Sportello per l’autoimpiego, una ‘palestra’ per donne imprenditrici
Fare leva sulla vocazione turistica ed enogastronomica dei territori rurali delle province di Avellino e Benevento. Eâ da questo assunto che prende le mosse âCresoâ, un progetto Equal fase II inserito nel programma transnazionale di Sviluppo Idra (Inclusion and development in the rural areas). Un piano dâimpulso allâimprenditoria destinato alle categorie svantaggiate, a quelle che hanno maggiori difficoltà per lâinserimento lavorativo, definendo nuovi profili professionali e favorendo,
in ultima analisi, la creazione di nuove imprese. In questâottica si inserisce la predisposizione dello âSportello di accompagnamento allâautoimpiegoâ. Una proposta attivata dal Confartigianato A.S.A.I. di Avellino, e che, dallo scorso 17 aprile e fino al 31 maggio, assume un ruolo di supporto e di indirizzo per donne, giovani e adulte, motivate a sviluppare un progetto di lavoro autonomo. Si tratta di una sperimentazione, allâinterno del progetto Creso, tesa ad individuare e formare donne imprenditrici, per la quale ieri si è stilato un primo bilancio. Per lâoccasione, infatti, si è tenuta una tavola rotonda presso la sede locale di Confartigianato, in Galleria Ciardiello. Incontro che ha visto la partecipazione del presidente di Avellino dellâorganismo, Ettore Mocella, del presidente di Asso-Donna di Napoli, Teresa Valeria, e di alcuni esponenti del mondo aziendale, che hanno fornito testimonianze e consigli alle aspiranti imprenditrici, vere protagoniste dellâiniziativa. Una riunione tecnica che giunge come completamento del percorso formativo messo in piedi grazie allo Sportello. âLo scopo â spiega Teresa Valeria â è quello di fornire tutti i mezzi per attrezzarsi agli scenari turbolenti della competizioneâ?. Si è partiti, infatti, attraverso una serie di colloqui individuali, con lâemersione delle capacità imprenditoriali, e delle idee e potenzialità personali, passando poi alla comprensione di strumenti cardine della vita dâimpresa, come il business plan, fino ad arrivare alla stesura di un abstract di progetto per lâingresso sul mercato. âLa formazione â evidenzia ancora il presidente di Asso-Donna â nasce sul campo. La teoria, per quanto utile, corre il rischio di essere fortemente limitante se non accompagnata dallâapprofondimento del contesto. Analisi che si sviluppa anche in incontri come questo, che possono rappresentare lâoccasione per costruire una propria rete di comunicazioni sul territorio di appartenenza. Condizione, quest’ultima, indispensabile per muovere i primi passi sulla scena produttivaâ?. Un percorso intrapreso che, come assicura Ettore Mocella, non si esaurisce in questa fase, per così dire, educativa. âConfartigianato resta un punto di riferimento consulenziale sul quale le donne che hanno aderito al progetto possono senzâaltro contare anche in futuroâ?. In sintesi, dunque, una proposta che si prefigge di abbattere quelle barriere socio-culturali che troppo spesso tarpano le ali alle fasce svantaggiate. Unâidea che passa per la consapevolezza del fatto che una crescita economica sana ed omogenea deve necessariamente sostenersi sul coinvolgimento di tutti.
(fonte: irpinianews.it)