Revenue Management

Revenue Management, i possibili scenari nel settore turistico

Revenue Management, i possibili scenari nel settore turistico

Sono passati molti più anni di quanti vorrei contarne da quando andava in giro quella pubblicità il cui slogan recitava: ‘’Toglietemi tutto ma non – parafrasando – il mio orologio’’.

Magari poterlo pretendere oggi.

Nel Revenue Management la variabile più importante, quella decisiva, che consente di capire se alzare o abbassare un prezzo è il tempo. Ed è anche ciò che in questo periodo ci hanno tolto.

Siamo tutti capitati nostro malgrado in una di quelle storie in cui lo stesso giorno ricomincia da capo ancora e ancora e ancora, sempre identico.

In questo scenario vale tutto per andare avanti, cantare dai balconi e organizzare aperitivi via Skype.

Oppure rallegrarsi di non avere niente da aspettare. O, ancora, di non avere un figlio a cui dover spiegare cosa sta succedendo al mondo.

Il Revenue Management e il fattore tempo

Forse l’esperienza che stiamo vivendo dovrebbe insegnarci qualcosa proprio sul nostro rapporto con il tempo.

Lo stesso tempo che fino a poche settimane fa dicevamo di non avere abbastanza e che adesso ci sembra troppo. Tanto da non saper che farne.

Non è un caso se, in mancanza di un futuro certo, stiamo tendendo verso il passato con un’abbondante gamma di scelta fra retrospettive, documentari, selezioni di film, serie tv e libri da andare a recuperare.

Tutto allo scopo di ingannare il presente e arrivare al punto in cui ripartiremo.

Sarà l’ottimismo a parlare, ma tutto sta non nel se o nel come, bensì nel quando ci riusciremo.

Il Revenue Manager dovrebbe essere abituato a confrontarsi con il tempo. Ma in questo caso deve fronteggiare una condizione di totale spaesamento.

Le armi del revenue manager ai tempi del coronavirus

Stretti nella morsa fra uno storico senza precedenti e un previsionale dagli orizzonti rarefatti, l’unica alternativa ragionevole – pare strano – è non fare niente.

Se non sforzarsi di utilizzare le uniche armi a disposizione, ovvero razionalità e buonsenso.

In fondo il nostro universo non ha smesso di reggersi sul nesso causa-effetto, con conseguenze che possono essere sfuggenti ma non per questo meno logiche.

In ordine sparso, la diminuzione dei livelli di inquinamento atmosferico, il ritorno della presenza degli animali in spazi decisamente umani, nello streaming la necessità di abbassare la qualità della banda o il rilascio di contenuti solo in lingua originale, sono solo alcuni dei risultati del momento che stiamo vivendo.

Revenue Management e il turismo che verrà: 9 aspetti di cui tener conto

Adesso che, più o meno, intravediamo la luce alla fine del tunnel, proviamo ad applicare le stesse categorie al nostro campo:

1. Siamo stati tutti reclusi e, fatte salve le limitazioni che continueremo ad avere, il mercato si dividerà fra chi non vede l’ora di sfogarsi e uscire e chi rimarrà ancora cauto.

2. Siamo stati tutti lontani e, se fossi un albergatore, preparerei un pacchetto romantico.

3. Non avremo la consueta presenza di turisti stranieri e dovremo lavorare con clientela prettamente italiana. Le destinazioni più internazionali soffriranno ancora per un po’.

4. Le attività all’aria aperta saranno molto richieste, rispettando le distanze imposte ovviamente.

5. Le strutture ‘’isolate’’ e con poche camere, addirittura mono-unità, saranno privilegiate.

Viaggi a corto raggio e nuovi processi di acquisto

6. Movimenti sotto data e tanto last minute ci imporranno rapidità di azione ancor più che precisione tariffaria.

7. Prevalenza di viaggi a corto e, al massimo, medio raggio sia per questioni logistiche (treni, aerei e pullman saranno poco frequentati) quanto per motivi di prudenza.

8. Pronti ad osservare gli inevitabili cambiamenti nei processi di acquisto e nella scala di priorità dei clienti. Il peso specifico dell’importanza della pulizia aumenterà, ad esempio.

9. Occupazione più che ricavo medio.

Senza la pretesa che queste siano niente più che considerazioni, la verità è che nella fase attuale è difficilissimo prevedere ciò che accadrà e creare cluster – anche solo per rispettare i divieti di assembramento – di mercato. (Qui alcuni suggerimenti sulle possibili strategie da mettere in campo nella fase del lockdown).

Turismo, l’Italia sfrutti questa occasione per migliorarsi

Certo è che sarebbe bello se riuscissimo tutti a trarre qualche insegnamento per proseguire in modo diverso rispetto a prima.

Meno paura del prezzo, rapporti meno conflittuali con i clienti. Comportamenti più sostenibili da parte di ognuna delle parti in causa.

Ultimamente il settore turistico non era più il contesto che conoscevamo. Stavamo perdendo il gusto di fare il nostro e la pazienza verso l’altro.

Da quest’estate la partita si giocherà in casa, fra di noi. E una mutua alleanza sarebbe utile per ricominciare a tirare su la testa.

Potremmo, allora, dimostrare quanto teniamo ad essere italiani non solo con l’ormai abituale inno delle 18 o con il tricolore alle finestre, ma anche facendo un bel Turismo.

Tramutando il disastro che ci è toccato in qualcosa di utile.