Turismo congressuale in ripresa, Roma al top a livello internazionale
10 ottobre 2022. Il turismo congressuale sta vivendo una “fase intermedia” dopo la Pandemia.
Ritroverà pieno slancio nel 2024-25.
Intanto nel 2021 si registra una “ripresa” in Italia, rispetto all’anno 2020, del +24% con eventi in presenza o in “forma ibrida” (presenza e collegamenti video).
Negli alberghi congressuali si concentra il 70% degli eventi.
Nei primi 6 mesi del 2022 i viaggiatori dall’estero in Italia, per motivi di lavoro, hanno speso 3 Miliardi € (secondo i dati Banca d’Italia).
In futuro il successo dei congressi “in presenza” dipenderà dalla qualità dei contenuti e dal sostegno delle destinazioni per gli obiettivi congressuali.
Sono fattori importanti: l’accessibilità dei luoghi, la qualità ambientale, le opportunità extra conferenze (qui alcuni spunti per un’offerta turistica mirata anche nelle destinazioni meno note) , la qualità ricettiva con strutture anche “più piccole e un’ospitalità familiare”.
Cresce la richiesta di strutture congressuali con ampie aree verdi esterne, attente all’enogastronomia e con tecnologie per eventi in “modalità ibrida”.
All’Imex America (Las Vegas, 11-13 ottobre 2022) si profilano ottime prospettive (per numero di congressi) e l’Italia si colloca al quinto posto, con Roma fra le prime 20 destinazioni, per i congressi internazionali.
(foto disegno da www.enit.it, Agenzia Nazionale del Turismo)