Scenari prossimi futuri
Le stagioni prossime venture nascondono più di un insidia per gli imprenditori ed i manager del settore alberghiero, il motivo è presto detto:
la crisi economica sicuramente durerà almeno per tutta la stagione in corso ed è altamente probabile che persista per la prima parte del 2013.
Le aziende alberghiere già particolarmente debilitate da stagioni recessorie dovranno necessariamente essere piu’ agguerrite nelle loro politiche e strategie.
A mio modo di vedere le linee strategiche saranno quelle qui di seguito descritte.
Avrà particolare rilevanza l’acronimo SO-LO-MO (Social, Local, Mobile) e rivestirà particolare importanza tutta la strategia riconducibile a Google+ un prodotto che sicuramente è destinato a crescere, ivi comprese tutte le applicazioni connesse Google Hotel Finder in primis.
E’ evidente che difficilmente senza un reparto dedicato, interno o esterno all’albergo, si potranno applicare in maniera adeguata tutte le strategie a tale acronimo riconducibili. Ma vediamo alcuni aspetti nel dettaglio.
Social
Raggrupperà tutte le azioni che l’Hotel dovrà intraprendere sui social network oltre agli stranoti Facebook e Twitter avranno sempre più rilevanza Foursquare e Pinterest dove i feedback di amici, colleghi o persone che hanno precedentemente visitato il luogo avranno ampia rilevanza, come pure la diffusione di immagini riconducibili alle esperienze vissute. Immagini che grazie alla diffusione di fotocamere sempre piu’ professionali inserite nei dispositivi mobili saranno sempre più “professionali” ed “accattivanti”.
Tutto ciò dovrà necessariamente rientrare in una strategia più ampia finalizzata all’aumento della visibilità diretta sul sito dell’albergo che dovrà essere utilizzato per migliorare le performance reddituali.
Rientrano in tale fattispecie pertanto tutte le politiche riconducibili alla parity rate strategy oltre che la presenza sulle principali OTA che dovranno così essere utilizzate non piu’ “in via esclusiva” ma nell’ambito di una strategia piu’ ampia. Una strategia non sempre utilizzata correttamente visto che secondo RateGain, da dicembre 2011-febbraio 2012:
– dal 60 all’87% degli hotels 3 stelle erano presenti con tariffe più basse sulle OTA rispetto al sito
– dal 75 al 93% degli hotels 4 stelle erano presenti con tariffe più basse sulle OTA rispetto al sito
– dal 69 all’ 86% degli hotels 5 stelle erano presenti con tariffe più basse sulle OTA rispetto al sito
C’e’ molto da fare.
A questo punto una lancia in favore di alcuni canali distributivi debbo lanciarla.
Se pensiamo che il principale attore del mercato delle OTA ha un costo di distribuzione che parte da commissioni del 16% dobbiamo necessariamente considerarlo “a buon mercato“, quindi da utilizzare.
Le nuove figure professionali al servizio dell’albergatore, dovranno pertanto avere chiara la tipicità della distribuzione alberghiera ed essere in grado di impostare campagne SEO/SEM.
Dovranno inoltre necessariamente tornare in auge tutte quelle strategie riconducibili all’email marketing verso i clienti iscritti a newsletter (dal sito dell’hotel) o che hanno manifestato tale consenso.
Molto vi è da fare sulla grafica, sulla funzionalità, sull’usabilità dei siti internet degli alberghi, oggi spesso utilizzanti le stesse piattaforme e quindi agli occhi dei clienti siti non in grado di suscitare “sensazioni”.
Moltissimo c’e’ da fare sulle forme di pagamento, sulla sicurezza delle stesse on line.
Non è questa la sede giustà poiché i contenuti dell’articolo non riguardano necessariamente l’ottimizzazione della gestione finanziaria che va di pari passo con le politiche di revenue management, ma la messa on line per esempio di tariffe “pre pagate non rimborsabili” propedeutiche ad una corretta strategia di revenue che tenga conto anche delle necessità di cash flow di una azienda, necessitano di sistemi di pagamento on line in grado di effettuare direttamente la transazione.
Un dato è esplicativo del ritardo: nel 2011 il 26 % del totale delle prenotazioni delle maggiori catene alberghiere proveniva da internet di questo 26 % il 18 % proveniva dai siti proprietari (brand site) e l’ 8 % proveniva dalle OTA.
Per gli hotel non appartenenti a catene la situazione è diversa: il 42% del totale delle prenotazioni proviene da internet ma il 32 % di queste proveniva dalle OTA e solo il 10 % dai siti proprietari.
E’ evidente che l’hotel “di brand” ha una distribuzione più equilibrata rispetto all’ hotel “non di brand” che dipende dal canale OTA.
Perché accade questo? Perché on line il brand name viene premiato, è meglio inserire il proprio numero di carta di credito sul sito internet di Hilton, Marriot, Sheraton che su quello di Necci.
In seconda istanza le politiche di SEO, SEM costano e solo se alle spalle vi sono economie di scala (hotels in tutto il mondo) possono avere ritorni efficaci.
Si introduce pertanto la seconda terminologia del SO-LO-MO ovvero Local.
Local
La parola ora va tanto di moda ma sostanzialmente si riferisce ad un concetto basilare dell’offerta turistica, ed alberghiera in particolare: l’offerta turistica è inserita in un contesto di area.
Cosa significa tutto ciò? Principalmente che la struttura ricettiva è locale, vive e si alimenta nell’area e l’area è funzionale ad ogni politica e strategia.
Mobile
Il termine Mobile, ultima desinenza del termine SOLOMO, è quello che forse merita molti più approfondimenti. Propedeutica alla comprensione c’e’ la necessità di soffermarsi su due tipologie di software che oggi sono presenti all’interno della vita di tutti i giorni: Apple ed Android.
Le politiche del mobile non possono prescindere dal dialogo con queste realtà.
La strategia Mobile è quella dei dispositivi mobili, i software all’interno di questi sono appunto Apple (Iphone, Ipad, ) ed Android (Samsung e tutto il resto ).
Il sito dell’albergo, visto che le OTA già si stanno muovendo, deve avere usabilità anche sui canali del mobile, evidenziando inoltre che si stanno affermando realtà (HotelTonight, Verylastroom) che presidiano già in via esclusiva tale canale.
La distribuzione in questo ambito ha necessità di tecnologia sofisticata che potrà portare entro breve ad avere necessità di APP scaricabili da AppleStore o Android Market/Google Play.
E’ evidente che di nuovo le compagnie rispetto agli hotels singoli avranno convenienze derivanti dalle loro economie di scala (un’unica app per migliaia di alberghi nel mondo, leit motiv da sviluppare “dove vuoi andare oggi”).
Tuttavia lo sviluppo delle applicazioni mobili ha un tallone d’achille che pochi ancora riescono a vedere: lo sviluppo delle reti di accesso wi fi.
Esempio: Roma generalmente non è cablata, alcuni dispositivi mobili diffusi utilizzano solo tecnologia Wi fi non presente nelle stazioni ed ove presente con difficoltà di accesso rendendo pertanto difficoltoso, se non impossibile l’accesso al mobile di un eventuale turista straniero .
Tutto ciò per dire che non si può essere al passo con i tempi se l’ area che ci ospita ha ritardi infrastrutturali gravi.
Vista l’impossibilità di investimenti dei comuni italiani e più in generale degli enti pubblici , una collaborazione pubblico / privato su programmi di sviluppo di connettività potrebbe nel nostro paese essere propedeutica all’applicazione delle tecniche qui di seguito descritte.
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