Turismo del lusso, ecco quanto incide sul PIL e sul “brand” Italia
21 novembre 2022. Il “turismo di alta gamma” (correlato a “lusso e qualità”) incide per il 3% del PIL (Prodotto Interno Lordo) italiano.
Coinvolge “solo” l’1% delle imprese di accoglienza, ma genera ben il 15% del “fatturato totale dell’ospitalità”.
Ricordiamo che, in generale, il turismo rappresenta il 13-15% del PIL.
Il 60% medio degli acquisti di beni di lusso in Italia (prima della pandemia) era effettuato dai turisti internazionali in Italia.
Un mercato importante, anche per la buona promozione dell’immagine italiana nel mondo, che può ancora crescere molto (fino, addirittura, a quadruplicarsi).
Citiamo che i turisti spendono “in media” il 58% (di quanto disponibile) per “acquisti e ristorazione”.
Mentre i viaggiatori di “fascia alta” arrivano (per acquisti e ristorazione) al 72%, con un incremento di valore per il territorio.
Chi alloggia in strutture d’eccellenza spende 9 volte più della media per il proprio viaggio.
Il turismo di “fascia alta” migliora lo qualità dell’offerta e contribuisce alla valorizzazione del patrimonio territoriale.
(Qui una riflessione sul lusso in Hotel e i bisogni degli ospiti).
(Nella foto: il libro “Turismo di Alta Gamma”, Skira Editore, 2021)