tempo stesso di sta procedendo con la pulizia della facciata e alla pulizia dei balconi.
Il restauro di Casa Batlló in streaming
Per farsi un’idea è possibile seguire anche i lavori in streaming.
Ma essere presenti sul posto è tutta un’altra storia. Proprio perché si ha l’opportunità di interagire con i componenti del team che sta rimettendo a nuovo l’edificio.
Ma c’è anche un altro motivo, come già accennato, che sta spingendo molti visitatori in questi giorni a regalarsi una vacanza a Barcellona che, per l’appunto, comprenda una visita durante il restauro di casa Batlló.
La passeggiata sul tetto
Si può infatti fare una camminata tra le impalcature. O, meglio, una passeggiata sul tetto dell’edificio. Una vera e propria skywalk.
Naturalmente muniti di casco protettivo. E di scarpe adeguate (sportive o chiuse).
È l’ennesima possibilità di ammirare da vicino i particolari di questa opera.
Oltre alla grande creatività dell’architetto spagnolo. Che, combinando tra loro ceramica, pietra, legno, vetro e ferro ha creato forme ed effetti cromatici unici.
L’accesso al tetto – è bene precisare – prevede delle limitazioni. Bisogna essere maggiorenni e alti almeno 1 metro e 50 cm. A chi soffre di vertigini la skywalk è sconsigliata.
Idem per chi è alle prese con malattie cardiovascolari o cardiorespiratorie.
Naturalmente una volta giunti sul tetto, si resta a bocca aperta anche per un altro motivo. Si può infatti godere di una vista panoramica unica sulla città di Barcellona.
Le nuove frontiere del turismo esperienziale
Skywalk (o, se preferite, passeggiata sul tetto) a parte, i lavori di conservazione e restauro di Casa Batlló rappresentano un’esperienza più unica che rara. Tutta da vivere.
E non occorre di certo essere architetti o artisti per gustarsi questo grande capolavoro del maestro Gaudì.
L’arte parla una lingua universale. Assolve la sua funzione quando trasmette emozioni. E in questo caso la sua missione è facilitata. Perché oltre al bello, regala un’esperienza.
In questo caso l’esperienza è quella di assistere a un restauro dal vivo, in diretta, accanto ai componenti della squadra che lo sta effettuando.
Interagire con i componenti del team che si occupa del restauro di casa Batlló, ascoltare le loro storie, scoprire i trucchi del mestiere, è qualcosa di semplicemente unico.
La “lezione” spagnola che può far bene all’Italia
In fondo il turismo esperienziale è proprio questo. Quella che arriva da Barcellona è decisamente una bella lezione.
Perché non farne tesoro anche in Italia, andando oltre i timidi esperimenti fatti finora?
Oggi il viaggiatore cerca esperienze originali e al tempo stesso significative. Ed è proprio in questa direzione che bisogna agire.
Il tempo di limitarsi a vivacchiare grazie a un pur notevole patrimonio storico-artistico.
Se il turismo in Italia vuole compiere un salto di qualità ha la necessità di rimettersi in discussione.
Proponendo idee innovative e coinvolgenti. Come questa che arriva dalla Spagna.