Le 4 aree in cui sviluppare tecniche di coaching per la tua azienda
Le tecniche di coaching – Dal particolare all’universale, i nuovi leader e l’attenzione al dettaglio
La ragione per cui nel passato recente si è cominciato ad affidarsi sempre più a strumenti di crescita professionale e aziendale diversi da quelli tradizionali per la gestione del lavoro (come il web marketing, la digital strategy, il coaching) è da ricercare nella sempre maggiore consapevolezza che il modo di fare business è, oggi, sempre più orientato verso un approccio personale.
È cioè incentrato sulla persona, tailored, fatto su misura. Ma su misura di chi?
Sicuramente del consumatore finale, dell’utente, dell’ospite della struttura ricettiva.
Ma anche dell’azienda, di chi l’azienda la gestisce e/o di chi la porta avanti con il proprio lavoro.
A questo approccio più orientato al particolare, al dettaglio, alla focalizzazione, si affidano sempre più leader di piccole e grandi aziende.
Hanno compreso come nella massificazione dei processi, mediatici, di consumo e di vendita, la mossa vincente è quella di ricominciare da sé stessi.
Più attenzione al fattore umano
Questo “sé stesso” infatti, quando è responsabile anche delle azioni di altri “sé”, si riflette, coinvolge e determina tutta l’impostazione pratica e mentale dell’azione lavoro.
Questo principio che vale sempre, diventa più importante e più immediato in un contento lavorativo, in particolare in un contesto lavorativo di piccole-medie dimensioni.
Ecco perché il leader moderno è colui il quale gestisce il suo spazio lavorativo, fisico e d’influenza, con consapevolezza, efficacia e grande attenzione al fattore umano.
In un settore come quello ricettivo, in particolare, ritengo che il risparmio energetico sia di fondamentale importanza.
In questo caso non stiamo parlando ovviamente di economia sostenibile o di low carbon footprint (anche se queste politiche sono sempre vissute come un fattore positivo in un ambiente di lavoro), ma stiamo parlando di efficienza delle risorse umane.
Le tecniche di coaching per risparmiare tempo ed energia
Energia: meno tempo usato male, più efficienza.
Ad esempio, quando in un team i conflitti e le recriminazioni vengono minimizzate, stroncate sul nascere oppure gestite nel minor tempo possibile senza inficiare le prestazioni sul lavoro, il “risparmio energetico” deriva dal tempo e dall’energia, solitamente riservato a questo tipo di problematiche. Che viene investito altrove.
E dove non ci sono frizioni, oppure dove si gestiscono con maestria, l’efficienza del team e le prestazioni di lavoro scorrono lisce.
Con tecniche di impostazione della squadra e del gruppo di lavoro, di mediazione e intervention, si possono “risparmiare” tempo ed energia e fondare il gruppo su valori lavorativi condivisi di fiducia e rispetto.
Le 4 aree per gestire al meglio il lavoro in azienda
Per fare questo occorre un piano, una strategia ponderata e lungimirante che parta dalla testa, dal manager, dal leader.
Vediamo quattro aree in cui gli strumenti di leadership in questa nuova concezione della gestione del lavoro, possono essere impostati. E come le tecniche di coaching possono aiutare.
1. Conoscere il proprio potenziale
Conoscere il proprio potenziale. Si parla spesso del potenziale del team e come gestire al meglio le risorse che come leader abbiamo a disposizione nella nostra azienda.
E per quanto riguarda il nostro potenziale? Quali sono le risorse che noi stessi abbiamo e quali sono quelle che ci servono e dobbiamo coltivare? (A tal proposito può essere utile la lettura di questo articolo che offre consigli utili per raggiungere un obiettivo).
Quali sono le azioni, reazioni, abitudini, modi di pensare che ostacolano la nostra crescita professionale invece di supportarla?
La necessità che abbiamo di essere consapevoli di quello che possiamo dare come dirigenti e come professionisti, è data dall’opportunità che questa genera.
2. Definire gli obiettivi
Definire gli obiettivi. Talvolta siamo così presi dalle problematiche che un’azienda affronta quotidianamente, da tralasciare o non prendere affatto in considerazione la strada a lungo termine.
Dove vogliamo arrivare? Dove stiamo andando?
Quali sono gli obiettivi che possono rendere la nostra vita lavorativa più interessante e le prestazioni della nostra azienda più performanti?
Le tecniche di coaching aiutano a stabilire quali sono le priorità. Quali sono gli ostacoli reali e quelli che ci poniamo da soli. E, cosa più importante, come superarli.
3. Identificare la motivazione
Identificare la motivazione. Questo è forse il punto più personale e quello che di solito necessità la maggior collaborazione. Oltre che di fiducia da parte del leader in un processo di coaching.
Non soltanto definizione degli obiettivi, ma anche delle ragioni per cui si vuole ottenere quel risultato. Questo è in definitiva il cuore e il motore di tutta la “macchina” che è il professionista.
Senza una chiara motivazione, è difficile formare una forte consapevolezza. E quindi una forte e sensata leadership.
4. Improntare un percorso di lavoro
Improntare un percorso di lavoro. Un percorso di lavoro è sempre una strada condivisa. Ma la direzione di questo percorso, il modo in cui si vuole raggiungere una serie di obiettivi, uno status o si vuole modificare una situazione preesistente, va stabilita dalla testa.
Il manager, il direttore responsabile, il leader, non solo definisce l’obiettivo ma anche quale tipo di leadership vuole praticare. E che tipo di formazione vuole generare per il suo team.
Una visione ampia e consapevole della propria leadership che impatta sul lavoro di tutto il team, che se non si ha, si può imparare. Secondo le tecniche di coaching per le aziende, questo è un must.
Valorizzare le risorse per migliorare il lavoro e i prodotti
Questi strumenti partono tutti dal presupposto che il leader voglia innanzitutto trovare un chiave di crescita che riguardi la propria persona professionale.
E che sia determinato a costruire e mantenere un gruppo di lavoro che rispecchi valori e pratiche di rispetto, efficienza, personalizzazione e consapevolezza.
Sono strumenti che partono dal particolare, dal dettaglio, dalla situazione specifica del professionista.
E si inseriscono in un discorso a lungo raggio ed ampio respiro sulla professione, la carriera, il team.
In questa ottica, il futuro del mondo del lavoro, in particolare in un settore come quello dell’hospitality, si fa sempre più incline ad abbracciare determinate modalità lavorative.
Tecniche di coaching che siano cioè volte a valorizzare le risorse.
Per poi valorizzare il prodotto e creare, in ultima analisi, un circolo virtuoso di attenzione al lavoro – qualità del lavoro – qualità del riconoscimento.
Anche in termini di revenue.