Questo articolo deve dimostrare che tutte le stagioni hanno un fascino che attira turisti in cerca di esperienze da vivere in un luogo. Lo spunto nasce da mio zio Pippone, di professione contadino. Qualunque fosse la stagione, non l’ho mai visto senza il suo cappello
Marketing Territoriale 154 storie
Il Marketing Territoriale poggia le sue basi su questa considerazione: ogni località ha qualcosa di interessante da proporre, dalle bellezze paesaggistiche all’arte, dalle tradizioni alla gastronomia. Ma è altrettanto vero che per uscire dall’anonimato è necessario promuoversi. Tale attività serve per l’appunto a mettere in vetrina le peculiarità di un territorio.
Le strategie del marketing territoriale
Per promuovere una destinazione turistica occorrono strategie di marketing mirate, incentrate essenzialmente sulla comunicazione attraverso i mass media. Sempre più importante la presenza sui social media. Fondamentale proporre offerte caratterizzate dall’originalità o comunque in grado di soddisfare determinate nicchie di mercato: turismo enogastronomico e sostenibile possono essere le chiavi vincenti dei territori meno noti al grande pubblico.
Ho provato a cercare una definizione di “natura” su Google. Questi i risultati: spazi incontaminati, inesplorati, acque turchesi, boschi, laghi e campagne non battute… Ma voi paghereste per andare qui? Per naturalezza si intende la vicinanza percepita tra uno spazio e lo stato naturale precostituito.
I numeri del Bel Paese sono di tutto rispetto. 821 Indicazioni Geografiche Food & Wine, 586 ristoranti di eccellenza, 11.329 agriristori, 18.632 agriturismo con alloggio. E ancora: 169 Strade del Vino e dei Sapori, 12.446 agriturismo che offrono proposte turistiche varie. Quali, ad esempio, maneggio,
Il turismo enogastronomico piace. Anzi, piace sempre di più. Un italiano su tre ha svolto almeno un viaggio motivato dall’enogastronomia negli ultimi tre anni. Già si era toccato il 21%, come rilevato dal Food Travel Monitor 2016. Ma ora i turisti enogastronomici salgono al 30%.
Il niente è un prodotto facile da vendere al turista. Le guide turistiche ci vogliono abitualmente far visitare i monumenti architettonici più importanti delle città, quelli più grandi che sono anche, spesso, di rilevante interesse estetico. Sono scelti e proposti al turista attraverso il criterio
Come si crea l’immagine di un luogo? Ne abbiamo già parlato, evidenziando i concetti cardine di una buona comunicazione, finalizzata alla promozione di una destinazione. Continuiamo ad andare più fondo, ponendoci questa domanda: come si può raccontare un’esperienza turistica attraverso le immagini? Nell’articolo precedente, mi
Come scelgono i turisti? Questa è la domanda che innesca tutto il processo di acquisto della destinazione turistica. Ormai tutte le ricerche dimostrano che: il 35% decide basandosi sull’esperienza personale; 55% si fida delle raccomandazioni di amici; 89% crede alle recensioni on-line (fondamentali anche nella
“Non ho tempo per fare marketing”. “Sì, interessante lo storytelling, ma non saprei come cominciare”. “Io non sono creativo, ma ho un amico che mi fa il sito…”. La lista delle giustificazioni che gli imprenditori usano per evitare di comunicare potrebbe essere molto più lunga.
Oggi il turismo enogastronomico non è più un segmento di nicchia per appassionati e intenditori, ma una pratica in forte ascesa e tra le più dinamiche nel settore. L’enogastronomia è diventata uno strumento privilegiato nella conoscenza della cultura locale. Racchiude e veicola tutti quei valori
Promuovere e vendere un’esperienza di viaggio senza sborsare nemmeno un euro: non è un sogno, ma la concreta opportunità che offre Triscovery, un marketplace progettato proprio con l’obiettivo di dare visibilità e vantaggi soprattutto ai piccoli operatori del settore turistico. Il tutto mettendo a disposizione