Turismo d’Italia: un malato che questi politici non salveranno…noi Votiamo per il Turismo
Se è vero che i new media sono in grado di scatenare la rivoluzione (non ci scordiamo che la Primavera Araba è nata sui social network ) ritengo che l’iniziativa di Votiamo per il Turismo di Andreoletti e Ardoino meriti un grande plauso. Quanto alla fiducia che le cose possano davvero cambiare, devo soffermarmi un po’ di più e dire come la penso: se vado alla ricerca qui, su FormazioneTurismo.com, di vecchi articoli, alcuni risalenti al 2006 – cioè a quando siamo nati – troverò senz’altro quei concetti, quelle elucubrazioni, quelle proteste che oggi gli operatori del settore gridano a gran voce. Siamo in un mare di guai (per non dire altro). Lo siamo sempre stati. Lo saremo ancora.
Sono quasi certo che le elezioni non cambieranno le cose, e ho lasciato il “quasi” proprio per lasciare una piccola finestra aperta, in attesa che il vento del cambiamento possa finalmente soffiare e spazzare via il marciume che ha regnato finora nel nostro e in tutti i settori dello sviluppo economico del nostro Paese.
Ecco, forse è proprio il concetto di sviluppo economico che fa gola ai tanti politici che in questi anni si sono arrogati il diritto di governarci (non abbiamo certo avuto la facoltà di scegliere chi doveva rappresentare gli interessi del nostro settore e mai lo potremo fare) depauperando e svilendo completamente la più grande risorsa dell’Italia, implementando, di contro, il loro “sviluppo economico.” Ma se i politici italiani fanno il magna magna sulla Sanità (cioè sui MALATI) cosa volete? Che stiano a pensare a risparmiarselo sul Turismo? Detto questo, torniamo ai nostri affari: APPOGGIO con convinzione il gruppo, ecco perché ho aderito. Ma non so potrà essere utile: ho notato che sono nate delle discussioni dove finanche qualche politico è intervenuto (23mila iscritti sono un bel numero di voti ;)) e poi è scappato via… a gambe levate.
È giusto così, perché credo che questo sia un gruppo dove la gente fa sul serio ed è pronta a prendere in mano i forconi (metaforicamente parlando). Bella anche l’idea di un futuro portale dove poter esporre i propri progetti: ma attenzione ai ladri di idee, perché sarà lì che i politici andranno a rosicchiare e a rubare programmi. In sostanza io credo che il Malato (cioè il Turismo) rimarrà malato – e non basteranno i social network, non basteranno le rivoluzioni – fino a quando le cure saranno somministrate sempre dallo stesso MEDICO!
Si chiama Votiamo per il turismo e a poco più di 10 giorni dalla sua nascita ha già raccolto oltre 23mila adesioni. Si tratta naturalmente di un gruppo nato su Facebook grazie al giornalista Renato Andreoletti e all’imprenditore alberghiero Luciano Ardoino. Un’iniziativa nata per promuovere un dibattito politico serio sul turismo: a un mese e mezzo dalle elezioni Andreoletti, Ardoino e altre 23mila persone che hanno aderito al gruppo chiedono una cosa ben precisa, e cioè che si conosca in anticipo – dunque ben prima di andare alle urne – il nome del prossimo Ministro del Turismo.
“Volete il voto? Rispondete” è la questio posta a tutti gli schieramenti: prima il nome, poi si può pensare al programma, dicono gli amministratori del gruppo. Questo perché è evidente che gli operatori del settore sono davvero stanchi della mancanza assoluta di un progetto serio sul turismo e soprattutto di vedersi sfilare davanti alte cariche dello Stato che non solo non hanno mai avuto a che fare con il settore, ma non si sono nemmeno sforzati di impegnarsi seriamente e una volta per tutte per rilanciare uno dei comparti trainanti del Paese. “Siamo professionisti – dice ancora Andreoletti – che vogliono aiutare l’Italia a tornare protagonista nel Turismo Mondiale, fenomeno che riguarda un miliardi di persone. Il primo obiettivo riguarda il 24 febbraio ma stiamo anche incominciando a ragionare se dare un futuro a questo gruppo che vada oltre la data delle elezioni. Si tratta in quel caso di dar vita a un Portale turistico vero e proprio, sempre con il nome di Votiamo per il Turismo, nel quale raccogliere idee e fare proposte che aiutino Governo, Parlamento, Ministri, Governatori, Assessori a cogliere le opportunità che la filiera del turismo, del Made in Italy , rappresenta per l’economia, la società, la cultura del nostro Paese”.
“Per quel che mi riguarda, chi non risponde non avrà il mio voto e neppure quello di coloro che la pensano come me” conclude Andreoletti e per ora sono già più di ventimila quelli che la pensano come lui…i politici sono avvisati!